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Tag: articolo 18

Job Act, da oggi sarà possibile licenziare via WhatsApp

Il nostro Premier ama le nuove tecnologie ed il recente tour presso la Silicon Valley conferma il convincimento: occorre inserire nel moderno Job Act elementi innovatori rivoluzionari.
La premessa è chiara ed accettata pure dai Sindacati: la riforma del lavoro è necessaria, cambiano le regole del gioco e chi non si adegua è superato dai giovani paesi emergenti ove le norme sono elastiche ed i diritti un optional.

La Commissione di Saggi voluta fortemente da Matteo Renzi, dopo sette giorni di duri dibattiti in un cottage di Cortina d’Ampezzo, giunge alla choccante conclusione: da oggi sarà possibile licenziare il lavoratore con un semplice messaggio via Whatsapp.

Job Act, da oggi sarà possibile licenzionare via whatsapp

La nuova opportunità riguarda tutti i dipendenti privati assunti dopo il primo gennaio del 1923 e solo le aziende con più di due impiegati. I lavoratori della Pubblica Amministrazione sono – al momento – esclusi (si parla di una deroga fino al 2043).

Su questa norma, il PD si spacca, Forza Italia parla di «occasione di crescita per il Paese», l’UCD chiede di «abbassare i toni nel rispetto delle Istituzioni» mentre il M5S lancia un referendum on-line. La CGIL, dopo una estenuante trattativa con Confindustria, entusiasta annuncia: «sarà anche possibile assumere con un semplice messaggio via Whatsapp».

E Renzi?
Dalla sua residenza privata, twitta: «questa nuova possibilità non provocherà l’aumento delle tasse e favorirà le comunicazioni».

Bene.
Smartphone acceso, da oggi non resta che attendere una notifica.

Concorso per bidelli, riflessioni di un lavoratore privato

Entro il 6 ottobre è possibile inviare la domanda per partecipare al concorso indetto dal Comune di Rimini per l’assunzione a tempo determinato e a tempo pieno o parziale di OPERATORI SCOLASTICI QUALIFICATI. In altre parole, il codice concorso 9_2014 si riferisci all’assunzione di bidelli presso le scuole e i nidi d’infanzia della rinomata città romagnola.

In un recente passato, non avrei mai preso in considerazione questa opportunità. Oggi, invece, lavorare come operatore scolastico è una ipotesi da non sottovalutare.

Se il bidello è un lavoro da sogno

Perché chi – come il sottoscritto – è un dipendente di un’azienda privata (una multinazionale o una piccola impresa non conta, è il principio che vale) constata quotidianamente cosa significhi non avere lo Stato come datore di lavoro.

Difatti, si può discutere di qualsiasi diritto acquisito o da rivedere, di riforme delle pensioni (per i fortunati che ne usufruiranno) e TFR, si potranno aprire forum interminabili sull’articolo 18 e scrivere fiumi di parole sul ruolo del sindacato, si potrà dibattere per anni circa gli aumenti contrattuali e l’inflazione programmata (e mai reale), gli stipendi degli operai, dei professori, delle forze dell’ordine ed i super-manager, del ceto medio scomparso e delle veline fidanzate con i calciatori.

Il confronto sul mondo del Lavoro sarà eterno e non giungerà mai ad una conclusione unanime. Però, in questo Universo ove regna l’entropia e la riforma del momento, un’unica certezza perdurerà nel tempo infinito: il lavoratore privato abiterà su un Pianeta che rischia – in ogni istante – l’estinzione mentre la galassia pubblica resisterà ad ogni Bing Bang.

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