Panchine poetiche, grazie da un cittadino comune [FOTO]
20 Febbraio 2021Le panchine poetiche di via Girolamo Santacroce (NA)
Chissà se i giovani innamorati che, ogni giorno, seduti sulle panchine di via Girolamo Santacroce – proprio all’ingresso del parco Viviani – si godono il magnifico panorama, sono consci di sostare su delle opere d’arte.
Visto lo stato di incuria (generale) nel quale il belvedere verte, dubito.
E allora, l’idea di arricchire questo luogo con dei versi poetici e tinte sgargianti, trasformare le panchine in colorate panchine poetiche, è un’idea di bellezza da evidenziare, condividere, replicare, applaudire.
E ringraziare (i geniali autori e i tenaci volontari).
L’Arte e la bellezza contro il degrado
Chissà se i giovani innamorati che, ogni giorno, seduti sulle gioiose panchine poetiche, abbracciati e con lo sguardo perso verso il mare, pronti a scambiarsi promesse d’amore e sogni futuri, comprendano come l’Arte e la Bellezza che li circonda siano beni da tutelare.
E, a chi deturpa il belvedere Viviani (e altri luoghi della nostra città), chiedo: perché?
Preferite vivere nel degrado (morale e non)?
Comprendete la differenza tra un luogo curato, protetto, pulito, con quella pennellata d’arte che lo rende magico rispetto ad un angolo abbandonato al suo triste destino?
Immaginate l’impegno e la tenacia di chi combatte per fermare l’inciviltà e restituire alla città colore e speranza?
Panchine poetiche: grazie (da un cittadino comune)
Approfitto dell’irripetibile momento: il punto panoramico di via Girolamo Santacroce (il belvedere del Parco Viviani, tra Arenella e Vomero, i quartieri collinari di Napoli) è totalmente libero.
Stavolta nessuno disturba la quiete del momento, nemmeno uno scooter selvaggiamente parcheggiato sul marciapiede.
Il pomeriggio annuvolato di metà febbraio scoraggia?
Raggiungo le panchine poetiche.
Incuriosito, ci giro intorno.
Leggo i versi.
Fotografo.
Mi accomodo e scruto il quadro che ho davanti: il Vesuvio un po’ annebbiato, l’infinito azzurro del mare.
Penso al tempo speso dagli artisti e dai volontari.
Un impegno personale per regalare alla collettività un pizzico d’arte.
L’azione di pochi a favore di tutti.
Anche di quegli imbecilli che abbandonano le bottiglie sui muri, imbrattano le stesse panchine dove siedono.
Tempo, talento e energie investiti per restituire alla città un luogo reso ancora più bello.
Appunto, un angolo dove la bellezza ferma il degrado.
E allora, da cittadino comune, sono riconoscente agli artisti e i volontari, altri cittadini che – oltre a rendere il belvedere Viviani ancora più unico – dimostrano concretamente come sia possibile migliorare il mondo partendo dall’azione personale.
Grazie.
Ringraziamenti
Ringrazio, dunque, chi ha permesso questa lodevole iniziativa: l’associazione culturale Poesie Metropolitane in collaborazione con l’associazione Parco Viviani- Comunità del parco.