Il Ciuccio, primo in classifica!
Per chi è abituato a vivere a livello del mare, ritrovarsi in cima alla montagna più alta d’Italia, è un’esperienza da ricordare (nel caso del sottoscritto, un post celebrativo).
Dall’alto della vetta, il Ciuccio azzurro protegge gli occhi con la zampa e guarda lontano.
Giù, lungo il pendio, un gruppetto tenta – con fatica – la scalata.
La zebra, in testa agli inseguitori, è arrabbiata: non abituata a rincorrere, arranca mentre scalcia per tener dietro gli altri.
La lupa passeggia senza convinzione: conscia di non poter mai raggiungere il Ciuccio, partecipa alla competizione perché costretta.
I diavoli cinesi perdono terreno al primo ostacolo mentre i cugini (sempre cinesi) tallonano la zebra (ma, detto tra noi, scalano con uno stile inguardabile).
Più distante, un’aquilotto impaurito prova a decollare senza successo.
Il Ciuccio? Il più bello di tutti!
Il Ciuccio respira a pieni polmoni, l’aria frizzantina della vetta rinvigorisce e mette di buon umore.
E, grazie al calendario favorevole, resterà in cima indisturbato per altre due settimane.
Poi, la corsa riprenderà.
Tutti a rincorrere il Ciuccio trasformatosi in lepre.
La caccia è aperta, la stagione è ancora lunga, impossibile prevedere come andrà a finire.
Però una certezza aleggia nel disordinato gruppo degli inseguitori: il Ciuccio è il più forte e bello di tutti, merita la vetta.