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Tag: carmine schiavone

Camorra e società civile, quale il confine?

Soluzione inseparabile

Verso lo zucchero di canna nel caffè.
Sono al bar, la tazzina è bollente come la tradizione napoletana impone; col cucchiaino giro la miscela che assorbe il saccarosio.
Dopo pochi istanti, il caffè e lo zucchero costituiscono un’unica soluzione inscindibile: ora non è più possibile separare la bevanda dal dolcificante.
Il processo di fusione è irreversibile e nessuna regola fisico/matematica sarà capace di dividere le due sostanze oramai indissolubilmente legate.

La diga compatta

L’acqua trasparente scende lungo il letto del piccolo fiume.
Sassi disposti in modo disordinato si oppongono al passaggio del liquido che, senza fatica, passa tra le pietre continuando la sua corsa a valle.
Osservo una semplice regola: se i sassi sono vicini formano una piccola diga compatta che impedisce all’acqua di passare. Al contrario, se lo spazio tra le pietre aumenta, il flusso dell’acqua diviene potente e travolge tutto ciò che incontra.

La camorra, parte integrante della società civile

Il sondaggio

Mi chiedo:  quale relazione esiste tra la camorra (mafia, ‘ndrangheta e criminalità organizzata) e la società civile?

Sono oramai due elementi inscindibile – come lo zucchero miscelato nel caffè – oppure lo Stato riuscirà ad arginare il fenomeno malavitoso come i sassi con il fiume?
A voi la risposta.

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Governo Renzi, è pronta la lista dei (super)ministri

La squadra

Il nuovo Premier ha scelto, la lista dei Ministri è stilata ed i nuovi supereroi sono pronti a giurare fedeltà alla Repubblica.

Renzi si è esposto scegliendo in prima persona la sua squadra di Governo, non ha ascoltato i soliti consigli dei vecchi saggi e respinto le pressioni dei «poteri forti» che avrebbero voluto, nei ministeri chiave, uomini vicini ai loro (sporchi) interessi.
Stavolta si cambia radicalmente, niente «amici» ed «inciuci», i ruoli occupati in base alle competenze ed etica morale, figure inattaccabili e dal consenso unanime.

Le sorprese non mancano e sicuramente susciteranno polemiche e discussioni vista l’assenza dei politici di mestiere ma oramai è ufficiale.
A voi i nomi.

La squadra del Governo Renzi

Il nuovo Governo Renzi

– Ministro degli Esteri: Licia Colò («conosce il mondo come le sue tasche, almeno così dicono a Rai3»)
– Coesione Territoriale: Giuseppe Garibaldi («non è più tra noi? Lo so ma comunque è un ministero senza portafoglio»)
– Ministero dell’Interno: Bud Spencer e Terence Hill («uomini onesti ed integri, esempi per tutte la famiglie italiane»)
– Giustizia: Fabrizio Frizzi («volto noto e rassicurante, esperto in giurie televisive»)
– Difesa: A-Team («a volte le manieri forti sono necessarie»)
– Economia e Finanze: zio Paperone («il papero giusto per risparmiare e risanare finalmente il debito dello Stato»)
– Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare: i Barpapà (con delega alla Terra dei Fuochi per Carmine Schiavone «fantasia e chiarezza»)
– Trasporti ed Infrastrutture: Gerry Scotti («innegabile la sua esperienza nel campo delle energie»)
– Lavoro: Gastone («il cugino fortunato di Paperino, un esempio di ottimismo per i giovani disoccupati italiani»)
– Salute: nonna Papera («la vecchia bipede ha più di settant’anni ed è più arzilla di Paperina, il suo stile di vita sia la  nostra guida»)
– Istruzione: Richard “Richie” Cunningham («parla inglese, ama lo studio ed è un bravo ragazzo»)
– Turismo: Violetta («la star del momento per attirare i capitali stranieri»)


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Carmine Schiavone ci ricorda che non siamo un paese normale

In Italia è in atto la guerra civile?

Come può una Nazione definirsi civile se intere zone del paese sono controllate dalla criminalità organizzata?
Un Governo non deve garantire a tutti i cittadini – dalla Val d’Aosta fino a Lampedusa – gli stessi diritti?
Perché subire le angherie di un mafioso (vedi pizzo) a Palermo è accettato e considerato (quasi) «inevitabile»?
Può essere considerata «normale» la guerra che ogni giorno si combatte in Italia tra i clan della mafia, camorra, ndrangheta e sacra corona unita?

Carmine Schiavone, il camorrista pentito

Le parole choc di Carmine Schiavone

Siamo un popolo assuefatto, abituati a leggere di morti ammazzati nei trafiletti della terza pagina dei giornali non percepiamo più la gravità della situazione.

Allora, vedere in faccia Carmine Schiavone, ascoltare le sue sconcertanti parole, capire (o cercare di farlo) le teorie folli e lucide di un camorrista pentito, è scioccante.

L’ex capo dei casalesi parla di «rifiuti tossici intombati tra Campania e Lazio», «politici affiliati al clan», «tre miliardi al mese per corrompere polizia, carabinieri, finanzieri e pagare gli stipendi», affermazioni farneticanti di un pazzo oppure una realtà oscura, paurosa, orribile, inquietante, terrificante, agghiacciante ma esistente?

Forse è più prudente non affrontare questi «mostri», sono troppo reali e pericolosi.
Meglio parlare di IMU, videomessaggi, servizi sociali e larghe intese.


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