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Tag: alternativa

L’alternativa

L’alternativa non c’è?

«Dobbiamo licenziare, non abbiamo alternative» dichiarano le imprese in crisi.
«Bisogna scioperare, non c’è alternativa» annunciano i Sindacati.
«Meglio lavorare senza tutele pur di lavorare» acconsentono i dipendenti per salvare il posto.
«E’ necessario governare senza elezioni, non abbiamo alternativa» asserisce il Presidente.
«Urge tagliare la spesa pubblica, non esistono alternative» stabilisce il Premier.
«Lo spettacolo deve continuare, non abbiamo alternative» decidono i vertici sportivi nonostante la tragedia in campo (o in pista).

Non c'è alternativa

Invece, esiste sempre un’alternativa!

Detesto chi afferma con aria grave «non c’è alternativa» perché io sono un sostenitore dell’esatto opposto: c’è sempre una alternativa.

Almeno in questa vita terrena, nessuno ci può negare la possibilità di scelta.

L’opzione multipla è indice di evoluzione, la soluzione nascosta – magari più complicata da raggiungere – fa emergere possibilità innovative e propone punti di vista sconosciuti al fanatico della mono-scelta obbligatoria.  

L’assenza di alternativa – o la volontà di non ricercare nuove alternative – è il motto incontrastato del Re dell’Ignoranza, immobile sul suo vecchio e polveroso trono.

Chi impone un’unica strada è un «mostro» chiuso nelle sue convinzioni, rigido come uno stoccafisso surgelato si spezzerà alla prima difficoltà, incapace di valutare nuove opzioni sulle quali ragionare.
Perché una alternativa c’è sempre ma non a tutti conviene trovarla.


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L’Italiano, il cittadino più forte d’Europa

Non c’è (mai) l’alternativa?

«Siamo sul baratro, il professor Monti ci salverà. Non c’è alternativa».
E uno.

«Monti ha fallito, è tempo di un governo di grande intese che unisca il Paese ferito. Letta è l’uomo giusto, farà le riforme di cui l’Italia necessita. Non c’è alternativa».
E sono due.

«Letta è bloccato tra le paludi della politica, occorre accelerare e Renzi è l’ultima possibilità. Non c’è alternativa».
E tre.

Non ho alternativa!

I tre Governi senza voto

Sono tre governi che noi, elettori senza voto, subiamo.
Secondo i partiti, l’alternativa al Premier-non-eletto sarebbe la catastrofe, The End.

Eppure, al fallimento dei tecnici – che pure furono annunciati come i salvatori della Patria – siamo sopravvissuti.
Tempo trasacorso dal «Non c’è alternativa a Monti» alla sua caduta: 1anno-5mesi-12giorni per un totale di 530 giorni

Il Governo dei compromessi, invece, con una serie di riforme doveva spingere l’Italia fuori dalla crisi ma ben presto si è inceppato tra i meandri dei suoi stessi compromessi.

Eppure siamo sopravvissuti anche alla caduta delle prime grandi intese.

Tempo trascorso dal «Non c’è alternativa ad Enrico Letta» alla sua caduta: 9mesi-25giorni per un totale di 300 giorni.

Oggi siamo al terzo governo consecutivo sostenuto dal postulato matematico «Non c’è alternativa».
La storia insegna che il vigoroso Matteo cadrà quando un suo alleato lo tradirà perché se ti accordi col serpente, prima o poi ti avvelenerà.

E’ solo una questione di tempo.

L’Italiano, il cittadino di ferro

Nel mentre, l’italiano fornisce l’ennesima dimostrazione di forza: difronte all’assenza della libertà di scelta, in bilico sul ciglio del burrone, sotto la costante minaccia di cadere nell’oblio, con la Vita appesa ad un sottilissimo filo trasparente, allo stremo delle forze ed ormai privo di sogni, l’Italiano resiste da oltre 830 giorni senza alternative.

E’ evidente, siamo più resistenti di qualsiasi altro cittadino europeo.

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