faCCebook.eu

Sbatti il mostro in homepage!

Tag: apatia

Io, VIP allo SMAU Napoli

VIP si nasce?

Secondo la Regione Campania sono un VIP.

Ignoravo di possedere tale titolo, l’ho appreso ieri: apro la cassetta postale per verificare la presenza di qualche fastidiosa bolletta (una delle poche certezza della vita) ed invece trovo il certificato istituzionale.

Un ingresso VIP allo SMAU di Napoli intestato al sottoscritto!

L'invito VIP della Regione Campania allo SMAU di Napoli

L’invito VIP della Regione Campania allo SMAU di Napoli

Il motivo della promozione

Resto stupito.
Perché la Regione Campania promuove un umile internauta ad ospite d’onore per lo SMAU?

Per la reputazione digitale dello scrivente è un importante attestato di fiducia ma non non mi lascerò abbindolare da un pezzo di carta.

Accetto l’invito e chiarisco: se i vertici politici nazionali intendono comprare il mio silenzio con un pizzico di celebrità, ben presto si pentiranno.

Immagino che giunto allo SMAU dovrò tenere un discorso.
Non ho dubbi sull’argomento da trattare.

Alla platea affascinata parlerò di corruzione, assuefazione alle brutture della vita, indifferenza al prossimo, censura ed autocensura, apatia al bene comune.
Voi fidati Lettori avete già capito: in sintesi, dibatterò di «mostri» ed affini.

La standing ovation è assicurata.

Lo SMAU di Napoli, le date

Accedo al sito ufficiale, inserisco il codice invito e la registrazione risulta completa.
A noi VIP basta un clic per presentarci.

Il prossimo 10 ed 11 dicembre parteciperò all’evento tecnologico dell’anno presso la Mostra d’Oltremare di Napoli con la fanfara dei bersaglieri al seguito.

Io, ospite dei workshop

Non resta che prenotare i workshop, il programma è fitto.
Rumor assicurano la (mia) presenza all’evento «Brand reputation e community building: team di lavoro coesi per community felici» e «Smart City, Marketing Territoriale, Fare Impresa, quel web 2.0 che può fare la differenza» per venerdi pomeriggio.

L’organizzazione spinge per una visita del sottoscritto anche per giovedì.
Vedremo cosa ne pensano i paparazzi.
Al momento non confermo la presenza.

Come tutti i veri VIP, mi faccio desiderare.

Esercizi neurobici, palestra per il cervello

Che cos’è la Neurobica

Mio suocero, con una simpatica e-mail, mi ha ricordato l’esistenza della neurobica.
Se cercate in Rete troverete molteplici definizioni, la più indicata credo sia «neurobica, la palestra per il cervello».

E’ importante curare la forma fisica ma è altresì fondamentale allenare il nostro cervello.
Non bisogna mai impigrirsi o lasciarsi andare, combattere ogni forma di apatia deve essere il nostro must.

Esaminate con attenzione le immagini che seguono.
Dopodiché ditemi se avete superato o meno i test, sarà divertente e soprattutto verificherete se il vostro cervello funziona ancora 🙂

Esercizi neurobici

Vedi più sotto alcuni esercizi neurobici.
L’importante non è indovinare ma stimolare i nostri neuroni e allontanarci da quella sgradita malattia che è l’Alzheimer!

Riesci a vedere 10 facce nell’albero?

Riesci a vedere 10 facce nell’albero?

C’è un viso in questa foto, riesci a vederlo?

C’è un viso in questa foto, riesci a vederlo?

Riesci a vedere il neonato?

Riesci a vedere il neonato?

Riesci a vedere la coppia che si bacia?

Riesci a vedere la coppia che si bacia?

Riesci a vedere tre donne? (esercizi di neurobica)

Riesci a vedere tre donne? (esercizi di neurobica)

Riesci a vedere la differenza tra un cavallo e un rospo? (esercizi di neurobica)

Riesci a vedere la differenza tra un cavallo e un rospo?

 

Guarda bene…..
Molto divertente!
Sei riuscito a vedere tutto?
Sei in ottima forma …

Pronto Soccorso, il film dell’horror inizia al crepuscolo

Location: sala d’attesa del Pronto Soccorso dell’ospedale Cardarelli di Napoli

Trama: disperazione dei bisognosi e richiesta di assistenza di chi necessita di cure mediche immediate.
Cast: uomini invisibili, nessuna prima donna, dottori ed infermieri coraggiosi, malati di gravità diverse (dalla mamma infortunatasi in casa fino all’incidentato grave)
Spettatori: parenti ed amici degli ammalati.

Pronto Soccorso, scene di ordinaria follia (sociale)

Con il calare del sole emerge il mondo sommerso

Persone bisognose, uomini indigenti, essere umani soli ed abbandonati, individui sprovvisti di tutto alla ricerca disperata di un riparo per la notte.

Il Pronto Soccorso è il luogo nel quale converge l’esercito di nullatenenti che vivono ai margini delle nostre città, una moltitudine di povera gente dimenticata dalla cosiddetta «società civile», sfortunati a cui è negata ogni forma di assistenza (sanitaria e non) costretti a rifugiarsi nella sala d’attesa dell’ospedale.

Un film che si ripete ogni giorno

Amare considerazioni, verità palesi e scene di ordinaria sofferenza tratte da un drammatico film (vietato ai minori) a cui ho assistito questa notte e che, temo, vada in onda al crepuscolo di ogni santo giorno.

Alle Istituzioni il compito di cambiare questo inquietante palinsesto, a noi testimoni sporadici la rabbia per l’indifferenza della politica ed i dilaganti tagli alla spesa pubblica.
Perplesso mi interrogo:

possibile che anche i servizi minimi necessari alla collettività debbano sottostare alle regole dell’economia?


Ti è piaciuto questo post? Ricevi la newsletter

L’uomo invisibile imparò a volare

Una presenza impercettibile

Via Toledo è – come sempre – un viavai anarchico di gente impegnata nello shopping del sabato pomeriggio.

La strada è un fiume in piena di voci e colori, una folla omogenea in viaggio senza una meta precisa.
Lui vive ai margini della strada e la sua presenza è impercettibile alla marea umana di (finti) consumatori.

L’Uomo Invisibile ha varie personalità.

Una statua immobile di gesso bianco e un arlecchino colorato, un pagliaccio impacciato su un velocipede, un acrobata spericolato, un mangiafuoco e un generatore di bolle di sapone a forma di nuvole.

Gli unici capaci di percepire la sua esistenza sono i bimbi.

Agli occhi degli adulti, invece, l’Uomo Invisibile non è un supereroe moderno ma solo un fantasma fastidioso da evitare, qualcosa di seccante al pari di una mosca ronzante, un rumore di sottofondo da annullare con un gesto risoluto.

faCCebook è anche su Telegram: unisciti al canale!

E lui – pur di esistere – con la forza della disperazione inventa esibizioni sempre più spettacolari.

Addirittura, l’Uomo Invisibile ha imparato a volare o – per essere più precisi – a galleggiare in aria con un’espressione che non tradisce sforzi.

Questo ulteriore superpotere sembra abbattere il muro di indifferenza di noi adulti occidentali assuefatti alla visione di persone prostrate ai bordi strada.

Il trucco del pakistano volante riscuote un discreto successo: c’è chi lo fotografa, chi gli gira intorno per indagare, la curiosità spinge la generosità e le monetine riempono lo scatolino viola ai piedi dell’uomo fluttuante.

Al momento la folla apatica si ferma e per pochi minuti l’Uomo Invisibile torna ad esistere.

Sono certo però che lo stupore non durerà molto: se non vuole sparire nuovamente, l’Uomo Invisibile – oltre a volare – dovrà presto inventarsi un nuovo incantesimo.

E l'uomo invisibile imparò a volare


Ti è piaciuto questo post? Ricevi la newsletter

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén

Translate »