Dimentica l’amore
(ma non di buttare la pasta)
“Gentile Dr. Beni,
c’è quest’ uomo che abita con me e dice di essere mio marito, ma io non so chi sia. Parenti e amici mi dicono che il giorno delle mie nostre nozze, dopo il sì di risposta al prete, sono fragorosamente caduta.
Al mio risveglio ricordavo tutto, il mio nome, le scuole frequentante, il pin della sua carta di credito, ma di lui niente!
Tra tutto quello che si può dimenticare, perché io ho dimenticato l’amore?”
Drusilla
Antonio P. Beni risponde
Cara Drusilla, la tua lettera mi ricorda una storia che lessi due giorni fa.
Una storia bellissima, avvincente e speciale.
Peccato che non ricordi il finale, i protagonisti e la storia stessa.
L’amore è spesso un perdersi e ritrovarsi.
La maggior parte delle persone dopo pochi anni di convivenza commenta nel buio della notte “Perché mai sto con questo?”
Nel tuo caso non hai dovuto attendere mesi o anni, né di spegnere la luce.
Quando l’amore della tua vita diventa un estraneo e sono passati solo due minuti, le domande da farsi sono altre.
- Ho chiuso l’acqua prima di uscire?
- Potrei essere già sposata con un altro e non saperlo?
- Perché mi ricordo della suocera di questo?
Ho studiato un caso come il tuo durante il mio tirocinio.
Al tempo ero giovane, inesperto e amavo sniffare arachidi salate in superficie.
Lei si chiamava Eva, aveva vent’anni ed era bellissima.
Mi innamorai senza pensare alle conseguenze.
Infatti, dopo una fugace fuga d’amore a Casoria, cittadina che al tempo ere definita la Parigi di Napoli Nord, lei mi lasciò.
Il motivo fu semplice, non ricordava io chi fossi, né perché volessi costringerla a sniffare arachidi.
La delusione fu tanta, mi durò quasi due giorni.
Capisco che tuo marito oggi si senta frustrato, solo e senza leve per farti stirare le sue mutande, e che tu ti senta di tradirlo ogni volta che vai a letto con lui, ma avete un’opportunità.
Rinnovare ogni giorno il vostro amore: dimentica cosa vi sta dividendo, ricorda solo cosa vi ha uniti.
Lascia un commento