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Tag: Baci Perugina.

Baci Perugina vs Ferrero Rocher

Baci perugina, invenzione geniale

La mia cultura matematica impone una dimostrazione per ogni affermazione onde evitare il qualunquismo galoppante.

Se dichiarassi «i giovani di oggi sono tutti maleducati» farei la figuraccia dell’ignorante presuntuoso: anche io (in modo relativo) sono giovane ed il teorema colpirebbe la massa in modo indiscriminato senza nessuna eccezione.

Non ho prove concrete per sostenere questa teoria (spavalda) anzi basterebbe il comportamento civile e garbato di un adolescente per demolire l’ipotesi generalista.

Eppure, c’è chi ha trasformato frasi propagandistiche (non dimostrate) in un business milionario.
Non pensate male adesso, non mi riferisco ai nostri politici bensì agli astuti inventori dei Baci Perugina.

Tralascio sulla qualità del prodotto, il piacere è soggettivo e focalizzo l’attenzione sui messaggini incorporati nel cioccolatino.

Baci Perugina vs Ferrero Rocher

Le famose frasi d’amore

Dal sito ufficiale, consulto la sezione I Bigliettini di Baci e leggo la frase d’amore degli anni 2000

«essere amati profondamente da qualcuno ci rende forti, amare profondamente ci rende coraggiosi» (Leo-Tzu, VI secolo a.C.).

Ebbene, è noto perché il vecchio saggio abbia esposto questo concetto?
Ha riferito il profondo pensiero ai suoi adepti dopo una delusione affettiva?
Ha conosciuto egli stesso persone che hanno «amato profondamente»?
Ed in numero tale da poter studiare un campione rappresentativo dell’intera Umanità?

Dubito.

I Baci Perugina contengono concetti non dimostrabili, quindi generalisti che alimentano l’entropia dell’Universo.

Per questo io preferisco – senza nessuna esitazione –  il gustoso silenzio dei Ferrero Rocher.

E tu, caro Lettore goloso, quale dolce filosofia ami?

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L’Amore è … un trancio di pizza ed un gianduiotto?

L’Amore con la “A” maiuscola

Non tocca certo a me descrivere l’Amore, quello con la “A” maiuscola intendo.
Per comprendere questo sentimento inspiegabile, si possono consultare i versi dei sommi Poeti oppure – per chi ama i peccati di gola  – gli aforismi dei Baci Perugina.

D’altronde, è noto pure ai sassi: in questo blog mi occupo di «mostri» e nessuno pretende che in un post (breve per rispetto del Lettore) sbrogli una matassa complicata in cerca di una soluzione da duemila anni e passa!

Posso, però, aggiungere all’enciclopedia esistente sull’argomento una nuova, insignificante osservazione: il vero Amore si evince (anche) in cucina.

L'ingordigia amorosa è pur sempre amore

L’amore in cucina

Il teorema è presto spiegato con due semplici esempi.

Mangio la pizza con la tecnica del Sistema eliocentrico: il centro della Pizza è l’ultimo, prelibato boccone da gustare ed intorno al quale gira la degustazione di tutte le altre fette.

Ebbene, giunti al fatidico morso finale – quel piccolo, morbido e succulento trancio rettangolare ricco di mozzarella e pomodoro –  guardo negli occhi la mia dolce metà ed amorevolmente le  chiedo (preoccupato, l’ammetto): «mica lo vuoi?».

E lei garbatamente rifiuta conscia del sacrificio affettuoso a cui mi sono (volontariamente) esposto.

Il sano egoismo

Un piccolo dolce dopocena è obbligatorio: rafforza lo spirito, gratifica l’animo e rende i «mostri» quotidiani meno orribili.

Dallo scatolo estraggo l’ultimo, gustoso gianduiotto.
Osservo con ingordigia il piccolo dessert a forma di barca rovesciata avvolto in una leggera carta dorata per la delizia delle mie papille gustative e poi la vista si sposta sul mio pargoletto: padrone del divano, col telecomando ben stretto tra le mani, ride mentre guarda in TV le avventure di Tom e Jerry.

Offro l’ultimo cioccolatino al marmocchio: senza distogliere lo sguardo dallo schermo, inghiottisce il pasticcino con un sol boccone.
«Me ne dai un altro papà?» chiede l’ignaro.
«Sono finiti, era l’ultimo» rispondo e divertito penso all’ingenuo e sano egoismo dei bambini.

Non è forse vero che l’Amore si manifesta anche attraverso la rinuncia volontaria, consapevole e gioiosa all’ingordigia culinaria (e non)?


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