Ruggine nell’acqua: stop di due settimane
«Per colpa di un tubo rotto c’è della ruggine nell’acqua e l’ASL ha chiuso per controlli».
E’ la spiegazione fornita dall’Amministrazione della piscina Scandone per l’ennesimo imprevisto che ha fermato le attività per due settimane di novembre (nel momento in cui scrivo).
Da quanto ricordo, anche lo scorso anno (2014), accadde il medesimo incidente.
Il fallimento della Piscina Scandone
Se la piscina Scandone di Napoli fosse gestita da un privato, l’imprenditore avrebbe già dichiarato fallimento.
Le foto del’incuria pubblicate lo scorso 18 novembre nel post Scandone, la piscina di Napoli tra degrado e voglia di nuotare testimoniano l’assenza di manutenzione regolare da parte degli addetti.
I bagni guasti da quattro mesi sono ancora inutilizzabili, le docce funzionano a scartamento ridotto, le luci fulminate restano spente per intere settimane.
Uno dei bagni della piscina Scandone: «GUASTO» da quattro mesi
Anche l’aumento del prezzo delle schede
Annoto anche l’aumento di prezzo delle schede magnetiche utilizzate per accedere alle docce ed i phon a muro presenti negli spogliatoi: da 1,5€ per otto passaggi a 2€ per dieci (ogni doccia ed utilizzo dell’asciugacapelli prevedono due passaggi).
Ovviamente, in corrispondenza di tale incremento, non si evince una miglioria del servizio (anzi …).
I numeri dello scandalo
Scandalizzarsi o adattarsi (anzi, accontentarsi) dipende dalla sensibilità di ognuno di noi.
Dunque, vado oltre: ragiono sui numeri (fino a prova contraria, la Matematica è certezza).
Seguono le date salienti dell’ultimo anno, la misura dell’inefficienza della Scandone:
- metà giugno 2015: chiusura estiva
- inizio ottobre 2015: apertura della stagione agonistica
- novembre 2015: chiusura della struttura per due settimane
- dicembre 2015: chiusura della struttura per il ponte dell’Immacolata e delle vacanze natalizie (scommetto fino all’Epifania)
Da veloci calcoli:
- tre mesi e mezzo di chiusura estiva (con zero lavori di manutenzione apprezzabile e/o visibile per noi utenti)
- ottobre attività piena
- tra novembre e dicembre, su nove settimane almeno quattro saltano per la rottura del tubo e feste natalizie
- riapertura della piscina nel nuovo anno (dopo l’Epifania?)
Le dichiarazioni dell’Assessore allo Sport del comune di Napoli
Causa rottura del tubo e ruggine in acqua, Repubblica Napoli evidenzia l’impossibilità di giocare le partite di pallanuoto dell’A1:
Per la città di Napoli è una brutta figura perché sabato 28 novembre sono in programma due partite di A1 di pallanuoto, Acquachiara -Trieste ed addirittura il derby tra Posillipo e Canottieri.
L’assessore allo sport del Comune di Napoli Ciro Borriello dichiara:
“Il tubo era stato sostituito regolarmente martedì, i tecnici in tempi record avevano pure provveduto ad isolarlo. Purtroppo le analisi hanno dato esito non conforme su un campione d’acqua marginale, che si trova vicino ai filtri. Probabilmente si tratta di un residuo di ruggine che però ci impedisce di riaprire l’impianto. Ho chiamato le società di pallanuoto per scusarmi, lunedì alla riapertura degli uffici dell’Arpac provvederemo immediatamente a far analizzare un altro campione”.
Il disagio degli utenti e delle società sportive
Nessuno pensa alle centinaia di atleti (dai bimbi agli anziani) costretti a subire l’ennesimo disagio dovuto all’assenza di manutenzione regolare che meriterebbe il vecchio e glorioso impianto di viale Giochi del Mediterraneo?
Chi risarcirà i danni economici subiti dalle società private che lavorano con professionalità, disponibilità e tamponano i molteplici imprevisti per noi utenti?
Domande senza risposte.
Alla piscina Scandone vige una sola amara certezza: prima di nuotare, armati di tanta pazienza.
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