«La regola dell’equilibrio»: lo sfogo di Gianrico Carofiglio contro la malagiustizia?
14 Settembre 2021 0 Di mariomonfrecola«La regola dell’equilibrio», il quinto romanzo dell’avv. Guido Guerrieri
Guido Guerrieri inizia a stancarmi.
Forse, è la natura stessa di una serie incentrata intorno ad un personaggio principale che – col tempo – annoia?
Così, La regola dell’equilibrio – quinto romanzo dedicato all’avvocato barese -, non mi entusiasma.
Inoltre, registro un’ulteriore aggravante: lunghi tratti del romanzo sono dedicati a disquisizioni tecniche su processi, tribunali e ruolo dell’avvocato.
Una filippica su Legge e Giustizia, pseudo-filosofia sparata dall’autore contro la corruzione morale e istituzionale del nostro Paese.
Parla Guerrieri e vedo Carofiglio: chissà, forse questo romanzo è lo sfogo dell’ex pubblico ministero (oggi scrittore) contro la malagiustizia italiana?
E allora, viste le suddette perplessità, perché leggere La regola dell’equilibrio?
Meno azione, più riflessioni (sui primi 50 anni di Guido Guerrieri)
In La regola dell’equilibrio, Guerrieri/Carofiglio medita, rimugina, addirittura dubita della passione verso la sua professione.
Al lato pubblico dell’avvocato principe del foro, si contrappone l’aspetto privato di un uomo indeciso, insoddisfatto della Vita e pentito per scelte pregresse?
Le pagine del romanzo alternano vicende giudiziarie (affrontate in modo brillante) a riflessioni intimistiche, quasi un bilancio sulla soglia dei cinquant’anni di Guido Guerrieri.
Così, questo quinto episodio aggiunge importanti tasselli sull’uomo Guerrieri, sul suo mondo, gli errori del passato, le aspirazioni future.
La causa da affrontare, stavolta, è il pretesto per scavare dentro l’anima del nostro amato personaggio.
Anche se, in alcuni tratti, la lettura risulta prolissa e pesante, a conti fatti, siamo di fronte ad un tassello fondamentale della saga.
Per chi ama l’avv. Guido Guerrieri
Per un fan, la nuova avventura del proprio beniamino è sempre attesa con trepidazione.
Attesa che vale anche per chi segue il nostro (finto) eroe, pronto a difendere – a suo modo – chi cade nel tritacarne della giustizia.
Mi (e vi) chiedo: un vero Fan (con la “F” maiuscola) salta un episodio della serie che ama?
La risposta è ovvia: impossibile.
E allora, mi tengo stretto la sana delusione post lettura di La regola dell’equilibrio.
Dopotutto, è un sintomo di affetto verso Guido Guerrieri.
Di cui attendo, con ansia, la prossima avventura.