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Category: Luoghi (Page 6 of 6)

Galleria di volti a Montecalvario, il metrò dell’arte di Napoli

Montecalvario, stazione Toledo

Domenica mattina, in giro per Napoli, visito la nuova uscita di Montecalvario, stazione Toledo del MetroNapoli, la famosa metropolitana che ha innovato il concetto di spostamento in città.

Ogni fermata un museo da visitare, i viaggiatori si ritrovano in un ambiente unico ricco di opere d’arte antiche e moderne.

Stazione Toledo, Montecalvario

Il metrò dell’arte di Napoli

Nel mio precedente post, MetroNapoli, viaggio nelle stazioni-museo ho descritto la coreografica successione di Fibonacci a piazza Vanvitelli, osservato le vecchie cinquecento FIAT ospitate a Salvator Rosa, la stazione “Pink”, fotografato i volti famosi di Materdei, letto le divine citazioni presenti a Dante e immortalato il blu di Toledo, la mia stazione preferita. Il viaggio terminava tra i colori giovanili dell’Università.

Montecalvario, foto di Oliviero Toscani

Oggi, invece, è possibile continuare e scoprire le nuove installazioni di Oliviero Toscani che accompagnano il pendolare da Toledo fino ai quartieri spagnoli, nel centro storico della città.

Mi limito a pubblicare gli scatti così come il mio modesto smartphone li ha catturati: la bellezza e la fantasia delle immagini non necessitano di ulteriori dettagli.
Dopotutto, siamo pur sempre in una stazione della metropolitana.

Estate, la (mia) foto più bella

Merito della tempesta

A volte succede, non sempre ma solo in particolari momenti ed in condizioni meteo straordinarie.
L’atmosfera magica è al tramonto, quando la spiaggia è finalmente vuota ed il silenzio cala tra gli ombrelloni chiusi cancellando di colpo il chiasso e l’opprimente calura estiva della giornata.

La tempesta che si è abbattuta sul litorale domitio ha ripulito il cielo: adesso è chiaramente visibile il promontorio di Gaeta che scende dolcemente tra le onde oramai rasserenate.

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L’orario perfetto

L’orario è perfetto, la luce speciale: sul lido sono solo, mi sembra di vivere il fotogramma di un vecchio film muto, vige una calma assoluta quasi irreale per un luogo abitualmente affollato.

Punto l’obiettivo dello smartphone verso il mare, scruto l’orizzonte ma la mia attenzione cade sui raggi solari nascosti dalle nuvole non più minacciose, residui bianchi di ciò che resta della tormenta appena passata.
Scatto convinto, guardo il risultato e resto folgorato dalla bellezza della scena catturata.

Sul display del mio modesto cellulare si visualizza una magnifica fotografia, ben al di sopra delle attese e dal limite imposto dalla semplicità tecnologica del mio rozzo dispositivo.
Le impostazioni della fotocamera sono settate su “automatico”, la fortuna mi ha baciato, il risultato rende giustizia alla bellezza incantata del momento.

Sorrido e penso: «questa è la foto più bella della mia estate», dopotutto la felicità dura un attimo proprio come lo scatto di una bella fotografia.

La (mia) foto più bella dell'estate
(clicca sull’immagine per lo zoom della foto)

La montagna, un amore non corrisposto

La leggenda di Renato Caccioppoli

All’Università Federico II circolava una leggenda su Renato Caccioppoli, il matematico napoletano riferimento per ogni studente con aspirazioni da genio.

L’allora professore di Analisi, tra il serio ed il faceto, nell’ultima lezione di fine corso e prima delle imminenti temute verifiche, ad un’aula di matricole sognanti (ed io sedevo tra quei banchi) raccontò un divertente aneddoto sull’irascibilità del mitico accademico: «durante una seduta di esami, Caccioppoli infastidito dall’ignoranza della studentessa, boccia la giovane allieva per l’ennesima volta e con modi bruschi l’invita ad abbandonare gli studi. La ragazza umiliata si difende con passione: “professore, ma io amo la Matematica!” ribatte convinta.

E lui: “il suo è un amore non corrisposto” sentenzia con disprezzo».

Quando il sentimento non è corrisposto

Non sapremo mai se questa storia corrisponde al vero ma sintetizza al meglio le difficoltà con le quali un innamorato deve scontrarsi se i sentimenti non sono reciproci.

E’ la stessa sensazione che ho provato io quest’estate in montagna.

La montagna, un amore non corrisposto

Non basta la buona volontà

Io ce l’ho messa tutta: mi son fatto crescere la barba stile Reinhold Messner, armato di bastone ho passeggiato lungo i sentieri tortuosi salutando chiunque incontrassi, ho bevuto acqua gelida che zampillava direttamente dalle fonti pure, ho mangiato carne di cinghiale, salami e formaggi di ogni genere, ho bevuto grappa nelle baite isolate in compagnia di vecchi pastori, ho piantato la bandiera su vette selvagge mentre impazzava il temporale, ho avvistato camosci e attraversato gole profonde ascoltando il vento, ho cercato i segreti dei boschi nella fitta e lussureggiante vegetazione, ho corso sotto la pioggia per carpire l’equilibrio trasmesso dalla natura, ho respirato profondamente per inalare energia nuova … ma nulla, la scintilla non è scattata.

E così, nonostante tutto il mio impegno, l’amore non è sbocciato: la montagna resta un ambiente ostile, un luogo che mi respinge.

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Scatti dalla montagna

Ora non mi resta che allegare l’album dei ricordi del mio viaggio tra Campo di Giove, Pescocostanzo e Palena: dopo sette giorni di lotte intestine tra passione e razionalità, scendo a valle.

Addio monti dell’Abruzzo, torno a zero metri sul livello del mare.

 


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E la piccola medusa divenne una balena: panico di una giornata di mezza estate

Il canotto

I sei posti del catamarano sono tutti occupati.
Il vecchio canotto color arcobaleno è preso d’assalto dai bimbi festanti non appena si avvicina al mare.

Mio figlio ed i suoi piccoli amici seduti nel gommone come marinai indisciplinati schiamazzano allegri, pronti a tuffarsi non appena il capitano (io) invia il giusto segnale.

Lo stato di servizio della nostra piccola «nave da crociera» è ammirevole: da più di dieci anni solca le onde del Mediterraneo per la felicità dei pargoli di ogni età; oggi – mezzo afflosciato – chiede solo di andare in pensione ma, anche lui, teme di finire nel calderone degli esodati e preferisce navigare finché un giorno d’estate non stramazzerà nei sottofondi marini.

Il canotto ed il panico

La medusa, il piccolo «mostro»

«Ehi, bimbi guardate una piccola medusa» avviso i viaggiatori sempre affamati di novità mentre spingo il canotto verso la «secca», una zona del mare poco profonda e non distante dalla riva.

Si tratta di un esemplare piccolo quanto il palmo di una mano di un neonato, talmente microscopico da passare inosservato.

Riesco ad intercettarlo perché il minuscolo animale planctonico è a dieci centimetri dalla mia gamba sinistra.
Immerso nel mare, fungo da ancora mentre i piccoli pirati sono pronti per iniziare la gara di tuffi senza regole.

Il panico

«La medusa, la medusa!» urlano i marmocchi privi di censura.
«Calma ciurma, non è mica una balena!» cerco di sedare l’ingenua e spontanea eccitazione fanciullesca mentre – dalla riva – le mamme preoccupate ci invitano a tornare in spiaggia.

Per rassenerare le acque, da capitano navigato quale io sono, decido di rientrare senza far bagnare i bimbi.

Giunto sulla costa, osservo il mare: in pochi istanti si è svuotato, i bagnanti in preda alla paura sono scappati per timore del «mostro marino».

Una signora che aveva osservato l’intera scena dall’ombrellone, riferisce al vicino di sdraio «di un gruppo di bambini attaccati da una medusa gigantesca».
Peppe il bagnino – l’esperto lupo di mare bonificatore del litorale – corre in soccorso dei villeggianti: «dove è stata avvistata l’ultima volta la medusa?» chiede trafelato pronto a distruggere la creatura infernale.

«Niente panico, si tratta di una medusa-mignon che probabilmente si è persa tra le onde» rassicuro tutti.
Delusi per la mancata emozione estiva, ognuno torna alle sue attività in attesa del prossimo scoop.

Scampato il pericolo, il vecchio canotto può tornare a solcare le onde …


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Viaggi low-cost: 10 trucchi per una vacanza tropicale a 250euro

Rosario è il nostro colombo viaggiatore, l’ambasciatore del made in Pozzuoli nel mondo, l’eroe delle due Terre, il Marco Polo dei ventunesimo secolo …. ebbene, l’uomo che ha visitato mezzo pianeta con pochi spiccioli nelle tasche ci racconta come organizzare un viaggio in una meta tropicale a prezzo ridotto.
Dieci domande, dieci trucchi per una vacanza al tempo della crisi.

mykonos

D: Rosario, ultima meta raggiunta e budget speso?
R: l’ultima viaggio è stato effettuato sull’isola più cosmopolita del mondo: Mykonos. Budget all inclusive 250 Euro per 5giorni

D: come riesci a coniugare qualità e risparmio?
R: prima di tutto anticiparsi di qualche mese (marzo è quello giusto), quindi scegliere accuratamente destinazione, volo e periodo. Il volo ovviamente da Napoli. Poi tenere sotto controllo le eventuali offerte della compagnia di bandiera e/o il miglior prezzo.

D: muoversi in anticipo, l’utilizzo di internet per scovare luoghi e prenotare, l’assenza di intermediari sono le tue armi principali?
R: organizzarsi anticipatamente permette di scegliere con tranquillità la destinazione ed il periodo. Internet è fondamentale. Di seguito descrivo l’approccio per la mia prenotazione:
1. Verifica sito dell’aeroporto di Napoli per i vari voli diretti.
2. Scelta della località.
3. Verifico il periodo e il prezzo andata/ritorno sul sito della compagnia di bandiera.
4. Tenere sotto controllo il prezzo e verificare le offerte che di volta in volta vengono effettuate.
5. Prenotazione del volo.
6. Verifico in rete gli alberghi con il massimo comfort, per esempio posizione, servizi offerti, prezzo. Di solito cerco un all inclusive con piscina.
7. Seleziono tre o quattro alberghi che fanno al mio caso, verifico sui siti ufficiali degli alberghi e controllo il prezzo e/o disponibilità ed eventuali offerte.
8. Prenotazione albergo.
9. Una volta giunti nella località mi attivo per escursioni varie offerte nelle agenzie locali.

D: altri interessanti segreti da aggiungere?
R: anticiparsi ed aspettare il momento e l’offerta giusta.

D: la vacanza low-cost è necessariamente sinonimo di sacrificio e rinuncia? Spiegaci: una volta raggiunta la località prescelta, per risparmiare pernotti sotto i ponti oppure hotel a zero stelle? Ti metti a dieta forzata? Rinunci ad ogni forma di divertimento pur di non spendere?
R: assolutamente no! Hotel minimo 3 stelle in posizione ideale per non prendere taxi e quindi spese aggiuntive. Se nei servizi l’hotel non contempla l’all-inclusive, è preferibile un pranzo a sacco per eventuali escursioni o spiaggia e la sera una cenetta semplice in uno dei tanti localini “people watching”.

D: Rosario, facci morire di invidia con degli esempi concreti: indicaci una serie di viaggi che hai intrapreso evidenziando le spese sostenute e la modalità di pernottamento, alimentazione e stile di vita in genere.
R: 1. Ibiza: luglio 2012, volo a/r da Napoli 80 Euro, pernottamento in villaggio turistico all inclusive 240 Euro (5giorni)
2. Cuba: agosto 2012, volo a/r da Napoli 792 Euro, pernottamento casa 15 Euro per notte, vitto 6-8 Euro per giorno (17giorni)
3. Mykonos: ultima settimana di giugno 2013, volo a/r da Napoli 70 Euro, pernottamento in hotel 3* cat. Sup. con Breakfast 140 Euro (5giorni)

D: estate 2013: mete dove conviene puntare applicando le tue regole low-cost?
R:  1. Spagna: Ibiza, Maiorca, Barcellona
2. Grecia: Mykonos, Santorini
3. Tunisi, Nizza
4. Capitali: Amsterdam, Berlino, Budapest, Londra, Parigi, Praga

D: Rosario, come ben sai, in questo spazio ci occupiamo di «mostri» di ogni forma, colore o razza. Durante i tuoi innumerevoli viaggi, quale «mostro» hai incontrato con maggior frequenza?
R: ne ho incontrato di tutti i tipi, però il mio “favorito” è e rimane sempre l’italiano che predica bene e razzola male. Infatti in Italia si sente forte e arrogante mentre all’estero fesso e vulnerabile.

D: prossima viaggio?
R: Caraibi

Chi desidera, può contattare Rosario tramite la sua pagina ufficiale di facebook.
Nel mentre, vi lascio con le foto del suo ultimo viaggio: Mykonos!

 

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