Quartieri spagnoli, oltre il pregiudizio (ma non troppo) [FOTO+VIDEO]
13 Ottobre 2017Quartieri spagnoli, tra arte e degrado
Le parole del Prof. Arch. Massimo Rippa illuminano i vicoli dei quartieri spagnoli.
Le storie, raccontate dalla nostra guida d’eccezione, sono saette luminose che squarciano il buio del degrado.
Almeno io così le immagino.
Mentre il gruppo passeggia per questa famigerata zona di Napoli, osservo l’alternanza continua tra cultura ed inciviltà, ricchezza ed incuria, arte ed abbandono.
Il tutto concentrato in pochi metri, nello stesso vicolo.
Come l’esperimento di fisica
L’evento organizzato da BeTime, l’Università del tempo libero al quale aderisco con convinzione, mi ricorda il famoso esperimento di fisica: poggiate la mano sinistra su una piastra fredda e la destra su una piastra bollente.
Il cervello, incapace di valutare nello stesso istante due sensazioni opposte, resta sbigottito ed agisce d’istinto.
Lo stupore fa scattare la veloce reazione: toglierete entrambe le mani dalle piastre.
La visita ai quartieri spagnoli suscita la medesima reazione: vado via con il dubbio, incapace di valutare con obiettività ciò che ho ascoltato/visto.
Mille sensazioni contrastanti in pochi minuti: bambini in sella ad uno scooter che sfrecciano nei vicoli, a pochi metri da quella che fu la casa di Giacomo Leopardi.
Pazzesco.
Uno dei mille paradossi di Napoli
Le parole scritte a caldo subito dopo la visita ai quartieri spagnoli ben rappresentano lo stato d’animo mentre mi reco alla vicina stazione della metropolitana di via Toledo.
Per comprendere il contesto, occorrerebbe ascoltare le mille storie della guida.
Le immagini per raccontare un lato di Napoli ricco di contraddizioni.
Come tutta Napoli [VIDEO]