4000 km in ebike: con zero piste ciclabili, l’esperienza insegna (tre utili consigli)
6 Febbraio 2024Napoli, 4000 km in e-bike con zero piste ciclabili
Non è un caso se, in ebike, taglio il chilometro 4000 a via Foria, la trafficata strada di Napoli che collega piazza Carlo III con il MANN.
Considero tale risultato un segno del destino: pedalare lungo questa importante arteria cittadina – da sempre al centro dell’attenzione per il fiume di auto, ingorghi e smog – senza una pista ciclabile è scandaloso ma anche stimolante.
Perché la realizzazione di una pista ciclabile seria, efficace, in difesa dei ciclisti è un obiettivo realizzabile.
La strada, infatti, presenta un ampio marciapiede (con aiuole) che bene si presta ad ospitare una corsia dedicata alle bici.
Inoltre, dettaglio non trascurabile, la pista ciclabile fungerebbe da collegamento con la vicina stazione Cavour della metropolitana, possibile nodo di interscambio tra il trasporto pubblico e i mezzi tipici della mobilità alternativa (vedi bici, bike-sharing e monopattini).
Purtroppo, la realtà è ben distante da un simile sogno.
Di ciclabile a via Foria, c’è ben poco.
Per il ciclista urbano, l’unico riferimento è la striscia bianca delimitatrice del bordo strada, parallela al marciapiede.
Per il sottoscritto, tale striscia, è l’immaginaria pista ciclabile alla quale aggrapparsi per pedalare in sicurezza.
Lungo la linea bianca, a bordo strada attaccato al marciapiede
Dai 4000 km in ebike, traggo l’esperienza utile per sopravvivere (in sella) nella giungla metropolitana.
Proprio via Foria ne è l’emblema (al pari di corso Umberto con la sua pista ciclabile fantasma), strada trafficata H24, con relativo smog alle stelle e inquinamento acustico perenne.
Così, l’esperienza suggerisce alcuni utili consigli:
- pedalare lungo la linea bianca attaccata al marciapiede evita di subire il sorpasso a destra da parte di scooter impazziti e i silenziosi motorini elettrici
- la linea bianca funge da traiettoria lineare favorendo la stabilità della bici
- la linea bianca è il binario sul quale procedere: mai cambiare direzione con manovre repentine per evitare l’incidente col folle di turno (in auto o scooter) che sopraggiunge a tutta velocità e sta per sfiorarti o – peggio ancora – tagliarti la strada
Dunque, in assenza totale di piste ciclabili cittadine e in attesa di una reale rivoluzione green, non ci resta che pedalare lungo la linea bianca attaccata al marciapiede.
Consiglio verificato di persona e validato dai primi 4000 km in ebike.