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Sbatti il mostro in homepage!

Author: Mario Monfrecola (Page 27 of 57)

Un po’ di #happytudine e lo SMAU sorride

#happytudine, una gioia, una speranza

Ho il piacere di ascoltare la brillante Eufemia Scannapieco, portatrice sana di #happytudine (il lato pink della Rete) al workshop Brand reputation e community building: team di lavoro coesi per community felici.

Eufemia Scannapieco portatrice sana di #happytudine allo SMAU Napoli

Eufemia Scannapieco portatrice sana di #happytudine allo SMAU Napoli

Il workshop di Eufemia è fresco, positivo e tocca temi importanti con la leggerezza di un sorriso.

#happytudine è un concetto che abbraccia punti di vista ampi: in quell’attimo in cui tutto ti sembra estremamente impossibile, in cui sei sul baratro e le emozioni tendono alla negatività, l’#happytudine ti apre una speranza, quell’oltre che serve sempre.

Dopo Eufemia, la noia

Giro per lo SMAU Napoli 2015 con l’entusiasmo che si spegne passo dopo passo.

«Startup», «opportunità», «innovazione» gli slogan ripetuti ad ogni stand ed il noioso tecno-mantra perfora l’udito come una mitraglia.

«siamo una startup rivoluzionaria», «offriamo nuove opportunità», «la nostra app migliorerà il mondo …»
… bla bla bla …

La solita minestra riscaldata.
Idee nuove già vecchie.

SMAU Napoli, idee nuove già vecchie

SMAU Napoli, idee nuove già vecchie

Alla ricerca di fondi

Il piccolo padiglione6 della Mostra d’Oltremare assomiglia, per gran parte, ad una parodia della Silicon Valley.

Informatici di ogni età alla ricerca di un investitore o – meglio ancora – di un finanziamento pubblico per lanciare la propria idea rivoluzionaria.

SMAU Napoli, alla ricerca di fondi

SMAU Napoli, alla ricerca di fondi

Dal palco dei workshop, sedicenti esperti di Information Technology dibattono dei massimi sistemi ma alla fine, scava scava, l’evento non è coperto dal wifi ed al bar una bottiglina d’acqua costa sempre un euro e mezzo.

Speffy.com la lieta sorpresa

Tra i novelli Steve Jobs, ritrovo un mio ex collega HP: l’eclettico Ing. Salvatore Rullo ideatore del «booking dello sport».

In 60 secondi l'Ing. Salvatore Rullo presenta speffy.com

In 60 secondi l’Ing. Salvatore Rullo presenta speffy.com

La sua creatura, Speffy.com è un motore di ricerca: digiti la città e con un clic ottieni l’elenco dei centri sportivi nella zona desiderata.

In sessanta secondi, è lo stesso Salvatore a presentare il prodotto durante un workshop per le nuove startup.

lo sport che vuoi, dove vuoi, quando vuoi.

L’ascolto con entusiasmo.
Dopotutto ha avuto il coraggio di tuffarsi in un’attività nuova, nella quale crede e spende con passione il suo tempo.

Bravo Salvatore, l’#happytudine sia con te!

Allo SMAU con Salvatore Rullo, ideatore di speffy.com

Allo SMAU con Salvatore Rullo, ideatore di speffy.com

SMAU Napoli, faCCebook non è facebook!

SMAU Napoli, confermata la mia presenza

Anche se raffreddato, tranquillizzo gli organizzatori dello SMAU Napoli: ci sarò.
L’attesa per la mia partecipazione, mai come quest’anno, è spasmodica.
Lo testimoniano i tre inviti ricevuti.

Due inviti VIP ed un ingresso omaggio

Il primo, un invito VIP dalla Regione Campania via posta ordinaria.
Segue un ingresso omaggio giunto via e-mail direttamente dal fornitore host di faCCebook.eu, main sponsor dell’evento tecnologico campano.
Infine, la stessa organizzazione dello SMAU, per assicurarsi la presenza del sottoscritto, spedisce un terzo invito VIP per presenziare alla nuova «rivoluzione industriale» che parte da Napoli.

SMAU Napoli, ci sarò (perché faCCebook non è facebook!)

SMAU Napoli, ci sarò (perché faCCebook non è facebook!)

SMAU Napoi, la telefonata degli organizzatori

«Signor Mario, volevamo accertarci: ha ricevuto l’invito per lo SMAU Napoli?».
Al telefono, una gentile voce (milanese) chiede se ho completato la registrazione sul sito ufficiale e parteciperò ai workshop.
Stupito, confermo la presenza per il pomeriggio di venerdì 11 dicembre, il giorno di chiusura dell’evento.

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L’equivoco: faCCebook non è facebook!

D’accordo, la mia reputazione digitale è cresciuta dopo il lancio dell’app ufficiale di faCCebook.

Ma tre inviti ed una telefonata non me l’aspettavo proprio.

Un dubbio sorge spontaneo: gli organizzatori dello SMAU pensano che il sottoscritto sia il braccio destro di Mark Zuckerberg?

Visto l’assonanza dei nomi tra faCCebook.eu – il mio piccolo «blog dei mostri» ed il mastodontico social network più famoso al mondo – i responsabili degli inviti sono vittima di un clamoroso equivoco?

A breve lo scoprirò.
Nel mentre ringrazio gli organizzatori per l’attenzione e, casomai il comitato d’accoglienza insieme al Sindaco di Napoli con fascia tricolore, mi ricevesse con tutti gli onori del caso, preparo un discorso sui «mostri».

Mai essere impreparati alle opportunità offerte dalla vita.


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Al castello di Baia: l’arte è più bella se gratuita?

Museo Archeologico dei Campi Flegrei

Il Museo Archeologico dei Campi Flegrei merita una visita.
Meglio se gratuita.
Come la scorsa domenica, primo weekend di dicembre.

Non mi resta che aggregarmi al gruppo, partenza ore 10,30 dall’ingresso del castello di Baia.

Il viaggio nell’antico impero romano dura cinquanta, intensi minuti.
Osservo antichi reperti risalenti a più di duemila anni fa che ricostruiscono la vita di Pozzuoli; l’antica colonia ricca di storia.

Castello di Baia: se l'arte è gratuita, è più bella?

Castello di Baia: se l’arte è gratuita, è più bella?

La prima domenica del mese l’arte è gratuita

Statue pescate in mare, resti trovati nelle masserie della zona flegrea.
Ascoltare gli aneddoti ed i destini di quegli uomini vissuti prima di Cristo è affascinante.

Merito della guida, davvero brava.
Merito dell’omaggio offerto dal Ministro dei Beni Culturali.

La magnifica zona flegrea

Dopo il tour, fotografo lo spettacolare panorama apprezzabile dal castello.
In questa limpida domenica di dicembre, la spiaggia del faro mostra colori straordinari.

Un post-it mentale da riprendere in primavera, la tentazione di un bagno in queste acque supera la fatica della scarpinata.

La spiaggia del faro di Baia, sotto il castello

La spiaggia del faro di Baia, sotto il castello

Baia, Bacoli, Monte di Procida, Procida … dal terrazzo del castello immortalo il magnifico paesaggio.

Il magnifico panorama dal castello di Baia

Il magnifico panorama dal castello di Baia

Scendo soddisfatto ed incrocio un nuovo esercito di visitatori pronti per una nuova visita.

E’ chiaro: l’arte gratuita piace 🙂

Piscina Scandone, i numeri dell’inefficienza

Ruggine nell’acqua: stop di due settimane

«Per colpa di un tubo rotto c’è della ruggine nell’acqua e l’ASL ha chiuso per controlli».
E’ la spiegazione fornita dall’Amministrazione della piscina Scandone per l’ennesimo imprevisto che ha fermato le attività per due settimane di novembre (nel momento in cui scrivo).

Da quanto ricordo, anche lo scorso anno (2014), accadde il medesimo incidente.

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Il fallimento della Piscina Scandone

Se la piscina Scandone di Napoli fosse gestita da un privato, l’imprenditore avrebbe già dichiarato fallimento.

Le foto del’incuria pubblicate lo scorso 18 novembre nel post Scandone, la piscina di Napoli tra degrado e voglia di nuotare testimoniano l’assenza di manutenzione regolare da parte degli addetti.

I bagni guasti da quattro mesi sono ancora inutilizzabili, le docce funzionano a scartamento ridotto, le luci fulminate restano spente per intere settimane.

Uno dei bagni della piscina Scandone: «GUASTO» da quattro mesi

Uno dei bagni della piscina Scandone: «GUASTO» da quattro mesi

Anche l’aumento del prezzo delle schede

Annoto anche l’aumento di prezzo delle schede magnetiche utilizzate per accedere alle docce ed i phon a muro presenti negli spogliatoi: da 1,5€ per otto passaggi a 2€ per dieci (ogni doccia ed utilizzo dell’asciugacapelli prevedono due passaggi).
Ovviamente, in corrispondenza di tale incremento, non si evince una miglioria del servizio (anzi …).

I numeri dello scandalo

Scandalizzarsi o adattarsi (anzi, accontentarsi) dipende dalla sensibilità di ognuno di noi.
Dunque, vado oltre: ragiono sui numeri (fino a prova contraria, la Matematica è certezza).

Seguono le date salienti dell’ultimo anno, la misura dell’inefficienza della Scandone:

  • metà giugno 2015: chiusura estiva
  • inizio ottobre 2015: apertura della stagione agonistica
  • novembre 2015: chiusura della struttura per due settimane
  • dicembre 2015: chiusura della struttura per il ponte dell’Immacolata e delle vacanze natalizie (scommetto fino all’Epifania)

Da veloci calcoli:

  • tre mesi e mezzo di chiusura estiva (con zero lavori di manutenzione apprezzabile e/o visibile per noi utenti)
  • ottobre attività piena
  • tra novembre e dicembre, su nove settimane almeno quattro saltano per la rottura del tubo e feste natalizie
  • riapertura della piscina nel nuovo anno (dopo l’Epifania?)

Le dichiarazioni dell’Assessore allo Sport del comune di Napoli

Causa rottura del tubo e ruggine in acqua, Repubblica Napoli evidenzia l’impossibilità di giocare le partite di pallanuoto dell’A1:

Per la città di Napoli è una brutta figura perché sabato 28 novembre sono in programma due partite di A1 di pallanuoto, Acquachiara -Trieste ed addirittura il derby tra Posillipo e Canottieri.

L’assessore allo sport del Comune di Napoli Ciro Borriello dichiara:

“Il tubo era stato sostituito regolarmente martedì, i tecnici in tempi record avevano pure provveduto ad isolarlo. Purtroppo le analisi hanno dato esito non conforme su un campione d’acqua marginale, che si trova vicino ai filtri. Probabilmente si tratta di un residuo di ruggine che però ci impedisce di riaprire l’impianto. Ho chiamato le società di pallanuoto per scusarmi, lunedì alla riapertura degli uffici dell’Arpac provvederemo immediatamente a far analizzare un altro campione”.

Il disagio degli utenti e delle società sportive

Nessuno pensa alle centinaia di atleti (dai bimbi agli anziani) costretti a subire l’ennesimo disagio dovuto all’assenza di manutenzione regolare che meriterebbe il vecchio e glorioso impianto di viale Giochi del Mediterraneo?

Chi risarcirà i danni economici subiti dalle società private che lavorano con professionalità, disponibilità e tamponano i molteplici imprevisti per noi utenti?

Domande senza risposte.

Alla piscina Scandone vige una sola amara certezza: prima di nuotare, armati di tanta pazienza.


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ROM, la bimba sfruttata che «vuole solo un gelato»

La richiesta della piccola ROM

«Mi dai un euro?» la fievole vocina attira la mia attenzione.
Domenica mattina, il sole di novembre riscalda l’affollata via Chiaia, il salotto buono di Napoli.

Passeggio sereno tra la marea umana di persone, turisti, ciclisti.
Osservo le vetrine, gli addobbi natalizi, scruto i negozi, viaggio in direzione mare.

«Voglio solo un gelato» l’impercettibile suono irrompe nella mia coscienza distratta.

Mi volto in direzione del debole richiamo.
Alla mia sinistra, una bimba si è affiancata già da qualche metro.
La guardo.

E’ una ragazzina ROM, magrolina, trasandata, dal volto triste, capelli neri.
E’ una delle mille ragazzine nomadi che elemosinano per le strade delle città tra la nostra assuefazione e l’indifferenza delle forze dell’ordine.

Fiduciosa, mi segue come un’ombra.

La scelta

«Quanti anni hai?» chiedo gentile.
«Dieci» con lo sguardo supplichevole.
«I tuoi genitori dove sono?» domanda ingenua.
«Più in là» risposta ovvia.
«Non posso darti nulla» sentenzio col cuore triste.

In modo del tutto razionale, preferisco spezzare la catena dello sfruttamento minorile e non alimentare quei «mostri» che mandano in strada i piccoli ROM.

Ma, da un punto di vista umano, ho preso la decisione giusta?

Il mare d'autunno, lungomare di Pozzuoli

Il mare d’autunno, lungomare di Pozzuoli

PS: la foto del lungomare di Pozzuoli l’ho scattata dopo aver scritto questo post amaro. Immagino che il mare in autunno lanci un messaggio di ottimismo, anche (e soprattutto) per la piccola bimba ROM


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Io, VIP allo SMAU Napoli

VIP si nasce?

Secondo la Regione Campania sono un VIP.

Ignoravo di possedere tale titolo, l’ho appreso ieri: apro la cassetta postale per verificare la presenza di qualche fastidiosa bolletta (una delle poche certezza della vita) ed invece trovo il certificato istituzionale.

Un ingresso VIP allo SMAU di Napoli intestato al sottoscritto!

L'invito VIP della Regione Campania allo SMAU di Napoli

L’invito VIP della Regione Campania allo SMAU di Napoli

Il motivo della promozione

Resto stupito.
Perché la Regione Campania promuove un umile internauta ad ospite d’onore per lo SMAU?

Per la reputazione digitale dello scrivente è un importante attestato di fiducia ma non non mi lascerò abbindolare da un pezzo di carta.

Accetto l’invito e chiarisco: se i vertici politici nazionali intendono comprare il mio silenzio con un pizzico di celebrità, ben presto si pentiranno.

Immagino che giunto allo SMAU dovrò tenere un discorso.
Non ho dubbi sull’argomento da trattare.

Alla platea affascinata parlerò di corruzione, assuefazione alle brutture della vita, indifferenza al prossimo, censura ed autocensura, apatia al bene comune.
Voi fidati Lettori avete già capito: in sintesi, dibatterò di «mostri» ed affini.

La standing ovation è assicurata.

Lo SMAU di Napoli, le date

Accedo al sito ufficiale, inserisco il codice invito e la registrazione risulta completa.
A noi VIP basta un clic per presentarci.

Il prossimo 10 ed 11 dicembre parteciperò all’evento tecnologico dell’anno presso la Mostra d’Oltremare di Napoli con la fanfara dei bersaglieri al seguito.

Io, ospite dei workshop

Non resta che prenotare i workshop, il programma è fitto.
Rumor assicurano la (mia) presenza all’evento «Brand reputation e community building: team di lavoro coesi per community felici» e «Smart City, Marketing Territoriale, Fare Impresa, quel web 2.0 che può fare la differenza» per venerdi pomeriggio.

L’organizzazione spinge per una visita del sottoscritto anche per giovedì.
Vedremo cosa ne pensano i paparazzi.
Al momento non confermo la presenza.

Come tutti i veri VIP, mi faccio desiderare.

Obsidian (Lux Vol. 1) – la recensione

La saga dei Luxiani in sei volumi

Non amo le saghe ma l’epopea dei Luxiani fa eccezione.

Jennifer L. Armentrout costruisce un mondo avvincente nel quale gli alieni (i luxiani appunto) vivono tra noi, con le nostre sembianze – anzi, risultano molto più affascinante e prestanti – ma celati dietro un’esistenza segreta.

Il Governo, infatti, li costringe isolati in una piccola cittadina americana.
Oltre a subire il controllo dei militari, i Luxiani devono difendersi dagli attacchi di spietati alieni pronti a sterminare la razza.

 

Obsidian, il primo volume

In Obsidian (Lux Vol. 1) Daemon (l’affascinante alieno) conosce la nuova vicina di casa, Katy, trasferitesi da poco nell’anonimo (all’apparenza) paesino sede della comunità dei Luxiani.

Tra odio ed amore, i due ragazzi «costretti» a frequentarsi, affronteranno la calma quotidianità tra i banchi di scuola e le mille emozionanti battaglie notturne nei boschi limitrofi.

Pagina dopo pagina, emergeranno verità inconfessabili, antiche paure e speranze future.
Perché i sentimenti sono i medesimi nell’intero Universo …

Obsidian vol1,  di Jennifer  L. Armentrout

Prima il prequel o il volume uno?

Obsidian (Lux Vol. 1) riprende le medesime dinamiche del prequel, Shadows (Lux Vol. 0).

Se sei un Lettore che ama stupirsi durante la narrazione (a costo di non comprendere appieno la storia) consiglio di partire dal volume uno (e poi il prequel).

Al contrario, se preferisci una lettura più lineare ma meno sorprendente, leggi il prequel e poi il volume uno: in questo caso, comprenderai ogni riga di Obsidian (Lux Vol. 1) ma con minor coinvolgimento emotivo.

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Avvertenza per il Lettore incauto

Confermo quanto già affermato per il prequel, Shadows (Lux Vol. 0)

Scritto con uno stile semplice e discorsivo, nonostante si parli di ragazzi, la trama risulta avvincente e adatta per lettori di tutte le età.
Un’unica avvertenza: iniziata la prima pagina, la dipendenza immediatamente prenderà il sopravvento e si farà fatica a smettere.

L’esperienza insegna e mi son fatto furbo.
Giunto all’ultima riga dell’ultima pagina, Jennifer Armentrout non mi ha fregato.
Stavolta sono pronto: ho già acquistato il volume due 🙂

Acquista Obsidian (Lux Vol. 1) su Amazon!

 

Se la pausa pranzo è con vista mare [FOTO]

Bagnoli, tra rilancio e dura realtà

Che meraviglia trascorrere la pausa pranzo con vista mare.
Seduto in un piccolo ristorante di Bagnoli, osservo i deboli raggi del sole di novembre farsi strada tra i nuvoloni autunnali e cadere all’orizzonte.

Nel piatto l’insalatona “fantasia” mi invita a nozze, al tavolo siamo in tre, dibattiamo di svariati temi, come ogni giorno degli ultimi diciotto anni.

Poco distante, percepisco ancora i fantasmi dell’Italsider mentre la cocente ferita di Città della Scienza non è ancora guarita.

Bagnoli sembra un pendolo in perenne oscillazione tra il  rilancio turistico, le bonifiche del territorio e le possibilità potenziali ma mai realizzate.

Pozzuoli e la magnifica zona flegrea

Alla nostra destra, il lungomare giunge fino a Pozzuoli per proseguire verso l’amata zona flegrea.
In lontananza l’imponente castello di Baia fa da sentinella al promontorio di capo Miseno.

Un quadro perfetto, non vi è dubbio.

Termino l’insalata, termina il relax.
Batterie ricaricate, è giunto il momento di rientrare.

La pausa pranzo, relax e riflessioni

«Offro io», un caffè al bar è obbligatorio.

Rifletto su ciò che questa zona potrebbe offrire, sulle mancate opportunità, l’incapacità cronica di sfruttare un territorio così affascinante per scopi turistici.

La giornata è limpida, la pioggia sta ripulendo il cielo, il panorama merita uno scatto, il mio profilo Instagram ringrazia.

Non tutti i lavoratori trascorrono una pausa pranzo con vista mare in un luogo così seducente.
Buon per me.

Sorrido mentre rientro in ufficio 🙂

Una magnifica pausa pranzo a Bagnoli con vista mare!

Il mio compleanno speciale

45 anni, evento irripetibile

Sono entusiasta, compio quarantacinque anni.
La notizia è ufficiale: oggi ventisei novembre è il mio compleanno ed è un compleanno speciale.
Mi spiace solo di non poter ripetere l’evento, dunque mi godrò la giornata appieno prima che fugga via.

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L’età di mezzo

Quarantacinque anni, l’età perfetta.

Adulto e giovane, dipende dall’occasione e dal contesto.
Uomo maturo per le decisioni importanti, giocatore di calcetto per una partita senza senso tra vecchi amici.
Professionista nel mondo del lavoro, turista per caso nel weekend.
Insegnante per i giovani, allievo degli anziani.

L’età nella quale vale il tu ed il lei (o il voi per chi vive al sud), dipende dagli occhi di chi ti guarda.

Quarantacinque anni, sono ideali per godersi la vita.
Basta capirlo.

Il mio compleanno, 45 anni età perfetta!

Il mio compleanno, 45 anni età perfetta!

Presbiopia, effetto collaterale del 45

«Dottore inizio a non vedere bene da vicino» ammetto durante la visita oculistica annuale.
«E’ normale per la sua età» sentenzia il medico mentre scrive apatico il referto.
«Comunque ho risolto: per leggere allungo le braccia» ribatto felice come se avessi scoperto l’invenzione del secolo.
«Prima o poi le braccia terminano» risponde asettico l’uomo abituato a smontare l’entusiasmo dei quarantenni presbiti.

Il «giro di boa» può attendere

Guardo indietro ed osservo il tratto già percorso, non breve ma nemmeno chilometrico.
D’avanti la strada da esplorare è ancora lunga, scruto lontano ma non vedo l’orizzonte (la miopia, in questo caso, aiuta).
Buon segno.

Dopotutto non sono ancora giunto nemmeno nel dantesco mezzo del cammin di nostra vita, un’amica mi suggerisce i cinquanta come «giro di boa».
Ottima idea, accetto il consiglio.

Il mio regalo di compleanno per te

Oggi, 26 novembre 2015, il download dell’ebook da Amazon Gli ultimi giorni di HP Pozzuoli è gratuito!
E’ un regalo per tutti voi Lettori che seguite con fedeltà le nostre sorti lavorative (come già specificato, tutti i profitti comunque andranno in beneficenza).
Il relativo PDF, ovviamente, è sempre disponibile e gratuito.

Scarica l'ebook gratuito "Gli ultimi giorni di HP Pozzuoli"

Il tuo regalo di compleanno

«Mario, che regalo desideri?» chiedo a me stesso.
«Nulla, ho già tutto» rispondo al sottoscritto.
«Ti conosco meglio di me stesso, è il giorno del tuo compleanno, sento che desideri qualcosa» il mio alter ego è testardo.
«Sbagli Mario, non cosa desidero ma chi desidero» correggo la mia coscienza.

Vorrei che tu – dico proprio a te che leggi il post in questo momento – dopo aver cliccato su “Mi Piace” e condiviso l’articolo sui social, mi telefonasti.

E’ vero, amico mio, non ci sentiamo da tempo e quale migliore occasione per rompere il ghiaccio?

Drin drin drin … il cellulare squilla, se tu vero? 🙂


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Aiutiamo Francesca, desidera solo tornare a scuola

Francesca e la scuola

Esiste un limite d’età per frequentare la scuola, la norma è chiara ma può uno Stato civile applicare in modo sordo la Legge?

Nel caso di Francesca, le Istituzioni applichino una regola non scritta nei testi di giurisprudenza: la legge della solidarietà.

Possibile che siamo prigionieri della burocrazia?
Il progetto lanciato da ProduzioneDalBasso ha un semplice obiettivo, talmente semplice da incepparsi nella mastodontica macchina statale: permettere a Francesca di tornare a frequentare l”istituto superiore Bianchini di Terracina.

Francesca desidera tornare a scuola - un progetto finanziato da produzionidalbasso.com

Francesca desidera tornare a scuola – un progetto finanziato da produzionidalbasso.com

Io mi fido

Non conosco Francesca Buonocore, l’autrice del progetto Francesca e la scuola.
Nel momento in cui scrivo, ha raccolto quasi 1.400€ con 38 sostenitori.

Potrebbe trattarsi di una truffa? E’ una storia falsa?
Potrei verificare con una telefonata all’istituto superiore Bianchini di Terracina ma evito.
Alcune vicende meritano fiducia incondizionata, proprio come il desiderio di Francesca.

Il progetto da finanziare

Francesca ha compiuto 20 anni e non è più possibile farle frequentare la scuola in quanto superati i limiti di età per una regolare iscrizione scolastica, ma lei adora andare a scuola e nonostante la sua disabilità è l’ambiente che le è più consono, soprattutto emotivamente.
L’istituto superiore Bianchini di Terracina l’aspetta a braccia aperte ma non può frequentare senza il supporto di un assistente che l’aiuterebbe negli spostamenti che non è in grado di compiere autonomamente, e nella comunicazione non verbale, visto che Francesca non parla ma sa esprimere benissimo la sua gioia nel sentirsi integrata e ben accolta come è sempre stata negli ultimi 17 anni di scuola.
Questo l’obiettivo di questa raccolta fondi.
Remunerare regolarmente un assistente che possa tenere Francesca a scuola per qualche ora al giorno con il prezioso obiettivo di farla sentire parte del mondo che la circonda nonostante la sua grave disabilità, rendendola felice.

23 novembre 1980 ore 19,34

Ero un bimbo di dieci anni

Sono trascorsi trentacinque anni (più o meno) da quel maledetto giorno ed i miei ricordi sono ancora vivi, forse il tempo li ha sbiaditi ma non potrà mai cancellarli.

Come ogni domenica siamo a casa dei nonni per la solita riunione familiare.
Tutti insieme, due, tre, quattro famiglie per un giorno di festa tra pranzo e giochi, i cugini con i quali cresco e gli zii di sempre.

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Una serata calda, luna piena e rossa

23 novembre 1980, una insolita serata calda, con una luna piena rossa che padroneggia sul cielo di Napoli.

Poi, all’improvviso, verso le sette e mezza, la casa inizia a ballare, il lampadario nel corridoio – pista delle nostre corse – oscilla come un pendolo impazzito, urla, sorpresa, smarrimento, cos’è questo incubo?
Paura, ma quando termina la giostra?

Aiuto!

Scappiamo tutti, ci ritroviamo per strada con tante altre persone sbigottite, chi vestito, chi in tuta, chi in vestaglia, tutti con gli occhi sgranati dal terrore.

23 novembre 1980, terremoto in Irpinia: il titolo de Il Mattino

23 novembre 1980, terremoto in Irpinia: il titolo de Il Mattino

23 novembre 1980 ore 19,34

I miei ricordi si fermano a quei minuti del sisma, non ho altre reminiscenze di cosa accada dopo, della corsa verso casa, del caos totale, delle macerie, delle lesioni nelle pareti, delle notti insonne e dell’organizzazione successiva.

Ancora oggi, nonostante sia un adulto maturo e vaccinato, a qualsiasi ora del giorno e della notte se avverto una vibrazione mentre sono a letto o seduto, il mio sguardo istintivamente si sposta verso il lampadario …

Alcuni «mostri» lasciano tracce indelebili.

Il ciuccio vola (per davvero)

Stavolta è vero: il ciuccio vola.
Non è uno scherzo di uno scugnizzo burlone, è la realtà della serieA.

Primi per manifesta superiorità

Tutti col naso all’insù a guardare con ammirazione il somaro azzurro.
La zebra bianconera è lontana, il diavolo rossonero in crisi di identità, il giglio viola è appariscente ma non fa paura, la cassaforte nerazzurra chiusa nel suo grigiore fa tristezza, la lupa giallorossa insegue ma inciampa.

Il nostro amato asinello napoletano, invece, è il ritratto della salute: corre felice, affamato di risultati, comprime l’avversario con la potenza di un toro arrabbiato, non concede spazi, al suo cospetto gli avversari appaiono denutriti, spaventati e con i polmoni di un vecchio fumatore.

La superiorità della belva partenopea è palese, più che le statistiche lo confermano gli occhi spauriti del contendente di turno.

Il ciuccio vola (stavolta è vero)

Il ciuccio raglia con orgoglio

Nessuno può prevedere se il ciuccio che vola prima o poi cadrà.

Sta di fatto che oggi è cresciuto, raglia con orgoglio ovunque giochi ed agli sportivi estasiati non resta che applaudire.

Il ciuccio che vola non è uno scherzo.
La serieA l’ha capito.

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