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Sbatti il mostro in homepage!

Author: Mario Monfrecola (Page 56 of 56)

Le scuse scadute

Calderoli e gli insulti razzisti

Sono sempre più convinto: Calderoli è un idiota.
Chiedo scusa, credo di essere stato frainteso e la precisazione è d’uopo.
Il mio epiteto non è riferito all’uomo bensì al personaggio politico, il dirigente leghista che durante i comizi (s)parla con toni razzisti e volgari sparando imbecillità a raffica.

Evidentemente considera la platea un branco di trogloditi capaci di comprendere solo concetti rozzi …

Calderoli e le scuse scadute

La  «porcata» del vice Presidente del Senato

Ricordo che l’attuale legge elettorale (a tutti nota come «Porcellum») fu formulata dall’allora Ministro per le Riforme Roberto Calderoli dopo che egli stesso – in un lapsus freudiano – la definì «una porcata».

E’ chiaro che nel suo intimo il nostro vice Presidente del Senato si considera un porco (senza offesa per i maiali, animali di atavica generosità).

L’equivoco

Lo sapevo, sono stato equivocato!
Possibile che voi Lettori siate sempre in malafede?

Mi vedo costretto subito a rettificare ciò che ho scritto: non intendevo certo ironizzare sulle tendenze dell’uomo Calderoli, la mia deduzione è legata al solo desiderio di veder presto abolita la legge elettorale voluta dal governo Berlusconi (era il 2005) di cui Calderoli fu meritevole ministro.

Spero che il nostro (indegno) vice Presidente del Senato non si offenda nel leggere questo post, meglio dedicare il tempo ai veri problemi dell’Italia (anzi, della padania).

E comunque, anche se leggesse queste farneticanti considerazioni di un anonimo cittadino italiano, non capirebbe.
Chiedo scusa, sono stato di nuovo travisato.


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faCCebook 2.0, si parte!

faCCebook e WordPress

La nuova versione di faCCebook.eu è on-line.

Rinnovato nella grafica, si basa sull’affidabile ed elegante wordpress, un’software per la realizzazione di siti internet ben noto agli addetti ai lavori.

Dopotutto, oltre ai contenuti, il mio blog è per me motivo di interesse tecnologico: mi permette di scoprire le ultime tendenze web per essere sempre aggiornato sulle mode, gli stili e le idee presenti in Rete.

 

faCCebook 2.0 basato su tecnologia WordPress
 

La vecchia versione resta on-line

Per i nostalgici e per tutti coloro che desiderano consultare i vecchi articoli, resta on-line la versione precedente di faCCebook ma da oggi si cambia look: i mostri hanno le ore contate, si torna on-line più numerosi, forti e belli di prima (se possibile!).

Per qualsiasi consiglio, critica, riflessione o altro  – come sempre – non esitate a contattarmi.

Mario Monfrecola, il webmosnter


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faCCebook.eu: lavori in corso

Stiamo lavorando per voi

In estate la città si trasforma in un cantiere: approfittando delle vacanze, il Comune esegue una serie di lavori di manutenzione straordinaria. 

Molte strade vengono asfaltate – situazione impossibile da affrontare nei mesi invernali per il traffico caotico dei pendolari – ed ovunque spuntano operai col casco giallo e l’immancabile cartello di scuse: «stiamo lavorando per voi».

Anche io approfitto dei mesi estivi per rifare il look a faCCebook.

faCCebook, lavori in corso

Nuova veste grafica, stessi contenuti

E’ giunto ilo tempo di rinnovare il blog ed aggiornare con una grafica più accattivante e moderna le pagine.

I contenuti, invece, tranquillizzo tutti, resteranno sempre gli stessi: lotta indiscriminata ai «mostri» di diversa natura, colore e zona geografica, in difesa delle vittime pronto a denunciare ogni forma di ingiustizia.

I «lavori in corso» impegnano la quasi totalità dei secondi di tempo libero a mia disposizione e perciò – negli ultimi tempi – non pubblico molti post. 
Comunque, a differenza dei cantieri stradali di cui resta un mistero la fine dell’opera, il nuovo sito sarà presto on-line, promesso.

Godetevi le vostre meritate vacanze e mentre Voi – cari Lettori – sorseggerete il vostro drink preferito sotto l’ombrellone, pensate al vostro amato webmonster che lavora sodo.

A presto!


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Legge elettorale, il dibattito tra la casalinga di Voghera ed il signor Rossi

Dibattiti tra gente comune

Il display sentenzia: «prossimo treno tra sei minuti».
In attesa della metropolitana, seduti sulla panchina, io, la casalinga di Voghera ed il signor Rossi, attendiamo impazienti.

«Ma voi avete capito il governo che sta combinando?» l’uomo qualunque rompe il ghiaccio con la domanda del momento.
«Ha tolto l’IMU?» risponde distratta la signora-prototipo mentre con lo sguardo controlla il cellulare per verificare l’improbabile presenza di una chiamata senza risposta (sappiamo tutti e tre che nella profondità della stazione, il telefonino non ha campo).

In fila alla posta, su un autobus pubblico, in viaggio in un treno di pendolari (scompartimento a quattro posti) … gli scenari cambiano ma il concetto è il medesimo: la saggezza popolare denuncia il malcontento verso la classe politica che governa la nostra bistrattata Italia.

Il deputato Giacchetti (PD) propone una nuova legge elettorale

La nuova legge elettorale

«L’IMU? No! Intendevo la legge elettorale. Avete visto che scandalo? Quel deputato del PD (Roberto Giachetti, ndr) ha proposto una legge molto semplice: eliminare l’attuale PORCELLUM per tornare a votare con la legge precedente, vi ricordate quando potevamo scegliere il candidato?» incalza l’uomo qualunque.
«Finalmente si sono decisi!» ribatte la casalinga di Voghera.
«Ma non avete capito? Alla fine la legge non è passata! Hanno votato tutti contro!!!» urla il signor Rossi sdegnato.

Perchè?

Il rumore della metropolitana copre la nostra innocente indignazione, il treno arriva e ci porta via insieme alla rabbia verso questi politici ipocriti.
«Mostri» ripeto a denti stretti mentre salgo sulla carrozza ed ingoio l’ennesima semplice domanda senza risposta: perché non è stata approvata la proposta di legge Giachetti?

Io, la casalinga di Voghera, il signor Rossi e la folla di pendolari incastrati nella carrozza come sardine in scatola, saremo pure gente “semplice” incapace di capire la complessa macchina istituzionale ma non meritiamo una spiegazione?
Perché non è possibile applicare una soluzione semplice ed immediata invece di attendere le famose riforme annunciate per i prossimi diciotto mesi?

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Link utili
– dal sito della Camera dei Deputati: proposta di legge Giacchetti
– sul blog di Beppe Grillo è pubblicato il post Il pdmenoelle ha una parola sola nel quale si evidenza l’esito della votazione: “415 voti contrari (tutto il PD tranne Giachetti, tutto il PDL, tutta la Lega, tutta Scelta Civica); 139 voti favorevoli (tutto M5S, tutta SEL, 1 del PD (Giachetti)”.
– dal blog ufficiale dello stesso Giacchetti: Primo: abbattere il Porcellum


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Le vacanze? Come andare oltre la «partenza intelligente»

La partenza? Tutti insieme!

Raggiungere la località sognata per un rilassante week-end al mare o in montagna – tra giugno ed agosto– é un cammino biblico.

Difatti, tutt’oggi percorrere le autostrade italiane in estate resta un viaggio più tortuoso di quello intrapreso dagli Ebrei per giungere all’agognata terra promessa.

Imponenti masse umane si spostano contemporaneamente dalle metropoli subito dopo l’ultimo istante trascorso al lavoro: l’efficiente moglie – pur di non sprecare un secondo della bramata vacanza – attende il marito-impiegato fuori l’ufficio, alla guida dell’utilitaria familiare col motore già acceso, le valigie che okkupano ogni angolo della macchina strapiena e la prole anestetizzata sul sediolino posteriore tra bagagli e panini.

Ad aspettare la famiglia-tipo italiana altre milioni di famiglie, tutti insieme appassionatamente in un unico maxi-ingorgo nazionale.

La villeggiatura è un diritto di ogni lavoratore ma perché trascorrerla nello stesso periodo?

Le vacanze? Come andare oltre la «partenza intelligente»

La partenza intelligente (nonostante tutto)

In passato la partenza intelligente non esisteva e le vacanze dell’operaio erano legate al periodo di chiusura dell’industria (e relativo indotto).

La FIAT, l’OLIVETTI nella realtà dei fatti definivano il calendario delle ferie della stragrande maggioranza della popolazione.

L’attualità, invece, è ben diversa: i dati della disoccupazione sono drammatici, il numero dei lavoratori è diminuito drasticamente ed i grandi stabilimenti perlopiù scomparsi dal bel paese.

Eppure, l’italiano medio continua ad andare in vacanza nelle due settimane centrali d’agosto.

La proposta choc

E se un giorno – non troppo lontano – ragionassimo sul tabù agosto per proporre un programma diverso?
Ogni lavoratore può scegliere liberamente quando godere la sua meritata vacanza, in una qualsiasi stagione, in un diverso periodo dell’anno secondo le proprie personalissime esigenze senza dover sottostare al calendario aziendale.

Cosa accadrebbe?
Una depressione generale?
Una lamentela generazionale?
Uno sciopero ad oltranza dei bagnini laureati?

Nulla di tutto ciò ma solo l’addio all’alta stagione, l’addio alla speculazione, l’addio alle code chilometriche da Trieste e Messina, l’addio definitivo ai «mostri» estivi.


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Parole, parole, parole

Le parole (troppe) ed i fatti (pochi)

Da bambino mi insegnavano che «tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare» e con gli occhi innocenti di allora non comprendevo appieno la saggezza di questo proverbio.
Oggi, da qualsiasi parte mi giri, non posso che concludere sdegnato: il mondo si basa sulle parole.

Discorsi, promesse, dichiarazioni, comizi, «faremo», «costruiremo», «bonificheremo», «creeremo» … parole, parole, parole non sono altro che parole. Il verbo ha sostituito l’azione, la promessa il motore della politica, l’illusione la benzina dei governanti.
Ed i fatti concreti?
Quando? Come? Dove?

Baia Domitia, un mare di promesse

Le bonifiche promesse e mai realizzate

La Regione Campania da anni promette le bonifiche nei territori martoriati da discariche abusive e scempi ambientali (una per tutti, la Terra dei Fuochi).

Si discute col ministro di turno, segue il comunicato ufficiale e poi?
Quale azione concreta viene eseguita?
Indicatemi una sola zona tra Napoli e Caserta bonificata, un pezzo di terra sottratto allo scarico illegale di sostanze pericolose (poi bruciate) e restituite all’agricoltura e farete di me un uomo felice.

Ogni estate torno sul litorale casertano per trascorrere qualche giorno al mare ed ogni anno – noi villeggianti del litorale Domitio – alla vista del mare ci chiediamo dubbiosi: «i depuratori funzionano?».

I gestori dei lidi ed i politici locali annunciano convinti ai turisti: «ci aspetta una stagione bellissima, stiamo investendo milioni di euro per valorizzare l’intera zona».

Le solite domande si ripetono ogni anno

E’ la promessa eterna che non cancella il dubbio sul mare pulito e così uno specchio d’acqua cristallino nel quale tuffarsi diviene l’eccezione e non più la normalità.
I depuratori funzionano regolarmente?
Le acque sono balneabili?
L’ARPAC ha analizzato l’intera costa e pubblicato i risultati delle analisi?
Possiamo bagnarci senza esitazione?
I controlli sono reali oppure solo numeri senza nessuna verifica reale da parte degli organi competenti?

BASTA! BASTA! BASTA!

Sono stanco … invece dei mostruosi BLA BLA BLA desidero un pezzo di carta sul quale sia documentato un’azione REALE E CONCRETA.

Il tempo delle parole è scaduto, per tutti.


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L’esame di maturità? Un «mostro» buono

Esame di maturità tra emozione e paura

«L’esame è una battaglia tra il professore e lo studente: il professore che a tutti i costi vuole promuovere lo studente e lo studente che ce la mette tutta per farsi bocciare».

Con queste sagge parole il docente di Analisi Matematica ci congedò: era l’ultima lezione e noi matricole del primo anno della facoltà di Matematica, dopo un anno di intensi studi, eravamo pronti a sostenere il nostro primo esame (di una lunga serie).

L’emozione il sentimento predominante, la preoccupazione per una possibile bocciatura la paura inconfessata.

L’esame di maturità? Un «mostro» buono

 Il mio ricordo

Eppure, a distanza di anni, ricordo con gioia quei magici momenti: la logorante attesa prima di essere convocato dalla commissione, l’agognata interrogazione, lo scarico di adrenalina post esame “comunque sia andata”, il verdetto liberatorio, il voto sul libretto la conferma di una nuovo, faticoso, passo in avanti.

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Ogni esame lo stesso iter: l’apprensione fuori l’aula condivisa con gli altri compagni di corso, l’assurdo tentativo di ripetere fino all’ultimo istante utile quel teorema incomprensibile, l’incoraggiamento, le mani sudate, il conforto, la felicità dei promossi e la disperazione dei bocciati.

Parole, sguardi, solidarietà, sensazioni ed emozioni tra ragazzi acerbi difronte alle difficoltà universitarie, radici di future amicizie che ti accompagnano poi fino alla vecchiaia.

L’esame di maturità non è un «mostro»

Con gli occhi «adulti» di oggi, sorrido pensando a quelle paure tutto sommato innocenti.
L’angoscia per una possibile bocciatura la massima pena prevista, un’inezia rispetto ai problemi – quelli seri – riservati dalla Vita.

Sono anche conscio che ogni età ha i suoi problemi e l’esperienza è la giusta sommatoria di errori: ad ogni fase della crescita vanno riconosciuti i relativi ostacoli.

Nonostante la dovuta premessa, rassicuro tutti gli studenti che a breve sosterranno la maturità: tranquilli ragazzi, niente incubi e stress, l’esame non è da annoverare nella categoria dei «mostri».


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La confessione di un chirurgo estetico ai tempi della crisi economica

Il lamento, lo sport nazionale

Conoscete qualcuno che non si lamenti per le conseguenze della crisi economica?
Il consumatore denuncia l’aumento incontrollato dei prezzi, il commerciante il crollo delle vendite, il lavoratore dipendente le troppe tasse sul cedolino, il libero professionista il controllo eccessivo del fisco.

Ognuno ha il suo capo d’accusa a cui appigliarsi e viste le enormi difficoltà di questo periodo – detto tra noi – le proteste sono fondate e concrete.

I doveri del cronista

Come uomo di stampa, è mio dovere ascoltare e registrare le rimostranze di chiunque ma – prima di essere un (integerrimo) reporter – sono un cittadino: lo spirito mi porta sempre dalla parte dei deboli e la coscienza mi impedisce di solidarizzare con i «mostri», piccoli o grandi che siano.

E’ il caso di Antonio (uso un nome di fantasia), un affermato chirurgo estetico che, dopo aver esagerato con i drink, si lascia andare a sconcertanti confidenze sui problemi delle sue clienti in difficoltà economiche.

 

La confessione di un chirurgo estetico ai tempi della crisi economica

La confessione choc

«Mario, ma hai capito che oggi pure i dentisti si lamentano di un calo del fatturato del 40% rispetto all’anno scorso?» insiste mentre butta giù il terzo bicchiere di vodka alla pesca.

Siamo sulla terrazza di un elegante appartamento di Posillipo con vista sul golfo di Napoli, atmosfera cordiale, ospiti raffinati e compleanno di Antonio al capolinea.

«Certo, in questi tempi da lupi, si riducono le spese considerate superflue» taglio corto.
«Sapessi cosa mi ha chiesto una cliente proprio ieri» continua il dottore mezzo alticcio.

E senza che io possa stopparlo, aggiunge serio: «una tizia vuole rifarsi il seno, capito? Assurdo!» sentenzia con convinzione.
«E che c’è di anomalo nella richiesta? Non è forse il tuo lavoro?» replico annoiato.
«Non hai capito: la signora vuole rifarsi IL SENO, cioè UN SOLO SENO!»

Resto sbigottito: «UN SOLO SENO?» farfuglio.

Cerco di immaginare una donna con una quarta solo nella parte sinistra del torace e non riesco a trattenere una smorfia di repulsione.
«Non ha i soldi per l’intera operazione ma desidera ardentemente rifarsi il seno: il giusto compromesso tra crisi economica e voglia di normalità» conclude il dottore tornato professionale per un attimo.

Vado via perplesso con un quesito irrisolto che mi gironzola per la testa: la confessione del chirurgo è un sintomo dei nostri tempi assurdi oppure una bufala come questo post?

Perchè faCCebook.eu?

faCCebook.eu, il motore di ricerca dei «mostri»

Tutti noi navigatori del web quando cerchiamo un sito o delle informazioni ci rivolgiamo ai motori di ricerca quali Google o Yahoo!
Analogamente, se vogliamo guardare un video o ascoltare una canzone consultiamo YouTube.
Negli ultimi tempi si sono diffusi i social network utili se desideriamo ritrovare un vecchio compagno dell’infanzia o allargare il nostro giro di amicizie.

Abbiamo quindi motori di ricerca per ogni genere di attività, dai siti ai video, dalla musica alle persone.

Ne manca uno però: il motore di ricerca dei mostri!
Questa lacuna è colmata da faCCebook, il sito che da l’opportunità di sbattere il mostro in prima pagina!

faCCebook.eu, sbatti il mostro in homepage!

Chi sono i veri «mostri»?

Su cosa si intende per “mostro” si rinvia all’articolo del Monster’blog Chi sono i veri mostri?.

Approfondiamo invece il discorso di faCCebook come motore di ricerca.

faCCebook mille volti

faCCebook racchiude in se tanti aspetti: è un pò grande-fratello ed un piccolo social network, un sito di giustizia sociale e di vendette personali, un luogo utile per denunciare restando anonimi, un sito per uomini coraggiosi e per persone che non vogliono esporsi.

Grande-fratello perchè mostra un aspetto privato del mostro quasi sempre a sua insaputa, è anche un social network perchè se l’autore che pubblica la foto del mostro del giorno lo desidera può essere contattato per scambio di opinioni.

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Nessuna registrazione e dati personali

faCCebook si differenzia da tutti gli altri spazi internet perchè non richiede nessuna registrazione, si partecipa senza inserire nessun dato personale, nemmeno il nome!

Tutti i visitatori restano anonimi e possono lasciare commenti crudeli o complimenti, scrivere ciò che desiderano liberamente sul mostro del giorno.

A differenza di altri siti nei quali è obbligatoria una registrazione con una serie di domande-interrogatorio con l’obiettivo di carpire i nostri dati personali e nei quali è poi complicatissimo cancellare la propria iscrizione e si è perseguitati da e-mail invadenti e indesiderate, di faCCebook invece non ci si deve “difendere” poichè nemmeno l’indirizzo e-mail è richiesto.

Il logo di faCCebook esprime proprio l’antitesi con facebook, il sito per eccellenza dell’invadenza e della prigionia dei dati personali.

faCCebook è una piccola isola che vuole restare anonima, una piccola bottega artigianale che combatte contro i grossi “centri commerciali”.

Aiutaci anche tu a restare tale.


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Chi sono i veri mostri?

I nuovi «mostri»

L’idea che tutti noi abbiamo dei mostri è quasi sempre legata alle immagini proposte dai film horror o di fantasia.
I classici mostri, da Dracula il vampiro a Frankenstein rappresentano nell’immaginario collettivo il diverso, la creatura crudele e anormale da eliminare perché cattiva.

Ma siamo sicuri che i veri mostri sono loro?

Definizione di «mostro»

Il dizionario alla voce “mostro” ci conferma questo concetto:

mostro: cosa o individuo singolarmente strano e anormale che sembra fuori delle leggi della natura; spesso parto della fantasia del popolo e dei poeti, come i favoleggiati ciclopi, i centauri, il minotauro, la chimera, l’ippogrifo, ecc.
– fig. persona o cosa brutta, deforme; animale di forme straordinarie o cosa meravigliosa non più vista
– persona che si fa notare per la sua crudeltà, per la sua perfidia
– usato spesso nel linguaggio familiare, anche senza l’idea della bruttezza e della deformità, ma per sentimento di stizza.

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L’evoluzione del «mostro»

Nel tempo, poi, il concetto di mostro si è esteso aprendosi a nuovi significati: è mostruoso il problema della droga o gli infiniti labirinti della burocrazia, è mostruoso il fenomeno del razzismo e dell’AIDS, dell’anoressia o della bulimia, sono dei mostri i delinquenti ed i serial killer, i mafiosi e gli sfruttatori di esseri umani …

Sono dei “mostri” tutti coloro che opprimono gli altri con soprusi più o meno grandi: il capoufficio prepotente, il vicino di casa maleducato, il politico disonesto che bada ai suoi interessi invece che a quelli della collettività … l’elenco potrebbe continuare con tanti altri esempi avendo tutti come comune denominatore la presenza di un oppressore, il mostro per l’appunto.

faCCebook, da oggi la storia cambia!

In genere, chi subisce queste angherie è il più debole o è in una posizione di difficoltà e non sempre trova degli strumenti validi per difendersi.

A volte le stesse istituzioni che dovrebbero tutelarci risultano loro stesse dei mostri che perseguitano il cittadino onesto invece di colpire i veri delinquenti!

E cosi, sfiduciati e sconsolati, non tutti denunciano presso le dovuti sedi i danni subiti o le angherie preferendo resistere secondo le proprie forze e reti di amicizie personali.

Di fronte a questa lacuna nasce la necessità di avere uno strumento che in forma del tutto sicura ed anonima permetta a chiunque di denunciare i mostri che rendono difficile la propria esistenza: è faCCebook.eu!

faCCebook.eu, sbatti il mostro in homepage!

La vendetta con un clic

Con pochi semplici clic è possibile dare in pasto alla gogna mediatica il mostro che ci rende difficile l’esistenza sbattendolo in prima pagina per un giorno!

Tutti i navigatori potranno lasciare feroci commenti anonimi sbeffeggiando il mostro del giorno dando la possibilità alla sua vittima di godersi la “vendetta”: far conoscere a tutto il mondo il sopruso, rendere pubblico il volto dell’oppressore, pubblicare per un giorno in prima pagina la sua storia ed ottenere la solidarietà del web è il modo migliore per fermare l’ingiustizia subita!

… e a differenza di tanti altri siti faCCebook.eu non richiede nessun tipo di registrazione e di login, è possibile partecipare in modo anonimo senza lasciare traccia dei propri dati!


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Mario Monfrecola, webmonster di faCCebook.eu inizia le attività sui MOSTRI!

faCCebook è on-line!

Sono contento di aver raggiunto un primo importante obiettivo: realizzare un sito internet che permetta a tutti anonimamente di pubblicare la foto del mostro che rende difficile la (propria) vita!

Ho lavorato con passione a questo progetto perchè credo nelle potenzialità della rete come strumento-arma che renda giustizia ai comuni mortali contro le grandi e piccole sofferenze quotidiane.

Da oggi c”è anche faCCebook.eu che contribuisce a questa battaglia etica!

Mario Monfrecola, il webmonster

Dove c’è gusto …

Ho impiegato quasi un anno per realizzare il sito cercando il tempo tra famiglia e lavoro, sport ed interessi vari ma non l’ho mai considerato tempo-perso bensì tempo-investito.

La carica per realizzare questo progetto l’ho avuta ogni giorno leggendo le news: dalla cronaca alla politica passando dall’attualità è un continuo di notizie … mostruose!

E cosi desideravo portare on-line uno strumento che desse la possibilità a chiunque di combattere in modo semplice ed immediato contro tutte queste violenze.

Tra social network e blog

faCCebook.eu raccoglie delle idee da una parte innovative e dall’altra parte già collaudate.

Ad esempio, quando si accede al sito non viene visualizzata la home page come lo standard prevede quasi ovunque nel web ma si presenta direttamente la pagina-base, quella del “Mostro di oggi”.

Inoltre, è possibile partecipare al sito in modo del tutto anonimo senza necessità di registrazione e di successiva login, senza dover lasciare nessun dato personale.
E non è poco visto che oggi quasi tutti cercano di captare i gusti dei navigatori per scopi pubblicitari …

La pagina del “Mostro di oggi” inoltre contiene delle funzioni tipiche del social network come la bacheca, il muretto ove tutti liberamente possono scrivere il loro pensiero sul mostro pubblicato.

C’è la possibilità di inviare un “poke” di solidarietà all’autore della foto (se lui l’ha specificato) ed infine c’è il messenger per le comunicazioni istantanee tra tutti gli utenti collegati.
Anche il messenger è anonimo e lo si può usare scegliendo un nickname temporaneo utile solo per scambiare messaggi con le altre persone connesse.

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Una parodia di facebook?

faCCebook.eu è cosi un misto tra innovazione e imitazione, l’ho pensato anche come uno “scary movie”, cioè una parodia di facebook da cui deriva il nome (in effetti, faCCebook vuole essere l’opposto di facebook!)

Oggi tutti usano i siti di social network sprecando moltissimo tempo solo in fase di registrazione dovendo specificare i loro interessi, gusti, titoli … a noi dei dati personali dei navigatori non interessa nulla (“i dati personali sono fatti tuoi!”), vorremmo solo fornire uno strumento che speriamo diventi un vero e proprio motore di ricerca che smascheri i mostri della nostra società.


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