«Il cognome delle donne»: storia (emozionante) di emancipazione femminile
3 Gennaio 2025«Il cognome delle donne», un romanzo di Aurora Tamigio
Quando termino un romanzo come Il cognome delle donne di Aurora Tamigio, divento triste.
Perché vorrei che il viaggio nel mondo di Rosa, sua figlia Selma e poi, ancora, con le tre figlie (di Selma) Patrizia, Lavinia e Marinella non terminasse mai.
Un viaggio che parte dall’inizio del novecento e giunge agli anni ottanta, tre generazioni di donne pronte a combattere per le proprie idee, una lotta impari in una società maschilista basata sul potere indiscusso del capofamiglia.
Una storia ambientata in un paesino di montagna dell’entroterra siciliano, dove il rapporto uomo/donna é regolato da leggi antiche scritte nella pietra.
Dogmi inviolabili, con il marito/padre pronto a disporre della vita della moglie e delle figlie.
Eppure, l’opera sembrerebbe anacronistica ed invece l’autrice racconta della nostra Italia, di un passato recente appena trascorso (come Viola Ardone, con la sua Oliva Denaro, ci rammenta la vergognosa legge sul matrimonio riparatore, nella moderna e democratica Italia, in vigore fino al 1981).
Dunque, leggere Il cognome delle donne ha un valore profondo: l’opera emoziona, coinvolge, appassiona.
Ma indigna, denuncia e – soprattutto – ricorda chi eravamo.
Patriarcato, femminicidi: un dramma ancora attuale
Il cognome delle donne é un racconto che, nonostante il progresso, l’emancipazione, i diritti acquisiti dalle donne, resta attuale.
Perché i termini patriarcato, femminicidio sono, purtroppo, ancora un dramma nella nostra moderna e avanzata società.
Un fenomeno culturale che ha radici lontane, perciò difficile da debellare.
E allora, ben venga il romanzo di Aurora Tamigio, capace di far riflettere sul perché una donna – nel ventunesimo secolo – non possa realizzare i propri sogni, avere le medesime aspettative di un uomo, perseguire gli obiettivi senza essere discriminata.
Per comprendere il nostro presente dobbiamo necessariamente studiare i comportamenti di ieri.
«Il cognome delle donne»: premio Bancarella 2024
Attenzione: Il cognome delle donne non è una crociata contro gli uomini.
La trama è incentrata sull’amore tra nonna/madre/figlie, rapporto compatto e coeso contro le ingiustizie del padre-padrone.
Nel romanzo sono presenti altre figure maschili, personaggi positivi capaci di aiutare le donne nei momenti di difficoltà.
Perché – in una società maschilista – non tutti gli uomini sono dei mostri.
Ciò che l’autrice evidenzia, piuttosto, è la viscida cultura patriarcale, la violenza tra le quattro mura domestiche accettata come normalità, il pregiudizio verso la donna che segue una strada diversa dal matrimonio.
Ad Aurora Tamigio i complimenti di un lettore felice (e il meritato premio Bancarella 2024).
E, soprattutto, il ringraziamento per aver narrato una storia emozionante, intensa, attuale.