A Marechiaro ce sta na fenesta (ma non in bici)
16 Giugno 2020Marechiaro, cronaca di una passeggiata in ebike
Un luogo di villeggiatura.
Ecco la prima impressione che mi balena alla mente non appena, in ebike, giungo a Marechiaro.
In bici percorro la strada in forte pendenza che da Posillipo, in pochi minuti, scende verso la scogliera.
Una discesa ripida, con magnifiche ville su entrambi i lati, ville protette da alberi e fiori colorati, profumati, silenziosi.
E mentre volo col caldo vento di giugno sul volto, davanti si staglia la distesa di mare blu con Capri all’orizzonte.
Il murales di benvenuto
Non tutti i quartieri di Napoli possono permettersi un murales di benvenuto.
Marechiaro fa eccezione.
Ad appena dieci minuti di pedalate dagli indimenticabili panorami del parco Virgiliano, entro subito in un’altra atmosfera.
Sono lontani i clacson delle auto, la strada bucherellata del quartiere collinare, i pini e gli ampi spazi.
Marechiaro mi ricorda la costiera amalfitana, forse alcuni tratti di Ischia, un po’ Procida.
Parcheggio la bici, tolgo il casco e la maschera antismog, scatto la foto.
Riparto.
A Marechiaro, nessun parcheggio per le bici
Continuo a scendere direzione mare.
Raggiungo la fine della strada, oltre non è possibile proseguire.
Dei paletti delimitano il parcheggio (selvaggio) degli scooter.
Per accedere giù alla scogliera a alla piccola spiaggia, dovrei parcheggiare la bici e continuare a piedi.
Ovviamente, i parcheggi per le bici sono totalmente assenti.
Se, invece, Posillipo e Marechiaro fossero collegate con una efficiente pista ciclabile?
Un sistema integrato che prevederebbe, alla fine del percorso, un parcheggio custodito per le bici, ebike, scooter e monopattini elettrici?
Al momento la riflessioni resta un sogno irrealizzabile.
Osservo i ragazzi salire dalla spiaggia, ognuno è organizzato secondo i propri standard.
C’è chi ritorna a Posillipo a piedi, chi in moto, altri attendono l’autobus, nessuno in bici.
Chiedo informazioni ad un addetto del ristorante panoramico che affaccia proprio sulla piccola baia.
«Nessun parcheggio, anzi stai attento a dove la metti che queste bici vanno a ruba» suggerisce con estrema praticità l’uomo.
Pedalo ancora in esplorazione ma, oltre ad un’area privata per auto, non trovo valide alternative.
Guardo ancora il panorama e provo un mix di sentimenti opposti: felice di aver rivisto un luogo così affascinante e deluso perché, in fin dei conti, Marechiaro è inaccessibile ai ciclisti.
Scatto l’ultima foto e vado via.