L’intruso silenzioso
E’ un’ombra, agisce con sospetto ed è impossibile carpire il movimento dei suoi passi invisibili.
Puoi solo immaginare la presenza ma non lo beccherai mai sul luogo del delitto, nemmeno quando decide di visitare casa tua.
Si arrampica lungo la ringhiera e si intrufola nel balcone – anche ai piani alti – diffidente cerca uno spiraglio nel quale rifugiarsi, ruota la testa per guardarsi intorno guardingo, prudente e con gesti felini si inerpica senza timore alla ricerca del bottino.
Stavolta, però, gli è andata male.
Alzo lo sguardo e becco l’intruso!
Fermo in auto, smanetto con lo smartphone in attesa dello shopping di mia moglie.
Decido di fotografare una nuvola dalla forma indescrivibile.
Apro lo sportello, alzo lo sguardo e zac, beccato!
Il «mostro» è sul balcone dell’abitazione al primo piano e si muove lungo il parapetto con circospezione.
Vorrebbe svignarsela ma è indeciso, forse non ha calcolato al meglio il pericolo anche se la sua natura – sono certo – lo salverà.
Saranno sette o forse otto metri di altezza, un giardino con delle morbidi piante è proprio sotto la casa e potrebbe fungere da materasso ma l’animale sembra aver perso sicurezza.
Siamo al centro città, la scena non passerebbe inosservata – ma, vista la sua proverbiale insolenza, dubito che si imbarazzi per la figuraccia.
Lo scoop
Sghignazzo, non ho mai amato i gatti e peggio ancora i gatti impacciati.
Mi gusto la scena – la giustizia sta seguendo il suo corso e l’impunito stavolta non la farà franca! – ma il clacson improvviso di un incivile in sella al suo SUV cafone mi fa sobbalzare dal sediolino della mia utilitaria blu.
E’ un attimo, il tempo di un battito delle palpebre, mi rigiro ed il felino è scomparso.
Mentre l’idiota continua a strombazzare, guardo la galleria dello smartphone, la scatto è stato salvato.
A voi lo scoop.
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