Malafemmina al pianoforte, stavolta con gli arpeggi! [VIDEO+SPARTITO]
21 Gennaio 2025Il capolavoro di Antonio De Curtis
Riprendo Malafemmina, il capolavoro di Antonio De Curtis, dopo due anni dalla precedente interpretazione.
In effetti, nel marzo 2022 preso dall’entusiasmo per lo studio del pianoforte ma ancora acerbo nelle conoscenze e nella pratica, mi lanciai sul brano di Totò con passione e dedizione.
Per il sottoscritto, suonare il suddetto brano fu un risultato straordinario (seppure, con i dovuti limiti di uno studente novello).
Ricordo la soddisfazione e lo stupore di allora.
Ma, dopo due anni, con gli occhi di oggi reputo quell’interpretazione deludente, anzi forse meglio definirla sempliciotta (o, in modo ottimistico, in linea con la preparazione del tempo).
Ciò che mi sfuggiva e reputavo di difficile esecuzione erano gli arpeggi, quel movimento continuo eseguito con la mano sinistra che funge da accompagnamento (sottofondo) alla melodia (la parte dello spartito indicata dalla chiave di basso).
Arpeggi che, invece, ora (nel momento in cui scrivo) sono motivo di piacere e gratificazione.
Lo schema dell’accompagnamento: 1-5-10-5
Succede in modo del tutto naturale, come un’illuminazione mi risulta lampante ciò che in passato era ostico.
Vedo chiaramente l’arpeggio di Malafemmina, quel DO-SOL-MI-SOL cerchiato in rosso, un movimento continuo di note che disegna uno schema chiaro, dolce, armonioso.
Schema che si ripete ad ogni battuta (in alcuni casi, con le dovute alterazioni per rendere più colorato l’accompagnamento).
Con la mano sinistra, dunque, mi esercito suonando la nota fondamentale dell’accordo, poi la quinta, la decima per poi ritornare alla quinta (nota centrale):
- DO (1) – SOL (5) – MI (10) – SOL (5)
- RE (1) – LA (5) – FA (10) – LA (5)
- SOL (1) – RE (5) – SI (10) – RE (5)
Per il tema, invece, studio al meglio la durata delle note ponendo massima attenzione alle crome, le pause … insomma, cercando il giusto ritmo.
Il pedale e un tocco … personale
Preso dall’entusiasmo, forse esagero nell’utilizzare il pedale della tastiera.
Provo a pigiarlo all’inizio di ogni accordo ma non sempre l’azione risulta coordinata.
Così, allungo e dilato l’accompagnamento secondo il gusto personale … azione che, a dire il vero, non mi dispiace perché rende l’esecuzione unica e irripetibile.
In effetti, nel riascoltarmi, l’effetto mi piace e dunque lo conservo.
Malafemmina al pianoforte, la mia interpretazione
Registro l’interpretazione come caso di studio da rivedere nel prossimo futuro.
Magari, fra qualche anno, sorriderò nell’ascoltare tale esecuzione che reputerò ancora un volta, deludente.
Spero che accada perché tale sentimento sarà indice di ulteriori progressi.
Nel mentre, la Malafemmina con gli arpeggi fissa un’altra fondamentale tappa del mio (infinito) percorso di studio dell’amato pianoforte.
Download spartito e testo
Per chi volesse cimentarsi, condivido lo spartito di Malafemmina corredato da alcune osservazioni personali (per facilitare la comprensione degli accordi).
E, inoltre, il testo per seguire con le parole, la musica.
Buon divertimento 🙂
Download “Malafemmina (Antonio De Curtis in arte Totò)”
malafemmina_spartito_testo.pdf – Scaricato 1358 volte – 1,50 MB