Le domande di sempre
I quesiti esistenziali posti dall’Uomo sono i medesimi nei secoli.
Chi siamo?
Dove andiamo?
Siamo soli nell’Universo?
E’ nato prima l’uovo o la gallina?
Ed il gallo cosa ne pensa?
A tali dubbi, nessuno può fornire una risposta certa ed ognuno si comporta secondo coscienza: l’illuso è convinto di controllare tutte le variabili dell’esistenza, lo scienziato sogna di scoprire la formula del Bing Bang, il religioso crede fermamente nel suo Dio, l’ignorante si reputa il primo della classe.
L’assenza del modello Matematico
Il sottoscritto, di fronte all’ignoto, segue la somma lezione del vecchio saggio: la Vita non è regolata da nessuna Legge Matematica.
Se osserviamo con attenzione la realtà, possiamo affermare senza esitazione: l’esistenza è un teorema non dimostrabile.
E’ impossibile formulare validi ragionamenti per spiegare la follia umana, i piccoli e grandi drammi del Pianeta non rispondono a nessun modello scientifico, la Vita non è un’equazione (oppure se lo è, è un’equazione impossibile).
Dietro l’angolo e nel lato opposto del globo, in questo preciso momento si sta consumando un’ingiustizia.
I «mostri» rendono i destini degli uomini una corsa ad ostacoli e le soluzioni sono toppe, l’errore non è mai nullo.
La geometria e la fisica – teoricamente impeccabili – difronte alla volgare quotidianità presentano macro difetti incolmabili.
L’equazione impossibile
L”unica immagine forte per riflettere sulla iniquità che colpisce ogni essere umano, la sola rappresentazione algebrica della inesattezza della Vita, l’icona dell’uguaglianza impossibile 1+1=3 è il tenero abbraccio tra un uomo ed una donna, il sigillo per la futura nascita del frutto del loro amore.
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