Il segreto: la freddezza
- non perdere mai la calma
- distaccati dal contesto
- pedala, osserva, sii freddo
Perché il pericolo è in agguato.
Sempre.
Soprattutto se ti sposti in bici per Napoli, città priva di cultura a due ruote.
Il nemico del ciclista in città? Il panico
Avvilito dopo le prima pedalate, pensavo fosse impossibile recarmi al lavoro utilizzando la e-bike (a pedalata assistita).
Superati i primi scoramenti, dopo i primi 1000 KM, viaggio con sicurezza.
E con soddisfazione.
Oggi non rinuncio mai alla comodità della bici (solo la pioggia mi costringe alla metropolitana, l’asfalto viscido è il pericolo numero uno).
L’esperienza forgia ed è l’arma migliore per respingere il «mostro» che, ad ogni metro, attacca l’eroico ciclista metropolitano.
Come?
Conservando la calma.
Sempre.
Bloccato in un ingorgo, quando evito un motorino sparato a tutta velocità controsenso, mentre un scooter sorpassa a destra incurante di ogni regola.
Non cedo mai al panico.
Freddo, distaccato, supero l’ostacolo, continuo, avanzo, giungo alla meta.
Nessuna reazione, emotività zero.
Cinico, determinato, convinto: il giusto sono io in bici, l’anormale sei tu sullo scooter in zigzag o bloccato in auto.
Organizzato è meglio: i consigli utili
La freddezza è necessaria ma alcuni accorgimenti per attraversare la giungla metropolitana in bici sono necessari:
- indossare il casco
- utilizzare una maschera antismog
- viaggiare osservando la giusta distanza tra le auto (per evitare l’apertura improvvisa dello sportello) ed il centro strada
- rispettare i semafori (in generale, tutte le regole stradali)
- percorrere traiettorie lineari e non cambiare direzione in modo repentino
- utilizzare le braccia come “frecce” per indicare a chi ci segue il cambio di direzione
I pericoli per il ciclista metropolitano
I pericoli più frequenti da affrontare?
- l’apertura improvvisa dello sportello di un auto parcheggiata o bloccata nel traffico
- i binari del tram (mai infilarsi ma tagliarli obliqui)
- i fumi di scarico dai tubi di scappamento di bus, scooter, moto, auto
Eppure, nonostante i mille pericoli, pedalare per Napoli permette di vivere appieno la città, scoprire angoli dimenticati, rilassarsi dopo una intesa giornata di lavoro.
Basta convinzione e determinazione.
Se un giorno la paura prenderà il sopravvento, resterà solo una scelta: parcheggiare la bici in garage.
Ma, per il sottoscritto, non accadrà.
Mario Monfrecola
dopo aver scattato la foto a piazza del Plebiscito, ho preso la funicolare.
Ebbene, eravamo in quattro (4!) in bici nella funicolare!
Siamo ancora in pochi a pedalare per Napoli ma il piccolo esercito cresce 🙂