“Il centenario che voleva salvare il mondo”: il ritorno di Allan Karlsson

“Il centenario che voleva salvare il mondo”: il ritorno di Allan Karlsson

3 Gennaio 2021 0 Di mariomonfrecola

La seconda avventura di Allan Karlsson

Contro le difficoltà del periodo, quale migliore antidoto di un libro divertente?
Il centenario che voleva salvare il mondo di Jonas Jonasson ha il (gran) merito della leggerezza e – elemento da non sottovalutare – strappa numerosi sorrisi al Lettore costruendo situazioni tra il surreale e l’assurdo (e chissà, anche tragicamente reali?)

La comicità di quest’opera è intrinseca nel personaggio: quell’Allan Karlsson conosciuto in Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve, primo romanzo dedicato alle avventure del disincantato e astuto vecchietto oramai giunto al secolo di vita.
Eppure ancora curioso di conoscenze, amante della Vita e chiamato – suo malgrado – a salvare il mondo.


Il centenario che voleva salvare il mondo, di Jonas Jonasson: la mia recensione

Un centenario alla corte di Donald Trump, Merkel e Kim Jong-un

La forza de Il centenario che voleva salvare il mondo è concentrata nel farsesco mix tra realtà e finzione.

Infatti, in questo secondo episodio, Allan Karlsson incontra gli uomini più potenti del pianeta.
E, da questi straordinari confronti, scaturiscono vicende comiche al limite del paradossale.
Perché immaginare il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, col ciuffo al vento discutere, arrabbiarsi e accusare – mentre giocano a golf – un innocente vecchietto perché collabora con la Corea del Nord per la costruzione di una bomba atomica, è davvero esilarante!

Lo stesso accade quando il centenario pranza nel palazzo reale ospite dello spietato Kim Jong-un.
Parlerà con il dittatore nord coreano con disinvoltura in un impossibile colloquio degno della più strampalata commedia teatrale.

Seguiranno innumerevoli avventure con personaggi bizzarri, sempre affrontate con calma olimpica (nulla spaventa un centenario che ne ha viste di tutti i colori!).
E, nel viaggio in lungo e largo per il mondo, per il nostro indomito Allan Karlsson poteva mancare l’incontro con la cancelliera tedesca Angela Merkel?

La trama, dunque, scorre veloce in una lettura di pura evasione.
Un’opera che ci tiene compagnia con delicatezza, come una di quelle favole che i papà narrano ai figli per addolcire il sonno.
Quelle storie dove la fantasia prevale sulla realtà e alle quali ci piace credere.
E, considerati i tempi, non è forse un valido motivo per scegliere un romanzo nel quale immergersi?

 

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