Amerigo Vespucci, la visita di un bimbo che voleva diventare marinaio [FOTO]
30 Settembre 2018A bordo dell’Amerigo Vespucci
Non chi comincia ma quel che persevera
«Quale significato nasconde questo slogan?»
Lo spirito del cronista non mi abbandona nemmeno sull’Amerigo Vespucci, la nave scuola della Marina Italiana.
Guadagno spazio tra la folla e immortalo lo scatto.
«Ogni nave della Marina ha il suo motto, questo è il nostro» risponde il giovane marinaio alla domanda del sottoscritto.
Dopo un’ora e mezza di fila ..
A Napoli, evidentemente, non sono l’unico a desiderare un giro sul famoso veliero.
Dopo un’ora e mezza di fila, barcollo lungo la rampa e salgo sul ponte della storica nave.
Ho la netta sensazione di passeggiare in un luogo speciale, uno di quei posti dove si è scritta la Storia.
Ogni angolo trasuda emozione: quelle corde vissute, le scali complicate da salire, le scialuppe, il ponte che vola verso l’orizzonte, l’imperioso timone.
A conferma, osservo – sempre nel porto di Napoli – una enorme nave da crociera attraccata.
Lo stile tra il veliero e la nave da crociera è abissale: l’Amerigo Vespucci conserva l’eleganza e la gentilezza di una nobil donna, l’enorme «mostro» poco distante appare come una ferraglia cafona e senza anima.
L’attesa è stata ripagata.
Girare per l’Amerigo Vespucci è un avventuroso viaggio nel tempo.
Il bambino che voleva diventare marinaio
Com’è eroica la vita del marinaio!
La forza del mare in tempesta, il coraggio di questi uomini che domano le onde, la quiete del mare piatto, il lungo viaggio, l’attesa in cabina, la vita di bordo, l’odore del sale che ti entra nelle ossa, l’amore di chi aspetta.
Potevo essere io un marinaio?
Non credo proprio.
Lascio il sogno ai tanti bimbi che esplorano la nave con i loro genitori 🙂