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Category: Lavoro (Page 6 of 6)

L’Informatico, chi è costui?

L’informatico, questo sconosciuto

«Di che ti occupi?».
«Sono un informatico».
«Cioè?».

Questo è il solito, monotono botta-e-risposta che si genera automaticamente quando qualcuno mi chiede informazioni sul mio lavoro.
Perché il paradosso è grande quanto l’Empire State Building: in un mondo strapieno di computer, tablet e smartphone in molti ignorano l’importante e meticolosa attività di noi, moderni artisti volgarmente noti come programmatori informatici.

L'Informatico, eroe moderno (foto di repertorio)

L’Informatico, eroe moderno (foto di repertorio)

L’informatico, eroe moderno

Ti rechi in Banca, dopo mezz’ora di fila giungi allo sportello e chiedi lumi sulle misere briciole presenti sul tuo conto corrente.
Iscrivi il tuo pargoletto in prima elementare via internet.
L’iter della Pubblica Amministrazione appare meno «mostruoso» e non ti perdi nei meandri della burocrazia grazie al progredire della digitalizzazione …

Tutto merito nostro, piccoli e grandi «eroi» hi-tech a cui nessuno assegnerà mai una medaglia al valore oppure il (meritato) minuto di gloria.

Eppure trascorriamo intere giornate davanti ad un monitor, chiusi in uffici o raggruppati in open space – con la pioggia e con il sole – progettiamo iperboliche soluzioni durante interminabili meeting, filosofeggiamo in infinite discussioni su come disegnare pirotecniche architetture web, scoviamo errori che – precisi come bombe ad orologeria – esplodono improvvisi nella jungla di programmi sparsi nello sconfinato universo di byte.

L’informatico, l’artista della Rete

Fantastichiamo algoritmi strampalati ed istruzione dopo istruzione diamo vita a pagine internet, affascinanti opere colorate, nodi della Rete globale, strumenti immateriali che migliorano la vita quotidiana dell’umanità, potenti e leggeri segnali che viaggiano veloci tra le intercapedine dei server disseminati per il Pianeta e raggiungono i computer di mezzo mondo.

L’informatico è invisibile?

Il nostro lavoro è impalpabile e non è facile da misurare: non costruiamo nulla che si possa toccare con mano né tantomeno spostiamo le montagne.

Perseguiamo un compito oscuro, operiamo da dietro le quinte, manipoliamo informazioni delicate, siamo le fedeli sentinelle dei dati conservati in sicuri archivi-cassaforte, operai delle infrastrutture su cui fonda la società moderna.

Siamo invisibili ma non «virtuali».

AAA OFFRO LAVORO NO PERDITEMPO

L’annuncio: il candidato ideale

«Cercasi laureato in Robotica Cibernetica (con specializzazione infermieristica biodegradabile) col massimo dei voti, con almeno un master in “Social Media Marketing e Web Communication 4.0”, esperto di giurisprudenza ed economia globale, inglese fluente (anche tecnico), francese, cinese e pashtu (per eventuali business con i Talebani).
Automunito, con partita IVA, milite esente, pronto a viaggiare (da solo) per lunghi periodi, carattere aperto e predisposto per il lavoro in team. Si richiede, inoltre, propensione al volontariato, passione per i giochi tattici ed amore verso gli sport all’aria aperta.
Il nostro candidato ideale ha massimo vent’anni, non ha legami affettivi, non ha figli e non presenta tatuaggi (sia nelle parti del corpo visibili che coperte).
Gli interessati possono contattarmi tramite l’apposita pagina: inviate il Curriculum Vitae con foto ed una marca da bollo da 21,14€ per le spese burocratiche, prometto a tutti gli aspiranti una risposta in tempi celeri.
A chi supererà la prima fase della selezioni, io stesso – proprio io personalmente! – squillerò al futuro collaboratore che provvederà a richiamarmi entro due minuti: una voce registrata comunicherà l’IBAN sul quale versare una tantum utile all’iscrizione per un corso di perfezionamento di due giorni da seguire comodamente via internet».

Il futuro collaboratore

I «mostri» da affrontare e sconfiggere sono oramai diffusi in tutti i settori della società, sono conscio che da solo potrei non farcela ed allora – umilmente – ho deciso di chiedere aiuto: necessito di un assistente serio e competente di cui fidarmi ad occhi chiusi.

Per questo, oltre alle suddette competenze professionali, colui/colei che mi affiancherà in questa lotta senza confini, sarà una persona con un alto profilo etico, i cui ideali saranno al di sopra di ogni sospetto e la cui moralità sarà a prova di bomba.

La fiducia reciproca ed una squadra coesa saranno le future armi per continuare la lunga, eterna battaglia tra il «bene» ed il «male»: io vi offro un’opportunità, ora tocca a Voi scegliere in quale esercito schierarsi.

PS: per una questione di trasparenza – a differenza di tanti ignobili annunci-lavorativi-truffa nascosti dietro l’anonimato – allego foto della mia segretaria: scrivete pure, lei stessa provvederà a chiarirVi eventuali dubbi

AAA OFFRO LAVORO NO PERDITEMPO: inviate CV alla mia fidata segretaria


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«E’ ufficiale: in Italia, la disoccupazione è al 100%»

Disoccupazione da record

E’ accaduto l’inimmaginabile: questa mattina mi sono svegliato, ho acceso la TV e l’edizione straordinaria del telegiornale annuncia la notizia.

La sciagura era nell’aria ma ascoltare il comunicato ufficiale dell’ANSA fa sempre un certo effetto: «in questo momento, in Italia la disoccupazione ha raggiunto un nuovo record: il 100% dei lavoratori non ha più un lavoro fisso. Il sottoscritto è autorizzato a parlare dal Consiglio di Amministrazione della RAI. Dopo questa edizione anche io sarò licenziato».

disoccupazione record

Le reazione politiche

Un intero paese senza un’occupazione stabile, i più fortunati rimediano un contratto precario da rinnovare ogni giorno.

L’ala moderata di Confindustria è soddisfatta del risultato giunto addirittura in anticipo rispetto alle stime fornite dagli “esperti”.
I Sindacati, invece, continuano ad organizzare scioperi generali anche se non possono essere considerati dei veri «scioperi» poiché i partecipanti non sono più lavoratori.

Si susseguono le dichiarazione dei politici che invitano a non drammatizzare, dopotutto è «solo un periodo di transizione», «i sacrifici di oggi sono necessari», «la crisi è globale e l’Italia sta meglio di tanti altri paesi».

Per dare l’esempio e spronare la nazione a reagire, la Casta non riduce le spese anzi si aumenta gli stipendi.
Il messaggio all’elettorato è chiaro: bisogna tornare a spendere.

La denuncia della chiesa

Ogni giorno un corteo diverso marcia verso i ministeri romani che contano: oggi tocca alle prostitute, chiedono un sussidio per chi è costretta ad operare nelle zone maggiormente colpite.
Inoltre, per i loro clienti, propongono uno sgravio fiscale del 50%.
Il rimborso sarà ritirato in giornata direttamente nella farmacia di fiducia.

Il Vaticano invita il Governo a risolvere con priorità massima il dramma delle famiglie italiane.
Per la Chiesa la situazione è «insostenibile».
Difatti la domenica, durante la messa, si è verificato un calo notevole delle offerte dei credenti ed il Pontefice, nel suo ultimo angelus, urla spazientito: «fate presto!»

Nel mentre, non ci resta che resistere sapendo che ben presto un nuovo, mostruoso record ci colpirà.


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AAA offresi (aspirante) critico letterario

La passione del secondo lavoro

Ho trovato il mio secondo lavoro.
A differenza della mia occupazione “ufficiale”, svolgo questa nuova attività solo per passione e non per necessità.

Non è stato un colpo di fortuna ma una scelta ben precisa: d’altronde, che senso ha optare per una professione non amata?
Equivale – scusate l’irriverente paragone – ad avere come amante una donna (uomo) che non piace.

Da oggi il mio curriculum prevede una nuova voce: critico letterario.

Io, aspirante critico letterario

I vantaggi del critico letterario

Essere pagato per leggere, guadagnare esplorando il fantastico universo dei libri, percepire uno stipendio per acculturarsi, diventare ricco studiando, vivere per viaggiare tra i mille mondi fantasiosi dei romanzi.

E poi, a fine storia, scrivere la recensione.

Esprimere la propria opinione nero su bianco, condividere con i Lettori l’idea trasmessa dalle pagine del libro, confrontarsi con l’autore, incontrare gli altri scrittori, pubblicare la critica e divenire un’autorevole personalità nell’ambiente della letteratura globale, essere temuto per una stroncatura o esaltato per un feedback positivo.

Un lavoro ideale, anzi il lavoro ideale per me.
Attendo proposta di assunzione, no perditempo grazie.


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Le vacanze? Come andare oltre la «partenza intelligente»

La partenza? Tutti insieme!

Raggiungere la località sognata per un rilassante week-end al mare o in montagna – tra giugno ed agosto– é un cammino biblico.

Difatti, tutt’oggi percorrere le autostrade italiane in estate resta un viaggio più tortuoso di quello intrapreso dagli Ebrei per giungere all’agognata terra promessa.

Imponenti masse umane si spostano contemporaneamente dalle metropoli subito dopo l’ultimo istante trascorso al lavoro: l’efficiente moglie – pur di non sprecare un secondo della bramata vacanza – attende il marito-impiegato fuori l’ufficio, alla guida dell’utilitaria familiare col motore già acceso, le valigie che okkupano ogni angolo della macchina strapiena e la prole anestetizzata sul sediolino posteriore tra bagagli e panini.

Ad aspettare la famiglia-tipo italiana altre milioni di famiglie, tutti insieme appassionatamente in un unico maxi-ingorgo nazionale.

La villeggiatura è un diritto di ogni lavoratore ma perché trascorrerla nello stesso periodo?

Le vacanze? Come andare oltre la «partenza intelligente»

La partenza intelligente (nonostante tutto)

In passato la partenza intelligente non esisteva e le vacanze dell’operaio erano legate al periodo di chiusura dell’industria (e relativo indotto).

La FIAT, l’OLIVETTI nella realtà dei fatti definivano il calendario delle ferie della stragrande maggioranza della popolazione.

L’attualità, invece, è ben diversa: i dati della disoccupazione sono drammatici, il numero dei lavoratori è diminuito drasticamente ed i grandi stabilimenti perlopiù scomparsi dal bel paese.

Eppure, l’italiano medio continua ad andare in vacanza nelle due settimane centrali d’agosto.

La proposta choc

E se un giorno – non troppo lontano – ragionassimo sul tabù agosto per proporre un programma diverso?
Ogni lavoratore può scegliere liberamente quando godere la sua meritata vacanza, in una qualsiasi stagione, in un diverso periodo dell’anno secondo le proprie personalissime esigenze senza dover sottostare al calendario aziendale.

Cosa accadrebbe?
Una depressione generale?
Una lamentela generazionale?
Uno sciopero ad oltranza dei bagnini laureati?

Nulla di tutto ciò ma solo l’addio all’alta stagione, l’addio alla speculazione, l’addio alle code chilometriche da Trieste e Messina, l’addio definitivo ai «mostri» estivi.


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