Chi ha chiuso la strada?
A Napoli il traffico è un vulcano pronto ad esplodere in qualsiasi momento.
Basta l’inatteso battito d’ali di una farfalla per far saltare il delicato equilibrio metropolitano, figuriamoci la chiusura di una importante arteria come accadde qualche anno addietro ad Agnano, il quartiere dove lavoro.
Senza preavviso, l’ingresso della carreggiata per la tangenziale viene sbarrato da un anonimo cartello “STRADA CHIUSA PER MANUTENZIONE” mandando in tilt l’intera zona.
Un annuncio scritto a penna su uno squallido manifesto bianco senza ulteriori informazioni: chi l’ha deciso?
Il Comune?
Chi si occupa dei lavori?
E quando verrà riaperta la corsia?
Al mistero segue un’unica certezza: un intero rione nel caos.
L’anomala telefonata alla Municipilità
Infuriato – e senza troppe speranze – telefono alla Municipalità “Bagnoli-Fuorigrotta” per protestare.
Al terzo squillo, con mio sommo stupore, risponde un tizio che senza presentarsi ed in tono pacchiano mi chiede chi desidero.
«Vorrei parlare con il rappresentante della municipalità» replico stizzito.
«Sono io, chi è lei?» domanda mezzo impaurito.
«Mi chiamo Mario Monfrecola e lavoro ad Agnano» rispondo ingenuamente.
«E chi l’ha dato il mio numero?» chiede meravigliato.
«E’ un numero pubblico, l’ho letto dal sito del Comune» obietto.
«Monfrecola? Ma a quale gruppo appartiene?» farfuglia lo pseudo-politico.
«Gruppo? Che gruppo intende? Nessun gruppo … sono un cittadino … » replico senza comprendere l’insinuazione.
«Nessun gruppo? Forse lei è il fratello di quel Monfrecola … » riflette a voce alta cercando una possibile connessione tra me e qualche suo conoscente.
«Senta, io vorrei solo sapere quando apre la strada ad Agnano! Le sembra normale chiudere un’arteria così importante senza ulteriori dettagli per i cittadini? E poi cos’è quel cartello svolazzante senza nessuna intestazione?» mitraglio tutto d’un fiato.
«Le dico un’informazione riservata: entro due giorni la strada riaprirà» sentenzia il tizio ed attacca stroncando ogni mia ulteriore velleità.
La raccomandazione
Questa breve conversazione testimonia come molti (non tutti, ovvio) rappresentanti delle Istituzioni intendano la politica: i diritti dei cittadini passano attraverso “amicizie”, gruppi di interesse, conoscenze e favoritismi, azioni descritte da una sola, maledetta, diffamante parola: raccomandazione.
Cambiano le mode, i Governi si vestono di nuovi colori politici ma restano le vecchie, intollerabili, «mostruose» abitudini italiane.
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