Vaccino anti Covid-19: gli ultimi? Gli informatici
12 Gennaio 2021Vaccino anti Covid-19: l’informatico in fondo alla coda
L’età media non critica e lo smart working a percentuali bulgare sono i due aspetti che spingono l’informatico in fondo alla coda.
Se prendo come campione statistico il mio ufficio, le due suddette ipotesi sono pienamente soddisfatte.
Ma, credo, che lo stesso ragionamento possa applicarsi a qualsiasi altra società tecnologica.
Dunque, per noi informatici, quando giungerà il fatidico momento di ricevere il vaccino anti Covid-19?
Età media non critica e smart working avanzato
Da una mia indagine del tutto empirica, nel mio ufficio l’età media ruota intorno ai cinquant’anni.
Non siamo certo un’acerba start-up, i nostri vent’anni (e più) di corse tra le autostrade digitali li abbiamo tutti, chilometri di byte sulle spalle e professionalità da vendere.
Ma, comunque, una età media fuori dalla fascia critica del coronavirus.
D’altronde, lo smart working, per noi è uno strumento abituale utilizzato già prima della crisi pandemica.
Infatti, in tutte le società dell’IT – chi più chi meno – lavorare da casa è un benefit oramai previsto da tempo sia da accordi aziendali che da contratto nazionale.
E ad oggi – gennaio 2021 – siamo quasi ad un anno di smart working prolungato e continuativo con nessun calo di produttività (anzi, in smart working si lavora di più?).
Età media e smart working, due indizi sono una prova.
Dunque, da questa elementare analisi, affermerei che la categoria degli informatici non rientra nei lavoratori con priorità elevata per ricevere il vaccino anti Covid-19.
Vaccino anti Covid-19 per gli informatici: quando?
A meno di novità eclatanti, immagino che l’informatico verrà trattato come qualsiasi altro lavoratore appartenente a categorie non a rischio e prioritarie.
Anzi, la possibilità di operare da casa in auto-isolamento, implica che il vaccino anti Covid-19 per noi giungerà con molta calma (e, per onestà intellettuale, non trovo nessun’altra tipologia di lavoratore meno esposto di un informatico – forse gli operatori di call center, mediamente giovani e anche loro in smart working?).
Dunque, se dovessi scommettere un euro sulla vaccinazione dell’informatico, punterei sul periodo estate/autunno 2021.
Che poi, a ben riflettere, sembra uno di quelle beffe del destino: l’informatico privo dell’antivirus è un ossimoro e, se la situazione non fosse così drammatica, ci sarebbe da scherzare.