3000 km in ebike per Napoli, 3400€ risparmiati (e non solo)

Io, ciclista urbano: 3000 km in ebike (per Napoli)

Desidero misurare l’importanza del record appena raggiunto: 3000 km in ebike!
Se, poi, aggiungo il coefficiente di difficoltà “pedalare per Napoli”, tale valore andrebbe moltiplicato per dieci.

Ma vado oltre il contesto e mi chiedo: può un numero sul contachilometri spiegare bene l’importanza e i vantaggi (collettivi e personali) nel muoversi in città con la bici?

Non credo.
Perché chi pedala, combatte in modo concreto l’inquinamento (benefit comune) e gode di una serie di vantaggi personali (basti pensare allo stress di restare imbottigliati con l’auto nel traffico o all’esercito dei pendolari sui mezzi pubblici).

E, soprattutto, il ciclista urbano migliora la qualità della propria vita perché trasforma il tempo per raggiungere l’ufficio in un momento della giornata da vivere con gioia.
Pedalare invece di essere prigionieri in un ingorgo, muoversi all’aria aperta piuttosto che attendere un autobus o restare compressi nella metropolitana.
In pratica, ogni giorno guadagno un’ora della mia vita che – senza la bici – avrei perso in spostamenti assurdi e stressanti.

Eppure, resto asettico e vado oltre queste considerazioni personali.
Valuto il peso dei 3000 km in ebike solo da un punto di vista algebrico.

3000 km in ebike: 3400€ risparmiati per non aver usato l’auto

Da una prima, elementare analisi risultano i seguenti dati:

• benzina: se con l’auto consumo 1 litro ogni 15 km (stima ottimistica), ho risparmiato
  3000 : 15 = 200 litri di carburante
• parcheggio: al Centro Direzionale di Napoli, dove lavoro, il parcheggio giornaliero costa 4€
• tangenziale: percorso casa-ufficio andata/ritorno, 2€ al giorno
• manutenzione auto: costo da definire

Verifico la data di acquisto della bici a pedalata assistita: dicembre 2018.
Ora, senza spaccare il capello in quattro e tenendo presente i due drammatici anni di covid e relativo smart working, calcolo che i 3000 km in ebike coprono un arco temporale di quasi due anni di spostamenti cittadini.
Due anni nei quali non ho usato l’auto ma la bici.

Due anni, per comodità di calcolo, li approssimo (per difetto) a cinquecento giorni.
Cinquecento giorni nei quali ho raggiunto il Centro Direzionale di Napoli con il mio carro armato rosso, con il tragitto casa-lavoro pari a undici chilometri (andata/ritorno, sono fortunato, vero).

E dunque, i calcoli che ne conseguono sono:

• 200 litri di carburante: 400€
• parcheggio: 4€x500 = 2000€
• tangenziale: 2€x500 = 1000€
• totale: 3400€ (non considero la manutenzione auto)

Quindi, nel tragitto casa-lavoro in due anni di uso dell’ebike invece dell’auto, ho risparmiato (almeno) 3400€ (da notare: tutte, le stime sono approssimate sempre per difetto.

3000 km in ebike e zero inquinamento

Al risparmio economico personale, va aggiunto – dato molto più significativo – il non aver contribuito all’inquinamento con i gas di scarico dell’auto privata.
E, a conti fatti, per due anni sono risultato un viaggiatore in meno nella massa giornaliera di pendolari sui mezzi pubblici.

Sulla scelta ecologista dell’uso della bici in città, sorvolo.
Sul tema ambientalista, scorrono fiumi di parole in dibattiti infiniti ai quali – soprattutto dalle nostre parti – non segue nessuna azione concreta a favore della mobilità alternativa.

Osservo solo che, in ogni grande metropoli del mondo, la politica incentiva il bike sharing, mezzi alternativi alle auto, rafforza i trasporti pubblici, aiuta i ciclisti urbani.

Da noi, chi si sposta con la bici in città, pedala a rischio e pericolo personale.
Eppure, una volta saliti sella, la scelta è irreversibile.

Dunque, nonostante tutto, io continuo a pedalare (e, con gioia, osservo che il numero di ciclisti urbani è in crescita).
Soddisfatto del record, guardo avanti: ci vediamo fra altri mille chilometri.

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