
«Rancore»: il caro vecchio Carofiglio non si smentisce mai
16 Aprile 2025Carofiglio, quel vecchio amico sempre pronto ad aiutarti
Gianrico Carofiglio è la mia certezza: cercavo un romanzo nel quale immergermi, con una trama di ferro e dei personaggi ai quali voler bene, una di quelle storie che non riesci ad abbandonare in attesa di scoprire il finale.
Una storia, però, priva di un forte impatto emotivo, con una narrazione intrigante, capace di incuriosire ma senza lasciare segni nell’anima.
Ecco, Rancore di Gianrico Carofiglio, é il romanzo che – in questo momento – desideravo leggere.
Dopo il deludente Chi ha spostato il mio formaggio? necessitavo di un’opera sicura, due flop consecutivi sono eccessivi anche per un tipo paziente come il sottoscritto.
Rivolgersi allo scrittore barese mi è apparso naturale, come ricorrere a quel vecchio affidabile amico che, in un momento di difficoltà, sai che ti aiuterà.
E poi, dopo aver superato la crisi, non frequenterai più (anche se sei conscio di poter sempre contare su di lui).

«Rancore», il secondo romanzo con Penelope Spada (2022)
Durante la lettura, comprendo che Penelope Spada – il personaggio e voce narrante della vicenda – ha un passato che ignoro.
Sono citati fatti e ricordi risalenti ad un periodo complicato, non affrontato però, in quest’opera.
Mi era sfuggito un primo libro dedicato all’investigatrice privata (ex magistrata).
Comunque, riesco a seguire la trama di Rancore senza difficoltà.
Forse, per apprezzare al meglio il personaggio, é consigliabile leggere in ordine cronologico la saga di Penelope Spada:
- La disciplina de Penelope (Penelope Spada nº 1) del 2021
- Rancore del 2022

Un Guido Guerrieri al femminile?
Trovo diverse analogie tra Penelope Spada e Guido Guerrieri, il celebre avvocato protagonista di diversi romanzi di Gianrico Carofiglio.
Entrambi single, appassionati di libri, sportivi al punto giusto, dal carattere ombroso, con un passato difficile alle spalle, in continua oscillazione tra oblio e rinascita.
Antieroi ai quali è facile voler bene, due tipi (falsamente) scontrosi pronti ad aiutare gli ultimi, soprattutto le vittime di ingiustizie e facili pregiudizi.
Se non vivessero in città diverse – lui opera a Bari, lei a Milano – rischierebbero di incontrarsi.
E, temo, sarebbero attratti l’uno all’altro come due calamite.
Mi auguro che il nostro vecchio, caro amico Carofiglio non stia davvero pensando ad un simile trucchetto da marketing di serie zeta.
Perché, in tal caso, sarei il primo a leggere come andrebbe a finire.