Pariare, il significato
Il divertimento a spesa altrui, una presa in giro più o meno innocente, lo scherzo pesante – stile anziano militare verso la recluta – oppure la derisione di un professore (a sua insaputa), lo scherno del gruppo nei confronti del più indifeso.
«Pariare» è il verbo più utilizzato dai giovani nostrani ed il «pariamento» avviene ovunque ci siano uno o più teenegers che dibattano.
Il contesto
Il termine assume significati diversi a secondo del contesto: può trattarsi di un’azione leggera (un giovane chiede ad un amico: «pariamm?» significa usciamo e ci distraiamo) o un gioco crudele («pariamm?» significa prendere di mira una persona specifica fino a sconfinare nel bullismo più becero).
L’evoluzione del linguaggio
Quando posso, ascolto sempre con estremo interesse le discussioni (spesso in un linguaggio opinabile e con intercalari discutibili) tra adolescenti.
Affermazioni tipo: «stasera pariamm a quattro?» sono frequenti e consiglierei ai grandi studiosi della Lingua Italiana di approfondire l’argomento.
Se siete giunti fin qui, posso ammettere l’amara verità: amici Lettori, con questo post tra il serio ed il faceto, ho «pariato» alle vostre spalle 🙂
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