«Giura», un imperdibile Stefano Benni doc [RECENSIONE]

24 Maggio 2021 0 Di mariomonfrecola

«Giura», e ritorna la magia di Stefano Benni

Letto con passione e divorato con avidità, ecco il difetto di Giura, il nuovo libro dell’inventore di mondi Stefano Benni.
Perché, una volta entrati nella favola di Febo e Luna, si respira un’aria magica dalla quale non vorresti più uscire.
E allora, giunto a metà libro, decelero per apprezzare ogni rigo della storia, rallento per restare il più a lungo possibile in questa realtà dove si mescolano sentimenti forti e i temi cari a Benni: amore, difesa dell’ambiente, amicizia, ideali, sogni, ricordi e giovinezza.
Ma anche rinuncia e desiderio.

Giura, di Stefano Benni: la mia recensione

Come un film di Tim Burton

Il piccolo paese lontano dai grandi centri urbani, i personaggi – a volte strambi, esagerati, buoni o cattivi ma sempre genuini -, le corse in campagna e nel bosco, la Natura vissuta e vista dagli occhi di un bambino, il tempo che scorre e che tutto cambia.
In Giura i bambini diventano adulti, la città avanza e mangia spazi e sogni, il progresso modifica l’ambiente, la visione del mondo da periferica diviene metropolitana.

Le pagine scorrono veloci e come in un film di Tim Burton, la narrazione oscilla tra una dolce fiaba antica e la dura realtà.
E così, giunto all’ultimo rigo – in modo del tutto istintivo, senza nessun nesso logico – mi balzano alla mente i capolavori del regista americano (soprattutto l’emozionante Big Fish).
Sarà per quelle atmosfere surreali, il racconto che varca il confine della fantasia per poi rientrare nel mondo reale, quei personaggi che vivono tra l’onirico e il quotidiano … un insieme di dettagli che rendono Giura imperdibile per i fans di Stefano Benni, un ottimo inizio per chi non conosce ancora l’autore bolognese.

Ma, soprattutto, Giura è una grande storia d’amore.
Che, nonostante il progresso tecnologico, l’avidità e la cattiveria del mondo, resta sempre il motore della Vita.
Come Febo e Luna, ancora un volta, ci ricordano.