«Succede sempre qualcosa di meraviglioso»: un viaggio per riconsiderare se stessi (e il mondo)
29 Gennaio 2025«Succede sempre qualcosa di meraviglioso», un romanzo di Gianluca Gotto
Ricevo Succede sempre qualcosa di meraviglioso, romanzo di Gianluca Gotto come regalo natalizio.
Non conoscevo l’autore, il tipo di storia non rientra tra i miei generi preferiti, la tematica affrontata é (in apparenza) distante da un adulto come il sottoscritto (oltretutto, il libro è cartaceo e stavolta mi tocca deporre il Kindle nel cassetto).
Eppure, dopo le prime pagine, mi immergo nel mondo di Davide – il giovane protagonista dell’opera – con naturalezza, con piacere seguo il suo lungo viaggio (geografico e interiore) alla ricerca di se stesso.
I dubbi tipici di chi, dopo la laurea, cerca il proprio posto nella società, quell’età della formazione piena di insicurezze, con gli inevitabili fallimenti che – in quel momento – appaiono cataclismi insuperabili e, invece, sono solo esperienze costruttive.
Ma l’opera di Gianluca Gotto, in realtà, risulta interessante anche per chi – come lo scrivente – tra i capelli un po’ d’argento li colora (cito il grande Massimo Ranieri).
Perché la questione è più generale e riguarda tutti noi, indipendentemente dall’età anagrafica.
La domanda da porci è semplice, ovvia e mai scontata, complicata: oggi, ora, in questo preciso istante, sono una persona felice?
Le non regole di Taro
La formula della felicità non esiste (per fortuna).
Però, se durante il tuo viaggio (geografico/interiore) incontri un vecchio Maestro Zen, fai tesoro delle sue parole.
Perché i suoi insegnamenti non ti garantiranno la felicità (nessuno può regalare la felicità al prossimo) ma potranno aiutarti nel tuo personale percorso di ricerca dell’equilibrio e della serenità interiore.
Come capita a Davide che lascia l’insoddisfacente vita milanese e parte per il lontano, misterioso, sconosciuto Vietnam.
In una delle tante tappe, incontrerà Guilly (da immaginare come il signor Miyagi di Karate Kid, togli la cera, metti la cera per intederci).
Attenzione: Succede sempre qualcosa di meraviglioso non si riduce ad un banale racconto incentrato sui luoghi comuni della saggezza orientale.
La narrazione é piacevole, scorrevole, ben costruita e poi arricchita dalle perle di Guilly che, durante l’intero viaggio, spiegherà (con l’esempio in prima persona) al giovane allievo Davide le non regole di Taro.
Quali sono tali regole?
Al Lettore l’arduo piacere di scoprirle.
Lo stesso Gianluca Gotto, sul suo sito Maniga Vivi Viaggia, pubblica il post 9 consigli (dal mio libro) per ritrovare la voglia di vivere dedicato a nove non regole di Taro.
Eppure, tra quelle citate, non è presente una che ho ben evidenziato e nella quale credo:
“Non esistono scorciatoie, tutto ciò che conta richiede tempo.”
Per riflettere
Dunque, Succede sempre qualcosa di meraviglioso merita la lettura.
Il romanzo non é la soluzione ai comuni dilemmi esistenziali però ci induce a riflettere sul comportamento generale, troppo spesso nevrotico, poco attento al prossimo, incapace di guardare oltre la sofferenza individuale, sempre più distante dall’armonia presente in Natura.
Ecco, forse è giunto il momento di fermarci, riconsiderare noi stessi, analizzare il modo di porci nei confronti degli altri (e del mondo).
E perché no?
Partendo proprio dalle parole scritte nel romanzo di Gianluca Gotto.