«L’ultima notte al mondo»: il perfetto romanzo-telenovela (da non sottovalutare)
13 Novembre 2023«L’ultima notte al mondo»: un romanzo di Bianca Marconero
Se Marianna e Marco, i due protagonisti di L’ultima notte al mondo, si incontrassero in un bar, dinanzi ad un caffè (anzi, meglio una camomilla calda) per un confronto sincero e schietto, l’intrigante romanzo di Bianca Marconero durerebbe meno di quattro pagine.
Invece, come in una classica telenovela sudamericana, la trama si dirama tra incomprensioni, ambiguità, delusioni, rabbia, sentimenti non corrisposti, amore.
Forti emozioni alimentate anche dal muro innalzatosi tra persone provenienti da mondi opposti, vittime di un sentimento negativo che ha un nome ben preciso: il pregiudizio.
Il pregiudizio necessita di conferme
“sei un tipo davvero strano, comunque”
“mi hai beccato in una giornata particolare”
Lei, giovane rampolla di una famiglia bolognese.
Lui, ragazzo di periferia con un’adolescenza difficile.
I giorni scorrono, il tempo si dilata – dagli anni del liceo all’età adulta – e Marco e Marianna da novelli studenti si ritrovano, anni dopo, colleghi di lavoro.
Eppure, a distanza di tempo, nonostante i due ragazzi siano ormai adulti (e lontani parenti dagli scolaretti che furono), lei non dimentica i vecchi pregiudizi col quale classificavano quel ragazzo silenzioso, strano e forse delinquente perché abitava in un quartiere difficile della città.
Antiche conferme alle quali aggrapparsi per non dubitare delle proprie certezze, per evitare di mettere in discussione i pilastri della perfetta esistenza prestabilita dalla famiglia.
E Marco, innamorato di Marianna fin dai banchi di scuola, capace di reagire alle avversità della vita con lo studio, nuove amicizie e lo sport, stavolta riuscirà a superare le ingiuste barriere sociali che l’hanno tenuto lontano dal suo grande amore?
Un romanzo di pura evasione
Dopo le ultime impegnative letture, desideravo immergermi in una storia di pura evasione.
Perché nei romanzi cerco – tra l’altro – anche pagine leggere, trame divertenti, vicende capaci di strappare un sorriso e trasmettere il buon umore.
Quando l’Offerta lampo di Amazon propone L’ultima notte al mondo non dubito un istante e acquisto l’ebook con un clic.
Dalle recensioni, pensavo di entrare in un film di Federico Moccia, in una di quelle pellicole innocue, capace di far vivere allo spettatore un’ora e mezza di spensieratezza.
Trame semi-scontate dove i protagonisti sono giovani sognatori che diventano adulti e si scontrano con la durezza della Vita senza mai dimenticare il Grande Amore dell’adolescenza.
Insomma, uno di quei film da vedere una sera d’inverno, chiuso in casa mentre fuori diluvia, sul divano mentre pian piano scivoli tra le dolci braccia di Morfeo.
E, quando ti svegli proprio dopo l’ultima scena, guardi lo schermo e non ricordi più nemmeno il nome del protagonista (anche se, la storia ti lascia un inspiegabile buon umore).
«L’ultima notte al mondo»: da non sottovalutare
E, invece, la brava Bianca Marconero sorprende.
Perché l’intera opera è ben scritta, i due protagonisti sono personaggi profondi, dalla personalità delineata, verosimili.
I dialoghi risultano reali, ben lontani da un film popcorn e patatine, la trama non è poi così scontata e, tutto sommato, la telenovela tra Marianna e Marco è credibile.
L’ammetto: avevo sottovalutato l’opera, classificandola come una vicenda mordi e fuggi (anche io, vittima del pregiudizio!).
Invece, la lettura risulta coinvolgente, non ho dubbi, con i due protagonisti che non svaniscono dopo l’ultima pagina.
E, comunque sia, questo romanzo regala ciò che desideravo: una dose di buon umore.
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