La Nazionale di Calcio per il bene del Paese
Il Premier twitta l’annuncio ufficiale alle 3,12 di questa notte: «è pronta la #TassaMundial: unirà il paese e si pagherà ogni 4anni».
A Palazzo Chigi non si dorme mai, la crisi economica morde i polpacci degli italiani ed il Governo lancia l’economia-fantasia.
Per «il bene del Paese» si chiede uno sforzo ai milioni di contribuenti-tifosi e, dopo una lunga trattativa con i Sindacati e le opposizioni, a poche ore dall’inizio della più importante manifestazione di calcio si è finalmente raggiunto l’accordo.
L’aliquota dipenderà dai risultati della nostra nazionale: si parte da un equo 20% «valido per tutti i cittadini che durante il Mondiale brasiliano risiedono sul territorio nazionale» (approvato un emendamento della Lega per estendere l’imposta anche agli extracomunitari ed i clandestini) ma, citando direttamente le parole del Premier «l’aliquota scende di 3punti per ogni vittoria della Nazionale, 1punto per il pareggio, 0 per una malaugurata sconfitta. In caso di superamento del turno è previsto un bonus di 5punti».
Il tweet del Premier
Gli esperti prevedono che, se la Nazionale raggiungesse la finalissima, l’italiano medio pagherebbe ben volentieri l’imposta sul reddito ed i sondaggi a favore del Governo schizzerebbero alle stelle.
Con un tweet delle 4.18 di questa mattina, il Premier evidenzia:
«saranno esclusi i lavoratori a nero e gli evasori fiscali. A loro il Governo non riconosce lo status di tifoso-DOP».
L’anatema ha già scatenato le proteste del Vaticano che parla di «discriminazioni nei confronti degli sfruttati».
Su questa dichiarazione il PD si è spaccato, il PDL invita a non strumentalizzare le sentenze della magistratura mentre il M5S lancia un referendum on-line.
Quelli del centro attendono gli eventi e nel mentre invitano tutti ad abbassare i toni nel rispetto delle Istituzioni.
Il Premier enfatizza il risultato e con un selfie delle 6,11 – con l’ottimismo che lo contraddistingue – esplode in un gioioso: «Forza Italia!»
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