Villa Floridiana negata: cosa si nasconde dietro quel cancello? [FOTO]
18 Maggio 2021Villa Floridiana, aperta (o chiusa?) a metà
Villa Floridiana, finalmente aperta … ma a metà.
Mi chiedo: quale mistero si cela dietro quei grigi cancelli che impediscono di godere dell’intero parco del Vomero?
Perché una parte è accessibile ma un’area (notevole) è ancora inagibile e dunque vietata al pubblico?
Così, in un giorno qualsiasi di maggio, raggiungo il belvedere ma invece di affacciarmi, subito prima di salire gli scalini per godere del panorama, devio a sinistra.
Poco distante, entro in un viale chiuso al pubblico.
Un cancello impedirebbe di proseguire.
E’ un finto ostacolo, una di quelle limitazioni imposte della burocrazia ma che, in realtà, non blocca l’accesso.
Quell’inutile blocco va tradotto in “non puoi accedere a quest’area ma se passi, la responsabilità è solo tua”.
Mi infilo facilmente nel varco aperto nel cancello virtuale, procedo cautamente, desidero svelare il mistero che si cela dietro questo lato della Villa Floridiana negata, comprendere perché è inaccessibile, quali lavori le Istituzioni svolgono per restituire il magnifico (e umiliato) polmone verde alla città.
Cosa si nasconde dietro quel (finto) cancello?
Il viale inaccessibile è circondato dalla natura incolta.
Cespugli, piante, alberi privi di manutenzione prendono il sopravvento sul sentiero e lo attaccano da entrambi i lati.
Ma il percorso è ben tracciato.
Proseguo.
Resti di una pedana in legno intralciano il passaggio, più avanti una panchina divelta giace con lo schienale su un tappeto di foglie.
Un cestino colmo di rifiuti indica la recente visita di altri ospiti, forse – come il sottoscritto – curiosi di capire il motivo della inaccessibilità di questo lato.
Osservo, fotografo, documento.
Continuo con un sentimento di rabbia e disgusto, in pochi minuti raggiungo il belvedere negato.
E’ il proseguimento dello striminzito affaccio aperto al pubblico.
Una grata arrugginita bene rappresenta la prigionia della Villa Floridiana, umiliata dall’incuria e dalla incapacità di chi la dovrebbe manutenere e tutelare.
E poi, la beffa della chiusura settimanale!
Dunque, nel viale chiuso al pubblico di lavori, ripristino e manutenzione del verde nemmeno l’ombra.
Un’area inaccessibile per chissà quale inghippo burocratico, ipotizzo mancanza di un timbro, assenza di controllo dei rami, menefreghismo istituzionale, giardinieri in malattia, personale mancante?
A voi la scelta.
Un’ultima curiosità: il martedì, la Villa Floridiana prevede la chiusura settimanale.
E’ normale che un parco cittadino resti chiuso un giorno alla settimana?
Per quale motivo?
Se, a fronte di questa pausa istituzionale, avessimo a disposizione un’area verde pulita, accessibile, ben tenuta e curata, lo potrei pure accettare.
Ma, i risultati degli ultimi anni, dimostrano (purtroppo) una realtà ben diversa.
Fossi il responsabile di quest’area verde (tra l’altro, magnifica per panorama, storia e location) installerei un enorme cartello all’ingresso: SCUSATE.
E, poi, le spiegazioni di cotanta inefficienza.
La collettività, almeno, capirebbe.
Invece, nulla.
Il mistero della Villa Floridiana negata, continua.