Fahrenheit 451, il futuro senza libri?
18 Settembre 2020Loro li distruggono, noi li dimentichiamo sugli scaffali
Vi immaginate una società dove i libri, l’oggetto cardine della Cultura e della Memoria dell’Umanità, invece di essere letti e conservati, si bruciano?
Fahrenheit 451, il film del 2018 di Ramin Bahrani con Michael B. Jordan e Michael Shannon – liberamente ispirato al celeberrimo romanzo di Ray Bradbury del 1953 – è un forte monito contro l’attuale pigrizia alla lettura.
Una pellicola che merita attenzione perché, dal contesto futuristico sembra un film di pura fantascienza ma, in realtà, nasconde una denuncia contro una questione (culturale) ancora irrisolta.
Contro l’analfabetismo di ritorno
L’analfabetismo di ritorno è quel fenomeno attraverso il quale un individuo che abbia assimilato nel normale percorso scolastico di alfabetizzazione le conoscenze necessarie alla scrittura e alla lettura, perde nel tempo quelle stesse competenze a causa del mancato esercizio di quanto imparato.
(fonte Wikipedia).
In un mondo invaso dai dispositivi elettronici, dove le informazioni viaggiano alla velocità della luce (e, con altrettanta velocità, si dissolvono), quale ruolo ricopre il libro?
In una società dove l’analfabetismo di ritorno (segnalo l’articolo su treccani.it per comprendere la gravità del fenomeno) è una piaga accertata (e sottovalutata), quali strumenti utilizziamo per contrastare la diffusione dell’analfabetismo? (in senso più generale)
Abituati a intravedere sul web i titoli delle notizie, scorriamo senza approfondire.
Saltiamo da un articolo visto a metà ad un video interrotto dopo venti secondi.
Con mille tentazioni e inviti a cliccare a destra e manca, la Rete demolisce la nostra attenzione.
Diventiamo utenti sempre più distratti e superficiali, inconsapevoli lettori privi di concentrazione.
E, dunque, cittadini incapaci di comprendere fino a fondo le questioni.
Il libro, la nostra arma vincente
Il libro costringe a fermarci.
Rallenta il flusso dei pensieri, costruisce una possibile alternativa, impone una riflessione.
Il libro allena la mente a riflettere, spiega, istruisce, insegna.
E ricorda a tutti noi che, di fronte ai problemi dell’Umanità, esiste un’alternativa, l’Uomo può sempre scegliere.
Per tali motivi – e mille altri ancora – ogni dittatura, da tempo immemore, tenta (invano) di cancellare il libro, simbolo di libertà per eccellenza.
Tentativi che, come la Storia insegna, inevitabilmente falliscono.
Fahrenheit 451, un film del 2018: il trailer (in lingua originale)
Fahrenheit 451, il film del 2018 di Ramin Bahrani è da vedere.
Con l’occhio attento, però, del Lettore appassionato.
E dopo la visione, ricordiamoci di quel libro dimenticato sullo scaffale.
Magari, è giunto il momento di leggerlo.