«L’ultima notte della nostra vita»: perché la Vita va vissuta ogni istante

28 Agosto 2023 0 Di mariomonfrecola

«L’ultima notte della nostra vita», un romanzo di Adam Silvera

Perché ci ricordiamo di vivere con intensità ogni secondo della nostra vita quando è troppo tardi?
In L’ultima notte della nostra vita, romanzo di Adam Silvera, ogni rigo evidenzia un concetto fondamentale ma spesso trascurato: la nostra esistenza è la somma di istanti, nessuno di questi va sprecato.

Il messaggio vale soprattutto per i giovani, convinti di procedere lungo un percorso interminabile.
Ma il tempo a nostra disposizione non è infinito e, soprattutto, a che velocità scorre?

Death-Cast, il servizio che annuncia la fine

A diciassette anni, dopotutto, è giusto non pensare alla morte, con la prorompente forza della giovinezza che alimenta sogni, progetti, un futuro tutto da scrivere.
Eppure, se ti contatta il servizio Death-Cast – come accade agli sventurati Mateo Torrez e Rufus Emeterio – per informarti che morirai nel corso della giornata, come reagisci?

Le ultime ventiquattro ore (o forse meno) diventano, all’improvviso, l’ultima giornata da vivere.
Superato lo choc, come affrontarle?
E’ meglio chiudersi in casa per difendersi dai pericoli, cadere in depressione oppure reagire e affrontare l’ultima giornata su questa terra con intensità e emozione?

L'ultima notte della nostra vita, un romanzo di Adam Silvera: la mia recensione

Un angosciante conto alla rovescia

L’ammetto: li tema della morte è pesante da leggere/digerire.
Però l’idea – nella sua ripetizione – è originale: una telefonata e la tua esistenza giunge al capolinea.
Ti tocca percorrere solo l’ultimo chilometro, che fai?
Ti fermi e abbandoni la gara oppure corri ancora più veloce come non hai fatto mai?

in L’ultima notte della nostra vita, l’autore affronta l’argomento con una certa leggerezza, forse anche con un pizzico di ironia.
Ma, in modo inevitabile, lo scorrere delle pagine equivale ad un angosciante countdown.
Ogni capitolo sancisce un metro in meno da percorrere per i poveri ragazzi (Mateo e Rufus), i loro destini (incrociati) scanditi da una clessidra che, secondo dopo secondo, esaurisce il tempo.

Eppure, la curiosità di capire quale finale chiude una simile, drammatica vicenda, mi permette di giungere (con difficoltà) all’emozionante ultimo rigo.

Caro Adam Silvera, messaggio ricevuto: la vita è adesso, godiamocela istante per istante.