«Storia di chi fugge e di chi resta» di Elena Ferrante: Lila e Elena e i difficili anni 70
29 Novembre 2021«Storia di chi fugge e di chi resta»: il terzo episodio de “L’amica geniale”
Elena e Lila, ormai donne, immerse nei difficili anni 70.
Ecco, se dovessi sintetizzare Storia di chi fugge e di chi resta, terzo episodio (di quattro) della saga de L’Amica geniale ideata dalla stupefacente Elena Ferrante, evidenzierei il periodo storico nel quale è ambientato.
Perché, stavolta, più che il rione – luogo di nascita, crescita e formazione delle due amiche – sono i drammatici avvenimenti degli anni 70 a fungere da sottofondo nella vita (e nel destino) di Elena e Lila.
Difatti, tra le pagine del romanzo serpeggia la tensione degli anni di piombo, la paura di salutare un proprio caro, attenderlo e non vederlo più rientrare, il dramma di una società dilaniata dalla guerra allo Stato dichiarata dalle famigerate brigate rosse.
I difficili anni 70 visti dagli occhi di Elena e Lila
L’autrice, in modo magistrale, miscela vicende nazionali a sentimenti personali.
L’opera, infatti, è attraversata da due filoni: una visione generale per descrivere l’evoluzione della società italiana e la sofferenza dei drammatici conflitti ideologici, visione generale vissuta attraverso le difficili scelte personali di Elena, i conflitti di Lila e dei tanti personaggi che ruotano intorno alle due protagoniste.
Comunque sia, Storia di chi fugge e di chi resta è un romanzo appassionante.
Scorrevole, intenso, emozionante, esempio perfetto della potenza del libro, capace di far viaggiare la mente del Lettore nell’universo di personaggi, amicizie, amori, luoghi ideati dalla geniale Elena Ferrante.
Anche il terzo romanzo mantiene le attese
Rifletto su un aspetto non scontato: leggo e divoro Storia del nuovo cognome, il sequel del primo, sorprendente volume de L’Amica geniale, in pochissimo tempo.
Accade lo stesso per Storia di chi fugge e di chi resta, penultimo episodio.
Dunque, i primi tre romanzi della saga di Elena e Lila risultano uno più avvincente dell’altro.
Deduzione non ovvia visto che una serie potrebbe risultare ripetitiva e, pagina dopo pagina, stancare e azzerare l’entusiasmo del Lettore, anche il più fedele.
E così, ora mi resta solo il quarto libro.
E’ già pronto, nascosto sotto un altro paio di romanzi sul comodino, vicino al letto.
Lo scruto, l’osservo da lontano ma non ho il coraggio di iniziare.
Preferisco prolungare l’attesa, il finale voglio godermelo appieno.
Ma già tentenno, mi sa che a breve cedo e mi tuffo di nuovo nel mondo di Elena e Lila.
Si, l’ammetto: non vedo l’ora 🙂