Capace ed onesto
Il futuro Sindaco di Napoli è un integralista della moralità.
Nessun cedimento, l’onestà prima di tutto.
L’etica – virtù rara – guida ogni singola azione del primo cittadino perché la credibilità si conquista con l’esempio (positivo).
L’inciucio, l’insulso minestrone partitico, cancellato dall’agenda politica: rigare dritti senza accettare sporchi compromessi per ammorbidire posizioni opposte.
Contro la camorra
La camorra, il cancro della nostra terra, è una cappa nera sulla città (nazione?) che ci opprime ed impedisce di respirare.
Il Sindaco anti-camorra guida la città nella nuova rivoluzione, un esercito di cittadini pronto a combattere la guerra culturale per spazzar via quella sporcizia delinquenziale che infesta le nostre terre da troppo tempo.
Il Sindaco ribadisce un principio dimenticato: «convivere con la camorra è anormale. La quotidianità è una città senza camorra».
Chi non crede in questo ovvio (ma potente) slogan, è sconfitto in partenza.
Ambiente, grandi e piccoli obiettivi
E’ un dovere del futuro Sindaco immaginare una città «a misura d’uomo».
Napoli deve cambiare, tendere agli standard delle grandi capitali europee.
Perseguire obiettivi importanti:
- apertura di nuove stazioni della metropolitana
- prolungare gli orari dei mezzi pubblici
- eliminare il pedaggio dalla tangenziale per spostare il traffico verso l’esterno della città
- sostituire i vecchi, pesanti e rumorosi autobus pubblici con nuovi mezzi ecologici (al metano ad esempio)
… e lavorare su piccole e quotidiane migliorie:
- piste ciclabili
- ampliare e curare le zone verdi
- creare spazi-giochi e strutture sportive per i bambini (una piscina comunale in ogni circoscrizione)
- centri di ritrovo per gli anziani
- pulire i marciapiedi
- prevedere lo spazzamento delle strade secondo un calendario prestabilito
- incrementare la raccolta differenziata porta a porta ed eliminare (in via definitiva) i cassonetti della spazzatura sempre aperti
- lavorare sul decoro urbano
Sindaco di Napoli, utopia o normalità?
Richieste assurde o pretese normali di un cittadino non assuefatto?
A voi, Lettori ed elettori, la risposta.
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