«L’amore a due passi» di Catena Fiorello: l’amore nella terza età
6 Ottobre 2024«L’amore a due passi»: romanzo (leggero) di Catena Fiorello
E’ possibile trovare l’amore nella problematica terza età?
E’ la domanda posta da Catena Fiorello in L’amore a due passi, romanzo leggero per un argomento profondo.
La questione è complessa: ricominciare una relazione con un’altra persona quando la maggior parte della vita è alle spalle, richiede coraggio.
Perché dinanzi hai un orizzonte temporale limitato – anche se godi di una salute di ferro – e il calendario ti rinfaccia ogni giorno l’età.
E poi, devi combattere contro i ricordi della tua lei/lui che ti guarda dall’alto e alla quale non puoi chiedere il permesso.
Un eterno senso di colpa difficile da superare, un vincolo che ti obbliga a rispettare colui (colei) che non c’è più.
Dunque, innamorarsi a settant’anni e oltre – un periodo nel quale, in molte persone, cala la voglia di emozioni e aumenta il desiderio di chiudersi in casa – è un evento straordinario.
Ed è giusto raccontarlo in un romanzo.
Ma, ad essere sinceri (non cinici, attenzione), l’opera di Catena Fiorello è troppo sempliciotta per risultare credibile.
Un magnifico viaggio nel Salento, e poi?
Di Catena Fiorello avevo letto l’intenso Picciridda, storia di emigrazione e formazione.
E mi ha convinto.
Opera di ben altro spessore rispetto a L’amore a due passi, romanzo dei buoni sentimenti dove trionfa l’ottimismo e gli anziani sembrano attori di uno spot pubblicitario.
In generale, trovo la trama non plausibile per l’eccesivo buonismo regalato ad una fase della vita con ben altre problematiche.
Dei vari capitoli, invece, salvo le magnifiche descrizioni del Salento.
L’autrice – come una esperta guida turistica – segnala spiagge, insenature, chiese, monumenti tra Lecce, Otranto, lungo la costa, all’interno della Puglia.
Ottimi consigli da conservare per quando visiteremo tali luoghi.
Come Giglio e Marilena
Chiariamo subito: a chi non piacerebbe vivere la terza età in piena salute, indipendenza economica, voglioso di viaggiare, conoscere, mettersi in gioco?
Come è il nostro Giglio, il personaggio intorno al quale ruota la trama.
Da sempre attratto da Marilena, la vicina di casa che vorrebbe conoscere, invitare a cene galanti, approfondire … insomma instaurare una possibile relazione.
Ecco il punto: la nostra possibile coppia Giglio/Marilena è più attiva di due adolescenti innamorati!
Buon per loro, certo.
Ma é verosimile?
Al sottoscritto l’intera opera – ripeto, da prendere con la dovuta leggerezza – appare improbabile.
E dunque, pagina dopo pagina, perde di interesse.
Ad ogni modo, a fine lettura non ho dubbi: auguro a chiunque una terza età come quella vissuta da Giglio e Marilena.