«Perduti nei Quartieri Spagnoli» di Heddi Goodrich: una storia d’amore (a Napoli) ai tempi dell’Università

«Perduti nei Quartieri Spagnoli» di Heddi Goodrich: una storia d’amore (a Napoli) ai tempi dell’Università

27 Agosto 2021 0 Di mariomonfrecola

Storia di amori e sogni nella Napoli degli anni novanta

Lei, ragazza americana iscritta all’Orientale di Napoli.
Lui, della provincia di Avellino, studente della facoltà di Geologia.
Sullo sfondo, la Napoli degli anni novanta, tra i vicoli bui, l’affollata via Toledo, gli atavici drammi ma anche l’arte, le mostre, i monumenti e la bellezza della rinata piazza del Plebiscito – da maxi-parcheggio a simbolo della nuova Napoli – per una città che si propone al mondo con un rinnovato fermento culturale.

Perduti nei Quartieri Spagnoli di Heddi Goodrich è una storia d’amore che collega giovani appartenenti a universi opposti.
Che, nonostante la distanza siderale dei loro mondi, per un bizzarro destino si incontrano in un appartamento dei Quartieri Spagnoli, tra degrado, odori di cucinato, urla, palazzi antichi, esami, amici, feste studentesche.
E, insieme, condividono il percorso universitario, anzi un pezzo di vita tra sogni, progetti, futuri viaggi e i tanto sospirati per sempre e mai.
Gli anni della giovinezza trascorsi lontani dai luoghi di origine, con Napoli che diviene la loro seconda casa – nel bene e nel male – e l’onnipresente Vesuvio testimone di un amore potente, unico, indimenticabile.


Heddi Goodrich, l'autrice di Perduti nei Quartieri Spagnoli

Napoli osservata (compresa e) da una ragazza americana

Perduti nei Quartieri Spagnoli è una lettura interessante perché, oltre ad essere un romanzo avvincente, mostra Napoli attraverso gli occhi di una ragazza americana.

La protagonista – Heddi, appunto – va oltre gli stereotipi e capta l’essenza profonda della città (soprattutto del centro storico, luogo di frequentazione abituale degli studenti).
Heddi passeggia per i Quartieri Spagnoli, esplora via Toledo, vive lo spicchio di città che, ben presto, diviene il suo mondo.
Comprende meglio di tanti altri lo spirito partenopeo, resta affascinata dalla Bellezza, ama e difende Napoli ma è anche spaventata dalla brutalità nascosta e pronta a esplodere.

E poi, Napoli è il luogo dove confluiscono, per una serie incredibili di scelte volute o casuali, i due protagonisti originari da punti remoti del pianeta – lei dalla periferia americana, lui dalla provincia di Avellino.
Si incontrano ai Quartieri Spagnoli, si amano.
Ma, proprio quelle origini così diverse risulteranno fatali?
Perché il vero amore, resiste alle distanze geografiche e culturali?


mariomonfrecola.it è anche su Telegram: unisciti al canale!

Lo stile impeccabile e quell’ossessione per il Vesuvio

Due osservazioni: la prima sullo stile, la seconda sul nostro amato Vesuvio.

Heddi Goodrich utilizza un linguaggio scorrevole, con termini ricercati, mai banali ma nemmeno aulici.
Così leggere Perduti nei Quartieri Spagnoli è un vero piacere, sia per la storia appassionante che, capitolo dopo capitolo, cresce e matura ma anche per lo stile utilizzato dall’autrice.
Una narrazione elegante e visto che lei stessa ha curato la versione italiana, è davvero un risultato notevole.

Il Vesuvio appunto, ritorna spesso tra le pagine del romanzo.
Questa ossessione per il vulcano la constato con una certa frequenza quando parlo con i non napoletani.
Per gli stranieri, poi, lo stupore di vivere ai piedi di un cratere è massima.
Sarà che, chi vive a Napoli, si ritrova il Vesuvio dinanzi agli occhi sin da bambino e l’abitudine cancella la pericolosità.
E poi, teniamo sott’occhio il cucuzzolo in tutte le stagioni, pronti a scattare foto quando il vulcano ha la testa tra le nuvole o, ancora più affascinante, se innevato.
A me la sentinella sul Golfo proprio non spaventa (sarei curioso di conoscere l’opinione dei miei concittadini ma sono quasi certo che sono in pochi a vederlo come un pericolo).

E allora, terminata la lettura dell’opera di Heddi Goodrich, non mi resta che invitare la brava scrittrice a Napoli.
Sarò ben lieto di accompagnarla, per una passeggiata proprio sulla vetta del Vesuvio.
Prima, però, dovrà guardare il mio video Vesuvio: il cratere e il panorama mozzafiato in un videoclip di due minuti.
Sicuramente apprezzerà 🙂


E infatti Napoli non era mai una scelta. Era un regalo che ti veniva imposto con le spalle al muro, una questione di nascita o di destino.


 

Acquista Perduti nei Quartieri Spagnoli su Amazon!




Restiamo in contatto: ricevi la newsletter


Comments

comments