Trenta giorni dopo HP Pozzuoli
Oggi 16 novembre festeggio il primo complimese in Maticmind.
Sembra trascorso un secolo dalla chiusura della sede Hp Pozzuoli ed il trasferimento di noi dipendenti nella nuova società eppure l’avventura è iniziata da appena trenta giorni (per la cronaca, vi rimando all’ebook gratuito Gli ultimi giorni di HP Pozzuoli).
Descrivo il momento con una frase estratta dal bel libro di Carmine Abate, Gli anni veloci:
«Gli scioperi e le proteste cessarono.
Tornò il silenzio di speranza o scetticismo»
Sentimenti contrastanti
Diciotto anni non si cancellano con un clic, il licenziamento va metabolizzato ed il trascorrere dei giorni rimargina la ferita.
Sono conscio: non ho tempo per rimuginare, la dura legge dell’evoluzione è spietata, chi non si adatta si estingue.
Dunque, il mio stato d’animo oscilla tra sentimenti contrastanti: i giorni pari sono ottimista, magari la snella Maticmind offrirà inattese opportunità professionali impossibili nell’elefantiaca HP.
I giorni dispari, invece, il futuro appare nebuloso e l’incertezza cresce.
In attesa della rivoluzione Maticmind
La prima minicandelina – nel bene o nel male – non ha portato cambiamenti significativi per noi ex informatici HP: lavoriamo negli stessi uffici e la maggior parte dei dipendenti procede con le medesime attività pre-licenziamento.
Restano i dubbi sul futuro: possibile che ruotiamo solo intorno ad HP?
Dopo due anni, quando l’accordo di servizio tra le società terminerà, cosa accadrà? Quando lavoreremo su commesse specifiche Maticmind?
«Ci stiamo organizzando», «dateci tempo» sono le risposte dei manager milanesi.
Va bene, la prima minicandelina è spenta.
Attendo con fiducia il secondo complimese.
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