faCCebook.eu

Sbatti il mostro in homepage!

Page 19 of 58

Perché i legami deboli sono importanti (Checco Zalone docet)

L’esempio di Checco Zalone

Il successo lo raggiungi se rifili l’aspirapolvere a chi non conosci.
Andare oltre tua mamma, il cugino che ti deve un favore, la vecchia zia sorda, l’amico generoso.

Vendere alla cerchia più distante è il segnale che ti distingue dalla massa: sei sulla strada giusta per sfondare.

Checco Zelone nel divertente Sole a catinelle va in “vacanza” nel paesino sperduto del Molise per salutare i parenti … e rifilare loro la solita aspirapolvere, l’icona del lavoro precario porta a porta.
La lista a cui appioppare il pacco comprende zie e cugini: i legami forti, appunto.

Checco Zalone in Sole a catinelle utilizza i legami forti per piazzare le aspirapolveri

La forza sociale dei legami deboli

Legami forti
Gli amici più cari, i famigliari, colleghi di lavoro molto vicini. Caratterizzati da incontri frequenti e regolari.

Legami deboli
Conoscenti e persone che incontriamo occasionalmente, in questa categoria ci sono anche follower, una buona parte dei collegamenti di Facebook e altre reti sociali. Con queste persone, anche se li riconosciamo per quello che fanno, non abbiamo rapporti frequenti e ravvicinati.

(fonte: skande.com di Riccardo Scandellari)

faCCebook è anche su Telegram: unisciti al canale!

Il post, l’aspirapolvere del web

Il blogger, il moderatore di una community, l’amministratore di un forum, il giornalista affermato, il navigatore qualunque: il successo del proprio post dipende dalla condivisione dei Lettori.

Esclusi i clic stretti dei parenti e degli amici fidati, il successo passa attraverso le cerchie più distanti.
Perché se uno sconosciuto condivide il post, il contenuto – se di qualità – viaggia in nuovi mondi ai quali non accediamo direttamente.

Pianeti sui quali non potremmo mai entrare se non attraverso il passaparola di un intermediario.
Il legame debole dunque, permette l’apertura e la scoperta di galassie inaccessibili tramite i soliti conoscenti e rappresentano il vero banco di prova: se li conquisti, allarghi le cerchie ed aumenti il tuo pubblico.

Legami deboli, i benefici

  • Possibilità di confronto con persone distanti dalla tua visione standard
  • Visibilità in spazi mai percorsi prima
  • Ampliamento dell’audience
  • Nascita di nuove opportunità

Esplorare nuovi legami pone quesiti e mette in discussione le certezze acquisite (la peculiarità dei legami forti).
E’ indubbio, però: la crescita del proprio pubblico passa necessariamente attraverso il rafforzamento delle relazioni deboli.

Prima o poi, la lista dei parenti a cui rifilare l’aspirapolvere termina.
A quel punto, devi essere pronto: riuscirai a vendere il tuo brand ad un estraneo?


Ti è piaciuto questo post? Ricevi la newsletter

Opposition (Lux Vol. 5), di Jennifer L. Armentrout (recensione)

The End

Opposition (Lux Vol. 5) è l’ultimo libro della serie ideata dalla vulcanica Jennifer L. Armentrout.

I sei volumi (la saga parte dalla puntata zero Shadows (Lux Vol. 0) rappresentano un’enciclopedia completa del mondo dei Luxiani – gli affascinanti alieni che vivono tra gli umani – e l’ultima puntata chiude il cerchio.

La matassa sbrogliata a suon di battaglie, sacrifici, dolore, amore.
Il destino di Daemon e Katy seguirà la giusta direzione?

Tra mille dubbi supereranno la fase adolescenziale per divenire adulti.
Già, adulti.
Ma che tipo di adulti?
Metà alieni? O metà umani?
La nuova coppia interstellare sarà il prototipo della specie del futuro?

Daemon e Katy, the end: Opposition Lux Vol. 5 Jennifer L. Armentrout

Il finale: la quiete dopo la tempesta

Il sudato finale non deluderà: l’intero pianeta subirà cambiamenti irreversibili che stupiranno il Lettore.

Scopriremo il vero volto dei Luxiani, gli obiettivi della la missione di Dedalo ed il segreto di Beth e Dawson.

Il messaggio della scrittrice è chiaro: i Luxiani potranno pure essere bellissimi extraterrestri provenienti da un angolo remoto della galassia ma il Bene ed il Male vivono dentro ogni essere dell’Universo.

 

Addio (o arrivederci) Katy e Daemon?

Sei libri sono più che sufficienti per conoscere ed amare Katy, Beth ed i fratelli Black.
Un’abbuffata di alieni che sazia anche il più goloso tra i fans, oserei quasi indigesta vista la lunghezza (chilometrica!) della serie.

Dopo l’ultimo rigo di Opposition (Lux Vol. 5) cala il sipario sui Luxiani.
Ma siamo proprio certi dell’addio?
Dopotutto, la questione non è proprio chiara al cento per cento …

La fantascientifica  Jennifer L. Armentrout si riserva molteplici opzioni per un clamoroso nuovo episodio.

Scommettiamo sula puntata sette? 🙂

Acquista Opposition (Lux Vol. 5 su Amazon!

 


Ti è piaciuto questo post? Ricevi la newsletter

Amore senza sesso: è vero amore? [Domande perBeni]

Amore senza sesso, il dubbio di CherryRed

“Caro Beni, ho sempre pensato che l’amore fosse qualcosa di romantico e poetico.
Da tre anni ho una storia che è come un sogno!
Lui è dolce e gentile come un principe.
Mi porta in giro per il mondo, mi regala gioielli, fiori, auto, gelati e case.
Il problema è che non facciamo sesso!
Che senso ha l’amore senza amplesso?”
CherryRed

Amore senza sesso: è vero amore?

Antonio P. Beni risponde

Gentile CherryRed, il tuo è un problema comune a tutte le donne sopra gli ottanta anni.
E’ vero che ne hai 27 e puoi ancora mangiare una mela senza che scappino via gli incisivi, ma hai l’occasione di vivere l’amore vero, quello disinteressato.

Una ricerca che ho condotto alcuni anni fa dimostrava che il 40% delle coppie sta insieme senza fare sesso.
Il problema era che il restante 60% lo faceva tradendo il partner con l’altro 40%.

L’alchimia che si trova tra le lenzuola a volte è fugace, a volte è sagace, e spesso è mendace.
Così si ha Amore senza Sesso.

Quando mi fingevo sessuologo nella Clinica del dottor Kinder, prima che mi arrestassero per millantato credito in banca, incontrai una coppia come la vostra.

Lei era alta, mora e depilata quanto basta per capire che era maggiorenne, lui era brutto e ricco, senza capelli ma con banconote da 500 mila euro al posto del cappello.
Il loro era un amore vero.

Lo capivi da come gli occhi di lei si illuminavano anche senza l’uso dei suoi dodici diamanti, uno per ogni dito.

Il problema era che l’amore non basta se uno dei due ha talmente tanti complessi da sentirsi inadeguato e brutto anche vicino ad un cane bagnato, sporco, puzzolente e perfino morto.

Dalle tue parole capisco che il problema tra voi è lo stesso.
Se vuoi che l’amore sia sopra ogni cosa e, quindi, che lui sia sopra di te, allora devi diventare brutta.

Solo così potrà, il tuo scorfano d’uomo, non avere il dubbio che il tuo amore è solo una strisciata di carta Visa.

Chi è Antonio P. Beni, esperto in aMORE

Scrivi ad Antonio P. Beni




    Acquista l’ebook di Antonio P, Beni!

    Le cose degli Altri è anche cartaceo


    Ti è piaciuto questo post? Ricevi la newsletter

    Maticmind Napoli, buon (primo) compleanno!

    15 ottobre 2015 – 15 ottobre 2016

    Il 15 ottobre Maticmind Napoli festeggia il primo anno di vita.
    Siamo sempre noi, gli ex centoventi dipendenti di HP Pozzuoli trasferiti dalla sede campana della multinazionale americana presso la filiale partenopea della società milanese (l’intera, drammatica vicenda è raccontata nell’ebook gratuito Gli ultimi giorni di HP Pozzuoli).

    Dopo un anno, come procede la vita in Maticmind?
    Quale futuro ci attende?

    Inaugurazione di Maticmind Napoli

    Maticmind Napoli, il primo chilometro

    Il percorso è lungo, pieno di insidie ed il traguardo ad una distanza inimmaginabile.
    Però abbiamo percorso il primo chilometro.
    Con una casacca diversa, uno stile nuovo, superiamo già i primi mille metri.

    Un traguardo insignificante oppure un risultato importante?

    Il primo chilometro, in una maratona di cento chilometri, può non significare nulla oppure essere fondamentale.

    Quale futuro per il neonato?

    Oggi, con una sola candelina sulla torta, non riesco ad immaginare quale tragitto seguiremo nel prossimo futuro.

    Il neonato è ancora troppo piccolo per comprenderne il destino: sarà un giovane pieno di entusiasmo, forte, intelligente ed indipendente?
    Oppure – e nessuno se lo augura – crescerà pigro, privo della forza per staccarsi dal cordone ombelicale di mamma HP e vivrà sotto l’ombra (e la continua minaccia) dell’ingombrante passato?

    faCCebook è anche su Telegram: unisciti al canale!

    Il sondaggio: credi nel neonato?

    Il primo chilometro è andato.
    Giunti al traguardo – stremati per la distanza percorsa, le insidie affrontate, i tradimenti di chi avrebbe dovuto tutelarti, la fatica della gara affrontata giorno per giorno, ci guarderemo indietro.

    Solo allora stabiliremo se quel 15 ottobre 2016, il fatidico primo chilometro, sarebbe stata una tappa da ricordare oppure una bolla di sapone.

    E tu, come lo vedi il futuro di Maticmind Napoli?
    Vota il sondaggio

    [socialpoll id=”2394312″]

    Acquista il libro su Amazon …

    SOLO OGGI 17 ottobre 2016 DOWNLOAD GRATIS

    (ps: i ricavati li devolverò in beneficenza)

    … oppure scarica gratis il PDF


    Ti è piaciuto questo post? Ricevi la newsletter

    Amore finito: vivere nel ricordo o dimenticarla? [Domande perBeni]

    Ricordo della moglie: il dubbio di Mimmo79

    “Gentile Beni, ho sempre amato mia moglie ma ha deciso, dopo cinque anni di matrimonio, di lasciarmi, ovvero di morire.
    Cosa devo fare?
    Vivere nel suo ricordo o dimenticarla con un’altra?”
    Mimmo79

    Vivere nel ricordo o dimenticare l'amore che fu? Risponde Antonio P. Beni, esperto in aMORE (con la a minuscola)

    Antonio P. Beni risponde

    Caro Mimmo79, la tua lettera mi ha intenerito, soprattutto quando mi hai descritto come tua moglie è tragicamente morta.
    Cadendo dalla ruota panoramica mentre imitava la scena del Titanic.

    Deve capire che l’amore è un mistero chiuso dentro ogni cuore e solo li si trovano le risposte.
    Anche se spesso si può comprare amore a buon prezzo con un diamante o con una cena da Princi.

    Lei può trovare un’altra donna, magari anche amarla, ma non potrà mai scordare la sua prima moglie e la scena di lei che vola nel vuoto dicendole «non dimenticare di …», frase che non riuscì a terminare per colpa della fisica.
    «In presenza d’aria, a causa dell’attrito, i corpi possono cadere con leggi orarie differenti da quelle del moto uniformemente accelerato», ma comunque cadono.

    Col nuovo amore non potrà andare al Luna Park, non potrà guardare «La Ruota della Fortuna», non potrà dire «andiamo a mangiare al ristorante La Ruota».

    Se pensa che questa sia vita, che un nuovo amore possa accettare queste privazioni, allora lo trovi e chiarisca subito con la nuova amante se c’e’ qualcosa che non deve dimenticare, almeno in caso di morte prematura avrà delle risposte …

    Chi è Antonio P. Beni, esperto in aMORE

    Scrivi ad Antonio P. Beni




      Acquista l’ebook di Antonio P, Beni!

      Le cose degli Altri è anche cartaceo


      Ti è piaciuto questo post? Ricevi la newsletter

      Smog, gli effetti (raccapriccianti) in una foto

      Smog, il «mostro» invisibile: la foto

      Il filtro della maschera antismog compie il suo sporco dovere: ha assorbito fumi e scarichi diretti nei polmoni del sottoscritto.

      In meno di un anno, le macchie nere sono ben evidenti.

      Lo smog è un «mostro» invisibile che attacca i cittadini senza pietà e la foto è una diretta testimonianza.

      Lo scatto è privo di modifiche: si noti il colore scuro – indice di sporcizia – in prossimità dei bordi e l’avanzare della macchia ombrosa dal basso verso l’alto.
      La minaccia è ancora più evidente se confronto lo stato attuale del filtro con il bianco candido dell’originale.

      Gli effetti dello smog

      Smog, quali contromisure?

      Noi ciclisti metropolitani, fermi al semaforo, bloccati in un ingorgo, colpiti dai subdoli fumi inquinanti provenienti dai tubi di scappamento del traffico impazzito.

      Sciami di motorini, auto bollenti, camion puzzolenti ammorbano l’aria ed infestano i polmoni di chi, ogni giorno, è costretto a subire le aggressioni della nube nera che si addensa sulla città.

      A Napoli, la politica quali contromisure mette in campo?
      Il bike sharing è fermo – bloccato dalla burocrazia folle, gli incentivi a pedalare assenti, il trasporto pubblico affossato dai soliti problemi (si chieda ai pendolari esausti).

      Unica arma: le targhe alterne o il blocco virtuale della circolazione.
      Non basta.

      Io, ciclista metropolitano

      Chi è lo strano?

      Per recarmi al lavoro, imperterrito, affronto il «mostro» invisibile e continuo a pedalare.

      Con un pizzico di tenacia ed organizzazione (impossibile rinunciare alla maschera antismog ed al casco), metro dopo metro, ho raggiunto e superato i primi 1000 chilometri metropolitani.

      La mancanza totale della cultura delle due ruote a Napoli è tangibile: assenza di piste riservate, il ciclista metropolitano è un ostacolo da abbattere, un fastidioso insetto da schiacciare nel traffico caotico, un extraterrestre in un mondo di anormale assuefazione allo smog.

      M,a nonostante il look inquietante, l’alieno non è chi pedala.

      faCCebook è anche su Telegram: unisciti al canale!

      Come affronti il percorso casa-ufficio?

      Il nemico si nasconde nel cervello del pigro, schiavo dell’auto, utilizzata sia per comprare le sigarette nel quartiere che per lo spostamento quotidiano casa-lavoro.

      Prima di recarti in ufficio in auto, mentre a prima mattina resti bloccato nel solito maxi-ingorgo, poniti un elementare quesito: ho un mezzo alternativo?
      A te, amico Lettore, la sincera risposta.

      E’ giunto il momento di andare.
      Salgo in bici e pedalo.
      Stavolta effettuo una deviazione e mi regalo una passeggiata sul lungomare.

      Tu, invece, continua a strombazzare col clacson, con lo sguardo del serial killer imprigionato nel traffico da te stesso generato 🙂

      Io ciclista metropolitano, nonostante tutto


      Ti è piaciuto questo post? Ricevi la newsletter

      Origin vol.4, di Jennifer L. Armentrout (recensione)

      Misteri svelati

      Stavolta Jennifer L. Armentrout fa sul serio.
      Dopo i primi quattro volumi (perché la saga parte dal numero zero Shadows (Lux Vol. 0), la svolta.

      In Origin (Lux Vol. 4) la narrazione accelera vorticosamente: si susseguono più azioni che in tutti i precedenti episodi messi insieme.

      Molti misteri trovano le attese risposte ed il mosaico inizia a comporsi con chiarezza: cos’è Dedalo? Quale è la vera natura dei Luxen? L’amore tra Daemon e Katy è maturo? Ed i destini di Beth e Dawson?

      Recensione di Origin vol.4, di Jennifer L. Armentrout

      Botte da orbi

      Come una pentola a pressione pronta ad esplodere, nel quinto, avvincente libro della saga degli alieni, scoppia finalmente il putiferio.

      Perché ammettiamolo: la mamma di Katy che ignora le battaglie intergalattiche consumate nella stanza della figlia, era davvero difficile da digerire anche per il più accanito tra i fans.

      La trama conserva comunque una nota romantica e l’evoluzione della storia d’amore tra Daemon e Katy si alterna al dolore, alla lotta ed una serie di avvenimenti drammatici (non manca l’ironia anche nei momenti più bui).

       

      A gran velocità verso il The End

      Origin (Lux Vol. 4) rappresenta la crescita dei personaggi, dal periodo adolescenziale verso l’età adulta, un lungo salto in avanti verso il finale dell’intera serie (manca una puntata).

      Un’ultima osservazione: a differenza delle puntate precedenti, stavolta il titolo è esplicativo

      Acquista Origin (Lux Vol. 4) su Amazon!

       


      Ti è piaciuto questo post? Ricevi la newsletter

      Perché dimenticare l’amore? [Domande perBeni]

      Dimentica l’amore
      (ma non di buttare la pasta)

      “Gentile Dr. Beni,
      c’è quest’ uomo che abita con me e dice di essere mio marito, ma io non so chi sia. 
      Parenti e amici mi dicono che il giorno delle mie nostre nozze, dopo il sì di risposta al prete, sono fragorosamente caduta. 

      Al mio risveglio ricordavo tutto, il mio nome, le scuole frequentante, il pin della sua carta di credito, ma di lui niente!

      Tra tutto quello che si può dimenticare, perché io ho dimenticato l’amore?”
      Drusilla

      Dimenticare un amore?

      Antonio P. Beni risponde

      Cara Drusilla, la tua lettera mi ricorda una storia che lessi due giorni fa.
      Una storia bellissima, avvincente e speciale.
      Peccato che non ricordi il finale, i protagonisti e la storia stessa.

      L’amore è spesso un perdersi e ritrovarsi.

      La maggior parte delle persone dopo pochi anni di convivenza commenta nel buio della notte “Perché mai sto con questo?”

      Nel tuo caso non hai dovuto attendere mesi o anni, né di spegnere la luce.

      Quando l’amore della tua vita diventa un estraneo e sono passati solo due minuti, le domande da farsi sono altre.

      1. Ho chiuso l’acqua prima di uscire?
      2. Potrei essere già sposata con un altro e non saperlo?
      3. Perché mi ricordo della suocera di questo?

      Ho studiato un caso come il tuo durante il mio tirocinio.
      Al tempo ero giovane, inesperto e amavo sniffare arachidi salate in superficie.
      Lei si chiamava Eva, aveva vent’anni ed era bellissima.
      Mi innamorai senza pensare alle conseguenze.

      Infatti, dopo una fugace fuga d’amore a Casoria, cittadina che al tempo ere definita la Parigi di Napoli Nord, lei mi lasciò.
      Il motivo fu semplice, non ricordava io chi fossi, né perché volessi costringerla a sniffare arachidi.
      La delusione fu tanta, mi durò quasi due giorni.

      Capisco che tuo marito oggi si senta frustrato, solo e senza leve per farti stirare le sue mutande, e che tu ti senta di tradirlo ogni volta che vai a letto con lui, ma avete un’opportunità.
      Rinnovare ogni giorno il vostro amore: dimentica cosa vi sta dividendo, ricorda solo cosa vi ha uniti.

      Chi è Antonio P. Beni, esperto in aMORE

      Scrivi ad Antonio P. Beni




        Acquista l’ebook di Antonio P, Beni!

        Le cose degli Altri è anche cartaceo


        Ti è piaciuto questo post? Ricevi la newsletter

        Punta Epitaffio, se fossi un gabbiano [FOTO]

        Alla scoperta del parco sommerso di Baia

        Ai suoi piedi, un’intera città.
        Duemila anni di storia sotto gli occhi attenti di chi, per natura, combatte ogni giorno per sopravvivere.
        Un pescatore cinico, un predatore astuto, una creatura libera.
        Il gabbiano, immobile sullo scoglio di Punta Epitaffio, osserva il battello ondeggiare sul mare di fine settembre, a pochi metri dal costone di Bacoli.

        Il Capitano manovra contro il vento che, improvviso, alimenta le acque agitate.
        Siamo a poche centinaia di metri dal porto, sul battello col fondo finestrato per osservare il parco archeologico sommerso di Baia.

        Il piccolo volatile ci guarda indispettito.

        Lui: fermo, sicuro, severo, padrone del mare.
        Noi: sul ponte dell’imbarcazione, pronti a scendere gli scalini che ci porteranno nella “stiva col fondo trasparente”.

        Il gabbiano di Punta Epitaffio

        Punta Epitaffio, attacco di claustrofobia

        Le condizioni del mare ed il meteo instabile nascondono l’antica città sottomarina.
        Baia sommersa – per il sottoscritto – resta sommersa.

        Dagli oblò sotto la nave non vedo colonne, reperti e statue romane ma solo un impenetrabile muro d’acqua blu.
        Dopo pochi minuti, la claustrofobia prende il sopravvento e risalgo sul ponte dell’imbarcazione.

        Una boccata d’ossigeno e riprendo colore.

        Il battello continua ad ondeggiare, il gabbiamo è ancora fermo sullo scoglio.
        Il pennuto impettito lancia uno sguardo di scherno.
        Poi si mette in posa.
        «Piccolo mostro, abbi rispetto per un claustrofobico» ribatto mentre scatto la foto-ricordo.

        La magnifica zona flegrea

        Approfitto della postazione favorevole e del ponte libero (gli altri turisti non claustrofobici, sono tutti di sotto) per fotografare il il castello Aragonese.

        La zona flegrea resta un luogo magnifico, nonostante tutto.

        Il castello Aragonese, Baia

        Punti di vista

        Dopo un’ora e mezzo di navigazione, il battello rientra.
        Il bipede burlone resta sul suo scoglio, in attesa dei prossimi gitanti.

        Oltre ad essere un gabbiano mattacchione, soffrirà anche di delirio di onnipotenza: secondo il Capitano, vive su quello scoglio di Punta Epitaffio, con la città sommersa ai suoi piedi ed il Castello sott’occhio.

        Proseguo la passeggiata sulla terraferma verso la piccola collina sopra Baia.
        Osservo il magnifico panorama.
        Dall’alto.
        Come se fossi un gabbiano.

        Il litorale flegreo visto dall'alto


        Ti è piaciuto questo post? Ricevi la newsletter

        Amarsi a distanza: è possibile? [Domande perBeni]

        Credi nell’amore a distanza?

        “Gentile Beni, la scorsa estate ho conosciuto una tipa.
        Ci siamo incontrati ad una festa, vomitavamo tutti e due nella stessa tazza.
        Due giorni di passione poi lei è tornata nel suo Paese.
        Io in Italia e lei in Messico. Credi nell’amore a distanza?”
        Pippoepluto3

        Amarsi a distanza, è possibile? Risponde Antonio P. Beni, esperto in aMORE (con la a minuscola)

        Antonio P. Beni risponde

        Caro Pippoepluto3,
        il vostro amore ricorda le epiche storie di passione dell’ottocento.

        Storie in cui tutti erano contro l’amore della coppia e nessuno pensava che la vita media fosse sotto i quarant’anni.
        Premetto che credo dell’amore a distanza sono un fun fin da quando a dieci anni mi innamorai del pianeta Giove.

        Se la distanza tra due punti si calcola così:
        Per due punti con la stessa ordinata, la distanza è definita dal valore assoluto della differenza tra le ascisse e si indica con d(A,B)=|xAxB| …

        La distanza tra voi non è matematica, ma geografia.

        Ogni giorno ti chiederai sei in Messico qualcuno sta inzuppando il pane nella Sopa de limon della tua ragazza.

        Così come ogni giorno, con il fuso orario, la tua chamaca ti vedrà su skype con occhiaie che fanno pensare a complessi lavori manuali.
        Cosa che la costringerà a pensarti troppo impegnato con donne digitali.

        Sono però un fun degli amori a distanza, per questo voglio fornirti qualche consiglio:

        1. Evitate di litigare, soprattutto se uno dei due ha problemi di emorroidi e ogni cibo che tocca è piccante o fritto. O fritto nel piccante
        2. Vietata la gelosia.
          Se sui Social la vedi sempre semi nuda alle feste, ricorda che solo con te ha vomitato nella stessa tazza!
        3. Momenti Speciali.
          Ogni chiamata, video, o messaggio, deve essere un momento speciale. Momenti unici, come quando vinci per la prima volta a tombola con la cartella di tua nonna morta l’anno prima.

        Chi è Antonio P. Beni, esperto in aMORE

        Scrivi ad Antonio P. Beni




          Acquista l’ebook di Antonio P, Beni!

          Le cose degli Altri è anche cartaceo


          Ti è piaciuto questo post? Ricevi la newsletter

          Dispenser gratuiti contro gli escrementi dei cani [aggiornamento]

          I primi risultati

          Sei distributori di sacchetti gratuiti per raccogliere gli escrementi dei cani lasciati marcire lungo il marciapiede.
          Trascorsi quattro mesi dalle prime installazione dei dispenser fai da te, i risultati sono incoraggianti.

          Dispenser gratuiti contro gli escrementi dei cani [aggiornamento]

          La reazione dei commercianti

          Entusiasmo.
          La saracinesca sembra essere il luogo preferito dove i quadrupedi evacuano ed il padrone incivile ben si guarda dal recuperare il maleodorante ricordino del cane.
          La mattina, all’apertura del negozio, il commerciante è costretto a ripulire saracinesca e strada limitrofa.

          Dopo l’istintivo impeto post spiegazione idea, segue la ragionata diffidenza.
          Il commerciante avanza gli ovvi dubbi: furti, vandalismo, indifferenza.

          Dopo quattro messi, una certezza: per il successo dell’iniziativa, resta imprescindibile il coinvolgimento del negoziante.
          Per controllare il dispenser (almeno di giorno), pubblicizzare l’idea ai clienti, responsabilizzare chi vive l’intera giornata il quartiere.

          Da sottolineare: l’iniziativa è autofinanziata e nessun commerciante sborsa un centesimo.
          faCCebook è anche su Telegram: unisciti al canale!

          La reazione dei cittadini

          Luci ed ombre.
          I dispenser si svuotano periodicamente però non esiste la conferma del corretto utilizzo dei sacchetti.

          Al sottoscritto, il marciapiede appare più pulito ma forse è una suggestione, una speranza più che una certezza.
          Sono come colui che desidera incontrare una persona e vede il suo volto tra i mille volti della folla?

          Non lo escludo.

          Resta la convinzione: non intervenire è l’azione più semplice da perseguire; agire e provare a cambiare è la vera rivoluzione.

          Scarica il volantino SOS CANE


          Ti è piaciuto questo post? Ricevi la newsletter

          «Roger Federer. Perché è il più grande» di Roberto D’Ingiullo (recensione)

          Roger Federer vs David Ferrer: 16-0

          Il tennista accetta la regola del caso: se la pallina colpisce il net, può cadere nel proprio campo oppure rimbalzare nel lato opposto.
          Punto perso o colpo vincente: questione di attimi, mille variabili incontrollate che stabiliscono una traiettoria impossibile da prevedere.

          Nessuno, però, può dibattere sul dato schiacciante: Roger Federer vs David Ferrer 16-0 (fonte atpworldtour).

          Due aspetti opposti dello stesso sport, il tennis.

          Se ami le statistiche, i numeri e cerchi un ebook sul campione svizzero Roger Federer. Perché è il più grande: Le vere ragioni del successo del miglior tennista di tutti i tempi di Roberto D’Ingiullo è l’ebook che fa per te.

          Roger Federer. Perché è il più grande, di Roberto D'Ingiullo (recensione)

          Roger Federer, the GOAT
          (Greatest Over All Time)

          Record su record, il giornalista sportivo dimostra – come un teorema matematico – perché Federer merita il trono del «più grande di tutti i tempi».

          Lo scettro spiegato a suon di vittorie, trofei, “head 2 head”, comportamenti, fair play, eleganza.
          E poi, le testimonianze dei colleghi della racchetta a confortare la proclamazione.

          Perché ogni amante del tennis dentro di sè è conscio: il campione svizzero proviene da un altro pianeta.

          In questo (breve) libro, Roberto D’Ingiullo ci dimostra il perché.

           

          L’ammirazione degli avversari

          Posi la racchetta nel borsone, togli i polsini sudati, bevi l’integratore, nascondi il volto stremato nell’asciugamano, prosegui a testa bassa verso gli spogliatoi, l’applauso caldo del pubblico a mitigare la delusione.

          Dopo la doccia, nella tua mente rivedi mille volte quel maledetto rovescio finito sulla rete che ti è costato il match.

          Poi scruti Re Roger dall’altra parte del campo.
          Sorride, ti viene incontro, un abbraccio sincero, poche parole sentite.
          Lo ammiri anche tu, nonostante la sconfitta.

          Hai di nuovo perso la finale contro il numero uno al mondo.

          Non hai nulla da recriminare.
          Hai solo incontrato il più forte tennista di tutti i tempi.

          “Non ho mai battuto Federer, è troppo per me.
          Ma magari quando lo affronterò nel Senior Tour …”
          (David Ferrer, ex numero due del mondo, commentando l’inquietante conteggio negli scontri diretti con Federer: 0-16)

          Acquista Roger Federer. Perché è il più grande: Le vere ragioni del successo del miglior tennista di tutti i tempi su Amazon!

           


          Ti è piaciuto questo post? Ricevi la newsletter

          Page 19 of 58

          Powered by WordPress & Theme by Anders Norén

          Translate »