Forrest Gump al pianoforte: la mia interpretazione più estesa (e un epico crollo!) [VIDEO+SPARTITO]

Forrest Gump al pianoforte: la mia interpretazione più estesa (e un epico crollo!) [VIDEO+SPARTITO]

25 Marzo 2025 0 Di mariomonfrecola

Forrest Gump al pianoforte: come se fossi in apnea

Mentre suono Forrest Gump al pianoforte, dinanzi agli occhi scorrono le scene salienti del film capolavoro di Robert Zemeckis del 1994.
La potenza della musica di Alan Silvestri richiama alla mente i volti, le espressioni, i sentimenti raccontati in modo magistrale da Tom Hanks e Robin Wright.

L’amore senza tempo tra Forrest e Jenny racchiuso in due minuti e 45 secondi, credo -al momento – sia la mia più lunga interpretazione al pianoforte.
Considerate le tre pagine dello spartito resto concentrato sulla “stabilità ritmica”, cioè la capacità di suonare un brano al pianoforte senza variare la velocità, il mio cruccio in questa fase storica del percorso di studio intrapreso.

Riguardo diverse volte il videoclip: la tensione è evidente.
La prova schiacciante è la rigidità del mignolo della mano destra (tra l’altro, dito erroneamente non coinvolto nell’esecuzione).
La ricerca continua della stabilità necessita di concentrazione, cos’ l’uso della mente va a discapito della fluidità dei movimenti, del lasciarsi andare ascoltando la musica senza pensare ai formalismi dello spartito.

Suono l’intero brano come se fossi in apnea, una lunga corsa senza mai prendere fiato.
Con una preoccupazione che viaggia insieme alle note, trasmessa all’ascoltatore che vive sul chi va là, in allerta per una possibile caduta improvvisa.

Sono conscio del problema.
Ma resto soddisfatto del risultato: Forrest Gump al pianoforte è un piccolo desiderio realizzato.

Forrest Gump al pianoforte: il crollo nel finale

Il crollo finale

Da un punto di vista mentale, per affrontare il lungo percorso, divido il brano in quattro sezioni:

  • parte1: dall’intro fino al secondo 50 (quando, poi, si ripete l’intro)
  • parte2: dal 55-esimo secondo fino al minuto 1.30 (da me definita, parte veloce)
  • parte3: dall’inizio delle note doppie al minuto 2.11
  • parte4: il finale

Delle prime due parti, sono soddisfatto: l’esecuzione è costante, rilassata, sicura, in linea con il grado di preparazione attuale.

Con l’esecuzione delle note doppie nella parte3, cresce la complessità e avverto le prime incertezze, la velocità varia, salto delle note mentre ne suono una non presente nello spartito.

Nel finale, l’inevitabile crollo.
Pago lo sforzo della lunga corsa affrontata senza la dovuta rilassatezza, sempre in apnea, con le mani rigide e il mignolo destro in tensione.
Un atteggiamento errato che degenera nella confusione, con errori commessi nelle battute tutto sommato più semplici (evidenziati in rosso nell’immagine).
Suono due volte una battuta, salto alcune note … un finale non corretto, da rivedere.

Ma, soprattutto, un finale da raggiungere senza affaticamento, da suonare con naturalezza, rilassato.
Insomma, lo studio continua.

 

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Forrest Gump (main title): la mia interpretazione al pianoforte

Reputo davvero utile registrare l’esecuzione al pianoforte.
E’ un consiglio che suggerisco per tutti gli studenti come il sottoscritto.
Rivedersi, ascoltare, osservare le mani muoversi lungo la tastiera permette di comprendere, correggere, perfezionare.

Ci sono ancora molteplici aspetti da migliorare, non c’è dubbio.
Ora, però, tiro un sospiro di sollievo e mi godo il mio Forrest Gump.

 

Download spartito

Per chi volesse cimentarsi, condivido lo spartito di Forrest Gump (main title).
Buon divertimento 🙂

Download “Forrest Gump, main title (Alan Silvestri)”

forrest_gump_main_title_alan_silvestri_sparitto.pdf – Scaricato 9 volte – 953,11 KB



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