Ergastolo
L’ergastolo è la condanna prevista: una società civile non può giustiziare i fratelli Kouachi, i due «mostri» autori del massacro parigino «Charlie Hebdo».
Gli assassini meritano la galera a vita, la più dura prevista dal codice penale ma non la pena di morte.
D’altronde, il carcere – oltre ad impedire al killer ulteriori delitti – ha il dovere di rieducare il colpevole: è possibile recuperare le menti di questi pazzi?
Certamente no.
Sono ancora giovani (30 e 32 anni) ma i due terroristi sono persi nel loro fanatismo armato.
Dunque, il carcere a vita come limitazione della libertà personale e garanzia per la società civile è una soluzione valida?
Pena di morte
Secondo i terroristi, è in atto una guerra.
La condanna prevista per reati militari è stabilita dalla corte marziale che, in alcuni paesi, prevede anche la pena capitale.
La strage di civili (i giornalisti «Charlie Hebdo») non è una violazione dei diritti militari internazionali giudicabile come crimine di guerra?
L’orrore può essere sconfitto con altro orrore?
Giustiziare degli innocenti, autori di vignette ed articoli, diviene un crimine contro l’umanità perché la libertà di espressione è una valore universale.
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