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Tag: calvi

Parco Virgiliano a Piedigrotta: le immagini dell’imponente tomba di Giacomo Leopardi [FOTO]

La firma di Vittorio Emanuele III (1897)

Umberto I
per grazia di Dio e per volontà della nazione Re d’Italia

Il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato
noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue

ARTICOLO I la tomba del poeta GIACOMO LEOPARDI è dichiarata monumento nazionale
ARTICOLO II Il Governo provvederà alla conservazione ed alla custodia

Ordiniamo che la presente munita del sigillo dello Stato sia inserita nella raccolta ufficiale delle Leggi e dei Decreti del Regno d’Italia mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.

Data a Roma ADDI  IV LUGLIO MDCCCXCVII

UMBERTO

La stele, incisa sulla pietra, risale al 1897 e porta l’autorevole firma di Vittorio Emanuele III.

Così, dopo aver visitato il sempre caro mi fu quest’ermo colle a Recanati torno sulla tomba di Giacomo Leopardi, nella mia città.

Il Parco Virgiliano a Piedigrotta: la tomba di Giacomo Leopardi e Virgilio

Il parco Virgiliano a Piedigrotta

A pochi metri dalla stazione di Mergellina, nei pressi dell’infernale galleria delle Quattro Giornate, un piccolo cancello semichiuso nasconde un luogo mistico: il parco Virgiliano a Piedigrotta.

E’ un sabato mattina (gennaio), finalmente il sole riscalda gli animi.
Supero l’entrata, entro con cautela.
Nel parco sono solo.
Osservo le piante ben curate, i giardini ordinati, le didascalie lungo il percorso.
Il silenzio ed i colori mi catapultano in un luogo lontano, rilassante, piacevole.

Inizio la dolce salita, oltre i binari di Mergellina intravedo il fascino blu della Sirena Partenope.
Scruto dettagli, scatto foto mentre il piccolo cancello semichiuso tieni fuori da questo angolo il caos e lo smog della città.

Il parco Virgiliano a Piedigrotta, sede della tomba di Giacomo Leopardi e Virgilio

La tomba di Giacomo Leopardi

Dopo un paio di curve, si erge la maestosa tomba di Giacomo Leopardi.
Un monumento impressionante protetto da una grotta di tufo.
La lastra funeraria firmata da Vittorio Emanuele III dimostra la veridicità del monumento.
Colpito dall’imponenza dell’opera, osservo basito (e soddisfatto).

Un gruppo di turisti francesi sale lungo il sentiero.
Con lo sguardo verso l’alto, squadrano il parco, restano meravigliati dalle grotte, fotografano il mare in lontananza.

Dopo aver reso omaggi al Poeta, ci arrampichiamo lungo i gradoni che ci portano su, in una esigua terrazza.
Guardiamo l’orizzonte azzurro e la profonda gola che entra nella collina (una grotta chiusa per restauro).

Questo piccolo luogo pubblico (gratuito) è ricco di gioielli nascosti, da scoprire con un po’ di pazienza e curiosità.
Meglio se accompagnati da una guida.
E armati con una buona macchina fotografica.

Il Parco Virgiliano a Piedigrotta: la vista panoramica

La galleria fotografica


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Perché leggere la tragica storia di Michele Bovenzi raccontata da Lorenzo Izzo

Michele Bovenzi, il post di Lorenzo Izzo

La storia è raccontata da Lorenzo Izzo nel post Il tragico destino di Michele Bovenzi.

[…] All’ombra di una quercia, Michele prese una bomba di mortaio, ansioso di ricavarne la polvere da sparo.
Avendo a portata di mano una pietra calcarea, iniziò a percuotere l’ordigno. Non conoscendo, però, la tecnica dello Stavolone per evitare l‘innesco, la bomba gli esplose tra le gambe […]

Il mio amico, storico per passione, ha l’indubbio merito di riportare alle cronache un episodio dimenticato dalla stessa comunità di Calvi Risorta – piccolo paese in provincia di Caserta – dove è avvenuta la drammatica vicenda nel 1944.

Michele Bovenzi, il suo tragico destino raccontato da Lorenzo Izzo

I 3 motivi del successo

Evidenzio i tre aspetti che rendono il post di Lorenzo un articolo di successo:

  • la vicenda suscita rabbia perché ingiusta: la lettura emoziona
    (esempio perfetto di storytelling, l’arte del narrare)
  • la notizia locale è emblematica: può essere narrata in mille altre guerre
    (da glocal a global)
  • l’articolo ci sbatte in faccia l’assurdità di ogni conflitto per ricordare
    (il blog di Lorenzo, documenta)

Riuscire ad indignare il Lettore, capacità di rivedere la storia in mille altri contesti, far riflettere: gli ingredienti di successo dello storytelling, «l’arte del narrare», sono presenti nella drammatica vicenda del piccolo Michele Bovenzi.

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Il ricordo di Michele Bovenzi contro ogni guerra

Dai bombardamenti sulla piccola Calvi Risorta durante la seconda guerra mondiale alle immagini terrificanti di Aleppo (ma non solo), la storia ripresenta i suoi «mostri» peggiori.

E dunque, il tragico destino di Michele Bovenzi, rappresenta una potente denuncia contro la guerra.
Perché ci ricorda la follia dei conflitti, in ogni luogo (e tempo) essi avvengano e chiunque ricerchi e documenti tali orrori, merita il nostro sostegno e plauso.

Grazie a Lorenzo, da oggi il ricordo di Michele Bovenzi, non cadrà nel pozzo nero dell’oblio.


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