«Purity» di Jonathan Franzen: quattro romanzi in uno
7 Maggio 2022«Purity», un romanzo multiplo (e chilometrico)
Genio o scrittore logorroico?
Il mio giudizio su Jonathan Franzen oscilla come in un pendolo in continuo movimento, d’altronde Purity è il suo primo romanzo che leggo.
Giunto alla fine del libro, però, a caldo annoto subito una prima idea: Purity ha una trama multipla, composta da (almeno) quattro storie distinte ognuna delle quali potrebbe essere, a sua volta, un singolo libro.
Dunque, se rientri nella categoria “Lettori maratoneti”, troverai quest’opera ingegnosa, acuta, scritta da un vero talento.
Se, invece, preferisci una narrazione veloce e dinamica, evita di entrare nel mondo di Purity Tyler detta Pip.
Esiste uno stile Jonathan Franzen?
Leggere Purity è come camminare (lentamente) lungo una strada chilometrica.
Con molteplici bivi.
E, ad ogni bivio, riparte un nuovo percorso (a sua volta interminabile).
Così, accade che mentre mi incammino (adagio) verso uno di questi bivi dimentico il collegamento con la strada principale (nonostante sia un lettore mediamente attento).
Perché queste vie risultano (all’apparenza) indipendenti, ognuna con una sua precisa narrazione, alla scoperta di altri personaggi scollegati dai precedenti.
Con mille dettagli, introspezione all’ennesima potenza, azioni dettate da ragionamenti interminabili e profondi pensieri.
Come se stessimo iniziando la lettura di un nuovo libro che non ha attinenze con la nostra Pip.
Eppure, le pagine risultano scorrevoli, una lettura fluida e mai veramente pesante.
Uno stile attento alle descrizioni, preciso, puntuale, delizioso.
Conversazioni intelligenti, in alcuni tratti divertenti, uomini e donne credibili (con qualche scena di sesso di troppo), un universo colorato nel quale il Lettore – dopo la fatica iniziale – ama viaggiare.
Dunque, è questo lo stile di Jonathan Franzen?
E così, chi ha la forza di giungere alla fine, come in un grande puzzle, vedrà incastrare tutti i pezzi faticosamente conquistati in un unico, ingegnoso disegno.
Il cerchio si chiude e Pip ci strappa il meritato sorriso finale.
Direi, senza ombra di dubbio, autore impegnativo ma davvero geniale.