Il lamento, lo sport nazionale
Conoscete qualcuno che non si lamenti per le conseguenze della crisi economica?
Il consumatore denuncia l’aumento incontrollato dei prezzi, il commerciante il crollo delle vendite, il lavoratore dipendente le troppe tasse sul cedolino, il libero professionista il controllo eccessivo del fisco.
Ognuno ha il suo capo d’accusa a cui appigliarsi e viste le enormi difficoltà di questo periodo – detto tra noi – le proteste sono fondate e concrete.
I doveri del cronista
Come uomo di stampa, è mio dovere ascoltare e registrare le rimostranze di chiunque ma – prima di essere un (integerrimo) reporter – sono un cittadino: lo spirito mi porta sempre dalla parte dei deboli e la coscienza mi impedisce di solidarizzare con i «mostri», piccoli o grandi che siano.
E’ il caso di Antonio (uso un nome di fantasia), un affermato chirurgo estetico che, dopo aver esagerato con i drink, si lascia andare a sconcertanti confidenze sui problemi delle sue clienti in difficoltà economiche.
La confessione choc
«Mario, ma hai capito che oggi pure i dentisti si lamentano di un calo del fatturato del 40% rispetto all’anno scorso?» insiste mentre butta giù il terzo bicchiere di vodka alla pesca.
Siamo sulla terrazza di un elegante appartamento di Posillipo con vista sul golfo di Napoli, atmosfera cordiale, ospiti raffinati e compleanno di Antonio al capolinea.
«Certo, in questi tempi da lupi, si riducono le spese considerate superflue» taglio corto.
«Sapessi cosa mi ha chiesto una cliente proprio ieri» continua il dottore mezzo alticcio.
E senza che io possa stopparlo, aggiunge serio: «una tizia vuole rifarsi il seno, capito? Assurdo!» sentenzia con convinzione.
«E che c’è di anomalo nella richiesta? Non è forse il tuo lavoro?» replico annoiato.
«Non hai capito: la signora vuole rifarsi IL SENO, cioè UN SOLO SENO!»
Resto sbigottito: «UN SOLO SENO?» farfuglio.
Cerco di immaginare una donna con una quarta solo nella parte sinistra del torace e non riesco a trattenere una smorfia di repulsione.
«Non ha i soldi per l’intera operazione ma desidera ardentemente rifarsi il seno: il giusto compromesso tra crisi economica e voglia di normalità» conclude il dottore tornato professionale per un attimo.
Vado via perplesso con un quesito irrisolto che mi gironzola per la testa: la confessione del chirurgo è un sintomo dei nostri tempi assurdi oppure una bufala come questo post?
Lascia un commento