«Gli ultimi giorni di John Lennon»: nella mente dell’assassino
23 Ottobre 2024«Gli ultimi giorni di John Lennon»: un docu-romanzo di James Patterson
Desideravo approfondire la leggendaria figura di John Lennon.
E anche ricostruire la carriera dei Beatles – da dove tutto nasce, nel Liverpool Institute frequentato sia da John Lennon che da Paul McCartney, fino ai tour mondiali – perché (l’ammetto) ignoravo gran parte della storia.
Dunque, leggo di Gli ultimi giorni di John Lennon di James Patterson con notevole interesse.
L’opera è una combinazione tra romanzo e documentario.
La narrazione è incentrata soprattutto sulle testimonianze dei protagonisti, un susseguirsi di virgolettati che, però, spezzano la tensione narrativa.
Ecco un piccolo esempio: siamo al primo contratto firmato dai Beatles per esibirsi in un locale di Amburgo, buttati sul palco dal loro manager per “farsi le ossa”:
Alla band sono state promesse settantacinque sterline per la serata, ma è andata storta.
Dormono nel furgone, una notte in un fienile. E’ una settimana miserabile, ma «un’esperienza vitale per tutti noi», dirà Paul in seguito.
La tecnica utilizzata dall’autore mi ricorda quei documentari televisivi con interviste al vicino di casa, al compagno di banco o al salumiere della star di turno.
Che, messe una di seguito all’altro, fungono da voce narrante della storia.
L’autore – correttamente – cita ogni opera dalla quale è tratta la testimonianza.
E difatti, i riferimenti bibliografici non si limitano (come di consueto) ad un paio di pagine bensì occupano un terzo dell’intero volume!
A dimostrazione di uno scelta totalitaria per descrivere le tappe fondamentali del gruppo, la carismatica figura di John Lennon, il folle profilo psicologico dell’assassino.
La storia dei Beatles (droga e alcol incluso)
Gli ultimi giorni di John Lennon narra due vicende parallele: la storia dei Beatles e la meticolosa preparazione dell’attentato a John Lennon da parte del suo folle assassino.
James Patterson non si limita a enunciare date, concerti, dischi, successi della band inglese.
Descrive con novizia di particolari le tappe fondamentali dei quattro ragazzi di Liverpool capaci di rivoluzionare il mondo (non solo musicale).
Aneddoti, incontri/scontri, il carattere vulcanico di John e la diplomazia d Paul, come nasce un brano scritto a quattro mani dal leggendario duo Lennon-McCartney, perché Ringo Starr entra nel gruppo, il rapporto col manager e l’asfissiante assedio dei fans.
Ma anche il pozzo nero nel quale i Beatles cadono con l’uso e abuso di droghe e alcol.
Anzi, in alcuni passaggi lo scrittore colpisce duro su tali dipendenze e i mitici Beatles – il gruppo più famoso nella storia della musica – sono raffigurati come quattro sbandati in preda ad una crisi di astinenza.
Davvero poco generoso.
Tra continue testimonianze e un eccesso di virgolettati, Gli ultimi giorni di John Lennon é comunque un lungo, intenso viaggio dalla periferia di Liverpool fino alla vetta del mondo.
Nella mente (folle) dell’assassino
L’assurda motivazione dell’assassino, ecco l’altro aspetto approfondito da James Patterson.
Chiariamo subito: il perché questo pazzo l’8 dicembre del 1980 spari a John Lennon è impossibile da comprendere.
Eppure, James Patterson – tra cronaca e fantasia – porta il Lettore nella mente del mostro.
Senza emettere giudizi, l’autore illustra il piano architettato dal killer, le mosse nei giorni precedenti, la convinzione che lo spinge al delitto.
Con un finale agghiacciante.
Di proposito non cito il nome di questo pazzo, ripreso proprio il giorno dell’omicidio in un famoso scatto di Paul Goresh (proposta in cima all’articolo).
La foto li ritrae fuori al portone del Dakota – dove abitava il cantante – mentre chiede di autografare una copia di “Double Fantasy”.
Cinque ore dopo, al rientro di John, l’assassino realizzerà il suo folle piano.