La pista ciclabile? Compare e scompare
Felice, osservo il disegno della bici mentre pedalo baldanzoso lungo la pista ciclabile di via Duomo, nel cuore di Napoli.
In alcuni punti, lo schizzo è ben evidente, in altri si dilegua lentamente fino a sparire.
A dirla tutta, non si tratta di una pista ciclabile classica – un lato della strada riservata alle bici – ma, per usare un eufemismo, di una buona intenzione.
La pista ciclabile disegnata sulla strada
Disegnare una bici lungo la strada per delimitare uno spazio fisico, equivale ad immaginare una pista ciclabile senza costruirla.
Un progetto rimasto sulla carta realizzato col minimo sforzo.
Perché la manutenzione della pista ciclabile immaginaria è pressoché nulla: anche nella centralissima via Toledo il tratteggio della bici indica un possibile percorso dedicato che, puntualmente, sta svanendo nell’indifferenza generale.
Come il giovane Indiana Jones
Continuo a pedalare lungo via Duomo.
Incuriosito, aguzzo la vista.
Mi sento come il giovane archeologo Indiana Jones che, col pennellino, sposta la polvere dai reperti per scovare l’opera d’arte nascosta.
Qualche traccia è più evidente, altre sono sparite del tutto.
Auto, moto e passanti ignorano completamente l’esistenza della pista ciclabile immaginaria.
Addirittura, una macchina parcheggia sul disegno di una bici e costringe i ciclisti ad una deviazione lungo l’illusorio percorso riservato!
Quando una vera pista ciclabile?
Mi chiedo: quale il senso?
Dovrei parlare con San Gennaro che, poco distante, ogni anno ripete il miracolo.
Una vera pista ciclabile, un miracolo, appunto.
Che un giorno, sono sicuro, si realizzerà.
Nel mentre, qualcuno armato di pennello, vernice (meglio se indelebile) e buona volontà, potrebbe ridisegnare le bici lungo la strada?
Fate presto però: la pista ciclabile di via Duomo sta scomparendo!
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