Sky dice no alla pornografia mediatica
Apprezzo la scelta editoriale di Sky: non trasmettere il video dei due giornalisti uccisi in diretta tv da un ex collega (analogamente alle atrocità dell’ISIS).
Il tg delle venti è un contenitore degli orrori quotidiani che si consumano nel mondo, meriterebbe il bollino rosso per la tutela dei minori, proprio come accade per i film adatti ad un pubblico adulto.
I servizi mostrano dettagli raccapriccianti per attirare l’attenzione degli spettatori oramai assuefatti ad ogni tipo di visione a qualsiasi ora del giorno.
Rifletto su un particolare: l’esecuzione mafiosa di un malvivente appartenente ad un altro clan oramai occupa lo spazio minimo di un trafiletto di giornale, quasi fosse normale ammazzare una persona perché rivale.
La mia scelta: non guardo il video
Così decido di non guardare dallo spioncino della serratura, evito la trappola della tragica realtà presentata come un film d’azione, dieci secondi di choc e poi il successivo servizio sul concorso dei cani a Riccione.
La pornografia mediatica merita la censura, ognuno di noi stabilissce se rigettare l’informazione-spazzatura oppure premiare il diritto di cronaca corretto.
A voi il telecomando.
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